L’NBA si incendia: James Harden vola ai Brooklyn Nets

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2021

Dopo le dichiarazioni di James Harden nel post sconfitta degli Houston Rockets contro i Los Angeles Lakers si sapeva che qualcosa di grosso sarebbe successo, ma la velocità con cui la franchigia texana è riuscita a mettere in piedi una trade a 4 squadre ha lasciato un po’ di sorpresa. Harden infatti vola dal suo amico Durant a Brooklyn, LeVert si vestirà con la maglia Pacers e Oladipo con quella di Houston, mentre Jarrett Allen andrà ai Cavs.

Harden ritrova l’amico Durant

James Harden e Kevin Durant di nuovo insieme, dopo 9 anni. I Nets hanno scelto di andare all-in cedendo parecchio per arrivare a quello che nelle ultime stagioni, cifre alla mano, è stato nettamente il miglior attaccante della Lega. Si erano rincorsi già un mese fa ma il matrimonio non si era concluso, ora l’ennesima uscita di Harden in cui ha chiesto di essere scambiato e il grosso problema che Brooklyn sta vivendo con Irving hanno fatto fare questa importante scelta al GM Sean Marks.

I Nets cedono praticamente di nuovo il loro futuro (Allen, LeVert, 3 scelte al primo giro 2022, 2024, 2026 + 4 swap picks al primo giro 2021, 2023, 2025, 2027) per provare a vincere subito sperando che il trio formato da Irving-Harden-Durant, a cui nel quintetto si aggiungeranno Harris e Jordan, possa bastare per sbaragliare la concorrenza nella Eastern Conference.
Offensivamente la pericolosità potrebbe essere infinita, forse il più grande potenziale in attacco mai messo insieme in una squadra prendendo i giocatori singolarmente. Da capire però come riusciranno ad adattarsi essendo tre giocatori che tendono a giocare un basket più solista che di squadra e soprattutto a ritmi molto particolari, con tantissimi isolamenti. Tutto il contrario di quanto invece si pensava volesse giocare il coach Steve Nash.

Difensivamente invece la situazione si complica perché adesso i cattivi difensori da proteggere sul perimetro diventato due, oltre a Irving anche Harden. E a coprire tutto al ferro non ci saranno più le braccia interminabili di Jarrett Allen ma solamente quelle di DeAndre Jordan ed eventualmente di Jeff Green in quintetti piccoli che piacciono particolarmente al coach.
Sempre che Irving decida di rifarsi vivo tornando a giocare e finendola con le feste e gli altri atteggiamenti totalmente inspiegabili che sta tenendo negli ultimi tempi e che lo stanno rendendo più ridicolo che altro.

I Rockets rifondano

Avevano sperato fino all’ultimo di riuscire a costruire ancora una squadra di alto livello ma non ci sono rusciti e ora l’obiettivo cambia. Si riparte, ma con alcune fondamenta solide perché Wall e Wood hanno dimostrato in questo inizio stagione di essere un buon asse e l’acquisizione di Victor Oladipo può essere vista in due modi: se questo gruppo farà bene quest’anno il giocatore ex Pacers verrà riconfermato con una ricca estensione di contratto, altrimenti verrà lasciato andare liberando spazio salariale.
Il vero colpo di mercato però Houston l’ha fatto acquisendo addirittura 8 scelte (4 dirette, oltre alle tre dei Nets c’è quella al primo giro del 2022 dei Bucks, e 4 con la possibilità di scambiarle) che come sappiamo al momento sono una delle monete più importanti in NBA quando si devono fare delle trade. Dante Exum e Rodions Kurucs inoltre son due giocatori giovani da rotazione che andranno a rimpinguare la panchina. Di sicuro Houston non è al livello richiesto per fare i playoff a Ovest, però potrebbe con l’allineamento di qualche astro benevolo lottare fino alla fine per un posto nel play-in.

Ai Pacers inizia l’era LeVert?

Inizialmente indirizzato ai Rockets, Caris LeVert è stato invece spedito agli Indiana Pacers dove prenderà il posto proprio di Oladipo (scontento e sul piede di partenza già da un po’) diventando finalmente un giocatore del quintetto titolare. Insieme a Brogdon, Sabonis e Turner (sperando nel ritorno di TJ Warren) proverà a far salire quel gradino che nelle ultime stagioni ha sempre impedito ai Pacers di diventare veramente protagonisti nella Eastern Conference.
LeVert è un talento offensivo cristallino, forse troppo innamorato del pallone ma con istinti da attaccante quasi unici e una enorme capacità di mettere punti a referto. Era un po’ quello che mancava alla franchigia da quando a giocare c’era il vero Oladipo e non, purtroppo, la sua versione post infortunio.

I Cavaliers ancora attivi sul mercato?

Il buon inizio di stagione di Cleveland non deve mascherare il fatto che il roster è di livello basso e infarcito di giovani che devono crescere. L’aggiunta di Jarrett Allen va pensata proprio nell’ottica di continuare a investire su un core giovane senza grande fretta, dando la possibilità di migliorare senza guardare troppo la classifica, anzi.
I Cavs, inoltre, potrebbero non aver finito qui le loro mosse di mercato perché l’ingaggio di un centro come Allen fa presagire un più che probabile cambio di maglia di Andre Drummond, in scadenza di contratto. Oltre al nodo Kevin Love, che infortuni a parte di sicuro non rientra nei piani futuri della franchigia e che potrebbe essere messo in qualche trade a breve anche lui cambiando totalmente il roster di Cleveland.