Le pagelle della regular season NBA: Lakers promossi o bocciati?

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Dopo 72 partite finisce la regular season NBA 2021: una stagione sicuramente particolare con un inizio posticipato causa Covid19, parecchie partite (soprattutto a inizio stagione) rinviate o giocate con squadre che non avevano a disposizione tutti i migliori elementi, ma che negli ultimi mesi è tornata a essere la solita NBA, fatta di tanto spettacolo, giocate e giocatori incredibili e risultati non scontati. Ecco perché in attesa delle partite del play-in che definiranno la griglia playoff abbiamo deciso di dare qualche numero, o meglio qualche voto, alle squadre per i loro risultati e il loro andamento nella stagione.

Nella puntata 28 del podcast di Basketcaffe.com trovate quindi i nostri pareri su come sono andate le sorprese, le conferme e le delusioni di questa regular season.

Knicks e Suns diplomate a pieni voti

Difficile a inizio stagione pronosticare queste due squadre come quelle che sarebbero uscite con i voti più alti dopo la stagione regolare, e invece il lavoro di coach Thibodeau e coach Williams ha decisamente ribaltato i pronostici: New York era in predicato di fare l’ennesima stagione anonima e finire in Draft lottery, magari qualcuno avrebbe potuto pensare che potesse lottare per il play-in ma nessuno obiettivamente si aspettava che la franchigia della Grande Mela finisse addirittura 4° a Est con il favore del fattore campo nei playoff! Invece grazie a una difesa incredibile, alla crescita di giocatori come Barrett, all’arrivo a stagione in corso di Derrick Rose e alla consacrazione a candidato MVP di Julius Randle, i Knicks sono lì e ora nei playoff potranno giocare con pochissima pressione e quindi diventare ancora più pericolosi!

KNICKS – VOTO 9

Nella Western Conference a meritare il voto più alto della classe sono senza dubbio i Phoenix Suns che passano dal non fare il play-in nella bolla di Orlando al 2° posto in classifica in meno di un anno. Il lavoro fatto dalla dirigenza e dal coaching staff per permettere a Devin Booker e compagni di fare il salto di qualità è evidente, ma la differenza l’ha fatta senza dubbio l’inserimento di Chris Paul che ancora una volta è riuscito in brevissimo tempo a portare una mentalità vincente in un gruppo giovane e inesperto. CP3 è il condottiero di questa squadra che fino all’ultima giornata ha rischiato di vincere la Conference e che ora, dopo il diploma a pieni voti, è chiamata a confrontarsi con gli esami per la laurea: i playoff infatti saranno il vero banco di prova per la franchigia dell’Arizona.

SUNS – VOTO 9

Warriors, Hornets e Hawks oltre le aspettative

Anche qui non tutti i pronostici vedevano queste due squadre finire rispettivamente 5° a Est e 8° a Ovest alla fine della stagione regolare. Gli Atlanta Hawks, dopo un mercato prestagionale un po’ folle con l’arrivo di tantissimi giocatori che non sembravano particolarmente ben assortiti e un inizio di stagione pessimo, hanno svoltato con l’arrivo in panchina di coach McMillan che ha ridato linfa a un gruppo che sembrava senza una guida. La crescita di Bogdanovic e Capela (coincisa con gli infortuni di Reddish e Hunter) ha dato stabilità e coesione anche nelle metà campo difensiva e forse ha tolto un po’ di pressione da Trae Young che è stato meno solista e più parte di un gruppo risultando però decisivo.

HAWKS – VOTO 7.5

Se non fosse stato per le ultime 5 partite perse che li hanno fatti scivolare dall’8° al 10° posto la stagione dei Charlotte Hornets sarebbe stata veramente da incorniciare. Anche loro erano dati alla lottery con poche chance di fare il play-in visto un roster comunque giovane con veterani come Rozier e Hayward che non sembravano dare quella sicurezza necessaria, ed invece l’esplosione di Lamelo Ball (principale candidato al premio di Rookie Of the Year), Miles Bridges (al momento il miglior atleta della Lega) e di giocatori come PJ Washington e Jalen McDaniels è stata la chiave di volta di una stagione chiusa sopra le aspettative nonostante la sfortuna, con infortuni a quasi tutti i giocatori chiave (Hayward che stava viaggiando a cifre da All-Star non ci sarà neanche per gli eventuali playoff).

