Eastern Conference: Bucks-Nets davanti, dietro lottano in tante

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L’NBA sta per aprire i battenti della nuova stagione. A poco meno di 3 mesi di distanza dal giorno in cui i Milwaukee Bucks hanno alzato il Larry O’Brien Trophy, le 30 squadre sono pronte a tornare a calcare i parquet in quella che si spera essere, dopo 2 stagioni particolari, un’annata “normale” sia come calendario sia come problematiche.

Playoff Est: chi sono le favorite?

Nel nuovo episodio del nostro podcast, il primo della nuova stagione, abbiamo discusso un po’ della Eastern Conference facendo una panoramica sulle squadre che potrebbero lottare per i playoff, quelle che potrebbero ergersi a “sorpresa” dell’anno e quelle che invece hanno ben poche chance.

Giannis vs KD per il 1° posto

Le due favorite d’obbligo sembrano essere i Milwaukee Bucks in quanto campioni in carica e i Brooklyn Nets per il mercato fatto e per il roster allestito. Antetokounmpo proverà a riportare di nuovo il titolo nel Wisconsin, anche se confermarsi a questi livelli rimane sempre complesso, ma l’aver confermato in toto il blocco che ha vinto pochi mesi fa sicuramente aiuterà. Dall’altra parte, invece, i Nets sperano che la salute di Durant e Harden regga ma dovranno vedersela con il nodo Irving, che da non vaccinato convinto non potrà giocare le partite in casa per la legge che vige nello stato di New York. Un problema non da poco che rischia di condizionare la stagione.

Dal 3° all’6° posto può succedere di tutto

Dietro a queste due c’è grande bagarre perché ogni squadra ha dei motivi che potrebbero portarla al 3° posto ma anche dei problemi che potrebbero farla scendere: gli Atlanta Hawks sembrano essere quelli con le migliori chance visto l’ottimo gruppo a disposizione di coach McMillan e alla lunghezza del roster mixato bene tra giovani e veterani. I Miami Heat hanno rotto il salvadanaio andando all-in e con Butler-Adebayo-Lowry-Herro-Robinson proveranno a ripetere la cavalcata fatta dentro la bolla di Orlando due anni fa, anche se i dubbi su salute e appagamento di qualche giocatore permangono.

I Philadelphia 76ers sono nella bufera per il caso Ben Simmons, al momento fuori squadra e senza mercato (almeno per le richieste fatte da Morey), e quindi senza una delle due stelle della squadra che già l’anno scorso aveva arrancato, soprattutto per i continui problemi fisici di Embiid. Non è ancora chiaro cosa succederà ma se la situazione dovesse permanere, di sicuro Phila partirà un gradino sotto le altre.

Tanti dubbi anche attorno ai Boston Celtics che hanno fatto un mercato sotto le aspettative (Schroeder, Richardson, Horford e Kanter non sembrano essere la risposta ai problemi mostrati lo scorso anno) e che un po’ a sorpresa hanno spostato Brad Stevens dalla panchina all’ufficio e dovranno provarci con un coach-rookie.

Chi può/deve sorprendere?

I New York Knicks sono chiamati a un passo fondamentale per la loro storia recente: confermarsi dopo una stagione grandiosa, infatti, è sempre molto complesso. Gli arrivi di Walker e Fournier portano punti e pericolosità offensiva che obiettivamente è mancata nei playoff, ma saranno un rebus per coach Thibodeau nella metà campo difensiva. Discorso analogo per i Charlotte Hornets che hanno fatto vedere ottime cose con i loro giovani, ma che necessitano dell’ennesimo step per riuscire a giocare la post season e in una conference così combattuta sarà tutt’altro che semplice.
Infine i Chicago Bulls che sono stati una delle squadre più attive sul mercato e che se non sono già all-in poco ci manca: i dubbi tattici rimangono molto forti perché le 4 stelle della squadra sembrano accoppiate piuttosto male, con Vucevic-DeRozan che preferiscono il gioco a metà campo fatto di isolamenti in post, e con LaVine-Ball che invece prediligono un gioco di corsa a ritmi più elevati. C’è tanta attesa perché potenzialmente il roster è di alto livello, ma non sarà facile per coach Donovan riuscire a mettere tutto insieme e farlo funzionare.