Kevin Garnett è stato uno dei giocatori che ha rivoluzionato l’NBA e il basket, uno che ha aperto tante porte, non per nulla uno dei suoi soprannomi è The revolution. Nel suo libro Senza filtro ripercorre tutta la sua vita, cestistica e non, in un modo particolare, andando dalla A alla Z e approfondendo persone, parole o temi che l’hanno segnato in qualche modo o che vogliono dire qualcosa di particolare per lui.
Si passa dall’infanzia difficile in famiglia alla gioventù vissuta a Chicago con l’ingresso alla Farragaut Academy e la vicinanza con persone che gli hanno di fatto cambiato l’esistenza. I tanti amici trovati e alcuni anche purtroppo tragicamente persi che hanno reso il suo cuore ancora più duro. Senza però dimenticare il basket giocato e gli amici/avversari incontrati nel suo lungo cammino.
“Senza filtro. La vita, il basket, Kobe, Lebron e tutto il resto” è un libro molto facile e scorrevole da leggere grazie a un’impostazione stile glossario ma che segue una sua logica temporale. KG regala alcune sue visioni della vita e del basket, raccontando anche aneddoti molto importanti e interessanti: dagli inizi ai Minnesota Timberwolves, passando per il cambio di vita con la trade ai Boston Celtics con la vittoria del suo unico Anello, fino alla breve tappa ai Brooklyn Nets e alla chiusura del cerchio con il ritorno ai TWolves, Garnett si è affermato come uno dei più grandi di sempre e si è meritato l’induzione nella Hall of Fame lo stesso anno di Tim Duncan, storico avversario in campo e Kobe Bryant, altro avversario ma che in realtà era anche più di un gradissimo amico, purtroppo assente alla cerimonia arrivata dopo la sua morte. Proprio su Kobe ci sono diversi accenni e capitoli che spiegano bene quanto erano vicini i due ragazzi e quanto dolore c’è ancora in Garnett per questa perdita.
Un libro quindi consigliato non solo agli amanti del basket ma dello sport in generale per andare a scoprire un personaggio che è stato più che un semplice giocatore NBA.