HORNETS – VOTO 7.5

Senza Klay Thompson e dopo un inizio di stagione pessimo in tanti avevamo pensato che i Warriors avrebbero tirato i remi in barca e pensato un’altra volta a proteggere le stelle dagli infortuni puntando al Draft 2021. Ed invece la grinta e la voglia di Curry e Green, e forse anche l’infortunio di James Wiseman che ha “costretto” coach Kerr a tornare a giocare con i suoi quintetti piccoli, ha di fatto svoltato la stagione e da lì è stata tutto un crescendo. L’ottavo posto che vuol dire doppia chance di passaggio ai playoff è sicuramente un risultato insperato visto che il roster di questi Dubs non sembra essere di così alto livello. Curry ha dovuto fare gli straordinari vincendo anche la classifica di miglior marcatore e diventando uno dei due probabili candidati al premio di MVP, forse non basterà ai playoff, ma tante squadre se potessero eviterebbero i Warriors in questo momento.

WARRIORS – VOTO 7

Raptors e Pelicans delusioni vere, Lakers delusione a metà?

Non è mai facile parlare delle “delusioni” perché spesso ci sono tanti fattori che incidono sul brutto andamento di una franchigia, ma in questa stagione 2020/2021 si può dire senza ombra di dubbio che le due più grandi delusioni sono state Raptors e Pelicans incapaci anche di lottare per il play-in nonostante dei roster di buon livello.
I canadesi hanno un mezzo alibi di non aver giocato neanche nella loro Arena causa CoVid ma l’andamento passato da brutto a pessimo nel corso della stagione non ha scusanti soprattutto perché a roster c’erano tre giocatori come Siakam, VanVleet e Lowry che hanno giocato decisamente un anno molto sotto le aspettative. Tutto il buono visto negli ultimi due anni sembra essere svanito e i Raptors ora dovranno decidere cosa fare per il futuro, che non sembra così roseo.

I Pelicans sono invece stati la delusione dell’Ovest: con un roster infarcito di giovani di grandi speranze (Williamson, Ingram, Ball per dirne tre) e con dei veterani presi proprio per fare il salto di qualità (Bledsoe, Adams) non essere neanche andati vicini a giocare il play-in è veramente grave e non può che penalizzare il giudizio sulla stagione. Coach Van Gundy ha lasciato ancora una volta più perplessità che conferme visti i continui cambiamenti di stile di gioco che nell’ultimo periodo erano diventati racchiusi in degli 1 contro 5 di Zion Williamson che camminava in attacco prendendo direttamente la palla dalla rimessa dal fondo. Veramente troppo poco e anche qui serviranno degli aggiustamenti anche drastici per decidere cosa fare da grandi per evitare di vivere costantemente in quel limbo che nella NBA è la cosa peggiore.

RAPTORS E PELICANS – VOTO 4

Infine non possiamo non parlare della stagione dei campioni in carica: i Los Angeles Lakers hanno tantissimi alibi per la loro stagione chiusa al 7° posto, con gli infortuni di Anthony Davis out per mezza stagione e LeBron James ai box per più di un mese. Giocare senza le proprie stelle in NBA spesso significa crollare in classifica e in effetti è quello che si è visto e i gialloviola non sono riusciti a salvarsi dal play-in neanche con le ultime vittorie. Dal supporting cast però ci si aspettava molto di più in contumacia James e Davis perché comunque si parla di un roster costruito per vincere un titolo con tanti giocatori di alto livello: Schroeder, Harrell, Kuzma, Gasol, Caldwell-Pope, Caruso, Matthews, Drummond, Morris non sono gli ultimi arrivati ma non sono stati in grado di reagire nel modo giusto alle difficoltà e questo potrebbe essere un campanello d’allarme anche in ottima playoff, soprattutto se le due Superstar non dovessero essere al 100% della forma.

LAKERS- VOTO 6-