L’Anadolu Efes è finalmente campione d’Europa!

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Mentre nella NBA si prosegue spediti con il 1° turno di playoffs, l’Eurolega chiude i battenti e lo fa nel migliore dei modi! La finale che incorona l’Anadolu Efes Istanbul (vittoria per 86-81 alla Lanxess Arena di Colonia) come nuova regina d’Europa dopo una lotta estenuante contro il Barcelona, ricorda ancora una volta l’altissimo livello ormai raggiunto dalla principale coppa del nostro Continente capace di sfornare tantissima qualità sia tecnica che tattica.
Una finale quella vinta dai turchi (seconda squadra a ottenere questo riconoscimento in Turchia dopo il Fenerbahce di coach Obradovic) che ha vissuto un paio di facce: la prima quella feroce del Barcelona che scampato al rischio dell’eliminazione in semifinale contro Milano solo all’ultimo tiro, è entrata in campo carichissima come il suo coach, Jasikevicius (forse anche troppo viste le scene quasi isteriche davanti alla sua panchina per tutta la durata della gara; la seconda quella tranquilla dell’Efes che pian piano ha preso il vantaggio e l’ha difeso con i denti e con la consapevolezza della grande squadra.

Due anni dopo, la rivincita

I turchi avevano dovuto alzare bandiera bianca due stagioni fa in finale contro un’altra spagnola, il Real Madrid, e poi lo scorso anno abbandonare le speranze a causa dello stop per la pandemia di Covid19. Quest’anno, però, nonostante le difficoltà di inizio stagione i ragazzi di coach Ataman sono rimasti sempre li con la testa, pur mostrando delle difficoltà nei playoff proprio contro il Real e anche nella semifinale quando il Cska Mosca è arrivato a un tiro dal pareggio dopo una gara totalmente dominata da Micic e compagni.
Tutta questa resilienza, però, arriva da alcuni anni di lavoro dello stesso gruppo, mantenuto nel suo core, che ha permesso a tutti i giocatori di crescere, consolidando la leadership tecnica del duo Micic-Larkin ma anche l’importanza dei giocatori di supporto come Sanli, Simon, Singleton e gli altri.

Micic fa tripletta e ora vola nella NBA

MVP della regular season, MVP della Final Four, titolo di campione d’Europa. Gli ultimi 3 giorni Vasilije Micić sono andati probabilmente ben oltre il sogno di qualsiasi giocatore in Europa: i due riconoscimenti individuali sono solo la ciliegina sulla torta per il serbo che ha messo in mostra, quest’anno, veramente tutte le sue doti. Letteralmente infermabile per la difesa del Cska Mosca per tutta la semifinale e per quella del Barça nel secondo tempo della Finale: 50 punti in due partite per legittimare il suo status e iniziare a far brillare gli occhi degli Oklahoma City Thunder che dalla prossima stagione potranno contare su di lui, che andrà ad accrescere la già folta colonia di europei a OKC.

La grande prova della Lega arriva probabilmente al momento giusto per Micić che ha avuto la pazienza e l’intelligenza di aspettare per fare il grande salto, mettendosi alla prova sul più grande palcoscenico europeo facendo esperienza e migliorando sotto tanti aspetti il suo gioco: ora potrà andare ai Thunder molto più completo, con un primo passo in penetrazione difficile da difendere e una capacità balistica notevole, oltre alla capacità di trovare i compagni liberi. Il serbo per caratteristiche e modo di giocare ricorda un po’ Luka Doncic e OKC spera ovviamente che possa avere impatto da subito.

Milano chiude al 3° posto

L’enorme delusione per gli ultimi secondi finali della semifinale contro il Barcelona, con la tripla comoda sbagliata da Punter e il canestrone segnato da Higgins allo scadere, non ha inciso particolarmente sull’AX Armani Exchange Milano che nella partita che solitamente nessuno vorrebbe giocare, ovvero la finalina degli sconfitti, riesce a giocare con la concentrazione giusta, vincendo 83-73 contro il CSKA Mosca e chiudendo al 3° posto (stesso risultato del 1992). Alcuni buoni segnali di ripresa fisica arrivano da Micov, Roll, Moraschini e Tarczewski ma soprattutto la vittoria è il coronamento di una grande stagione europea giocata dalla squadra di coach Messina, una lunga cavalcata che ha ridefinito il gruppo e consolidato le certezze per provare un altro assalto anche la prossima annata.