Prime impressioni NBA: Bulls e Warriors vanno forte. Attenzione a Hornets e Grizzlies

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Nel nuovo episodio di #BasketcaffePodcast, il quarto della nuova stagione, diamo uno sguardo e una prima valutazione alle squadre che sono partite forte nelle primissime gare di regular season. Saranno in grado di confermarsi per tutto l’anno oppure rischiano di scendere quando le sfide si faranno più intense e decisive?

Bulls e Warriors fanno sul serio

Da quello che si è capito in queste prime partite è che i Chicago Bulls, dopo essere stati tra i più attivi nel mercato tra la stagione scorsa e questa estate, lo sono anche in campo. L’inizio fa ben sperare i tifosi oltre che per i risultati, anche per le prestazioni e per il nuovo modo di giocare della squadra, molto più perimetrale che sta esaltando al massimo le caratteristiche di corsa di Lavine e Ball, e la capacità di mettere punti a tabellone facilmente di DeRozan e Vucevic. Finora Chicago ha incontrato squadre non troppo difficili, la vera prova del nove sarà, soprattutto in difesa, contro attacchi di alto livello.

Non sono invece una sorpresa i Golden State Warriors che al netto delle assenze importanti, Thompson, Wiseman e Kuminga, sono partiti a razzo vincendo anche partite complicate contro avversarie della Western Conference. Gli inserimenti intelligenti fatti in estate, Otto Porter, Iguodala e Bjeliça, hanno portato i risultati sperati, ovvero una continuità con il passato per tornare a fare il gioco de Warriors originari, fatto di corsa, tagli, movimento senza palla e tiri aperti. Le sorprese? Senza dubbio Jordan Poole e il cognato di Steph, Damion Lee.

Hornets e Grizzlies possono essere le mine vaganti?

Sono due gruppi molto giovani e che quindi andranno incontro a tanti saliscendi durante la stagione, ma l’inizio di Charlotte Hornets e Memphis Grizzlies fa pensare che alla fine, quando si dovranno decidere le squadre che faranno la post season, loro saranno li a lottare.
La franchigia di Michael Jordan oltre a LaMelo Ball ha trovato un nuovo leader, Miles Bridges che sta viaggiando a cifre da MVP in queste prime partite, forse anche “spronato” dal mancato accordo sull’estensione di contratto che lo renderà restricted free agent questa estate.

Sempre più leader-maximo di Memphis invece è Ja Morant, il giocatore più elettrizzante e divertente da veder giocare del momento: alla solita incredibile capacità di arrivare al ferro, infatti, in questo inizio stagione sta mettendo con continuità anche il tiro da tre punti, il suo punto debole. Se questo tiro dovesse continuare a entrare con questa frequenza, le difese della NBA dovranno iniziare a preoccuparsi seriamente e Memphis invece dovrebbe iniziare a sorridere. In attesa del rientro di Brooks, giocatore chiave per i Grizzlies, la banda di giovanotti non sta sfigurando e promette battaglia fino alla fine, com’è nel motto della franchigia: Grit ‘n’ Grind!