Le sorprese Kings, Hornets e Knicks: tre squadre da “League Pass NBA”

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Questo primo scorcio di regular season ha ovviamente confermato alcune squadre attese al top – Lakers, Clippers, Bucks, Celtics -, altre al flop – Timberwolves e Pistons –, altre ancora oltre le aspettative – Jazz, 76ers e Suns -, e altre formazioni che al netto del record hanno prodotto motivi di interesse, passando da “barzellette” a squadre che vale la pena cercare e guardare sul League Pass NBA. Stiamo parlando di Sacramento Kings, Charlotte Hornets e New York Knicks, che nelle ultime stagioni erano un po’ finite nel dimenticatoio, in quel limbo di mediocrità che proprio non crea interesse. Invece ora di motivi ne danno, su tutti i loro rookies – Haliburton, LaMelo Ball e Quickley -, tre serissimi candidati a matricola dell’anno.

Di queste tre squadre, delle loro statistiche e del loro ottimo momento ne abbiamo parlato nel quattordicesimo episodio del podcast di Basketcaffe.com, per analizzare in maniera approfondita i perchè del loro essere interessanti.

Sacramento Kings

Fa strano dirlo, ma i Kings sono la squadra più calda della NBA: 4 vittorie di fila, 7 successi nelle ultime 10 e un DeAaron Fox che viaggia ad oltre 30 punti e 8 assist di media, eletto giustamente giocatore della settimana nella Western Conference. Coach Luke Walton sembra aver trovato la chimica giusta sfruttando anche la duttilità di Harrison Barnes (spesso usato da “4” come ai tempi dei Warriors), e poi è esploso Tyrese Haliburton, il rookie da Iowa State che viaggia a 11 punti, 7 rimbalzi e 7 assist di media, soprattutto decisivo nei quarti periodi. Il punto dolente è la difesa (ultimi per Defensive Rating con 116.8) ma se riescono a girare un paio di viti, possono ambire al Play-In.

Charlotte Hornets

Sono senza dubbio una delle squadre più divertenti da vedere, aldilà dei risultati che sono comunque incoraggianti: 12 vinte e 13 perse, 6-4 nelle ultime 10. La formazione allenata da James Borrego sembra aver trovato una buona chimica con tre guardie pure – Rozier, Graham, Ball, più Monk (14 col 50% da tre nelle ultime 10 gare) e i gemelli Martin -, e l’innesto di Gordon Hayward, rinato e tornato a livelli di All Star. Spicca il fatto che siano primi per assist, 28 a gara, e straprimi per percentuale di canestri assistiti col 70%! A questo dato contribuisce certamente LaMelo Ball, il rookie che sta facendo onde e che sta impressionando per concretezza senza perdere della spettacolarità che tutti si attendevano: Charlotte è 3-2 da quando è in quintetto e lui viaggia a 23 punti, 6 assist e 6 rimbalzi di media, al momento è il più serio candidato a Rookie of the Year.

New York Knicks

Il matrimonio fra Tom Thibodeau e i Knicks sembrava destinato a fallire presto, invece il burbero coach ex di Bulls e Timberwolves sembra aver convinto il roster a seguirlo, e i risultati sono ben oltre le attese come dice il record: 11 vinte e 14 perse, 4-6 nelle ultime 10. Parlare di playoff è eccessivo, ma almeno questi Knicks sembrano aver trovato una “dignità” e una strada da seguire. Thibs ha imposto le sue idee, si gioca a basso ritmo (30° per PACE con 96.1 possessi a gara, 30° attacco con 102.7 punti di media), ha costruito una difesa forte ed efficace (6° DefRat a 108.1, 1° per punti subiti a 104.1 di media) e sta esaltando un giocatore come Julius Randle, go-to-guy a 24+10 di media. Inoltre ha appena aggiunto Derrick Rose, un ritorno sia ai Knicks, sia con THibodeau, che potrà dare una mano nella corsa al Play-In. E’ tutto? Neanche per sogno perchè la vera storia si chiama Immanuel Quickley, il rookie da Kentucky che è a tutti gli effetti lo Steal of the Draft e che pure lui è in corsa per il ROY.