Basket e musica: un legame indissolubile

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Dai film degli anni ‘80 e ‘90 ai famosi rapper dell’East Coast e West Coast, il basket e la musica sono da sempre un connubio indissolubile: si tratta forse dello sport in assoluto che è più legato al pentagramma.

Musica e NBA: un amore corrisposto

Spesso e volentieri ci sarà capitato di vedere cantanti famosi nelle primissime file di importanti partite di NBA, e viceversa, campioni della lega di basket americana partecipare a concerti ed eventi organizzati da artisti protagonisti del mondo della musica. Ad esempio Drake, grandissimo tifoso dei Toronto Raptors, squadra considerata da addetti ai lavori e dalle scommesse sportive di Betway come primo alter ego dei Bucks finora, presenzia frequentemente alla Scotia Bank Arena, così come Jay-Z, che ha preso parte anche a delle quote di minoranza dei Nets, forte della sua etichetta Def Jam Records. Possiamo citare ancora il poliedrico Will Smith: l’attore, cantante e showman americano è un socio di minoranza dei Sixers, abbreviazione del club de Philadephia 76ers, squadra di basket della sua città natale. Come dicevamo in apertura, un amore deve essere corrisposto per essere duraturo e quello della musica per il basket chiaramente lo è. Quante volte abbiamo visto i giocatori dell’NBA con le cuffie Bose all’ultima moda addosso? I generi più ascoltati tra i cestisti sono chiaramente rap, hip-hop e r’n’b: ora dei veri e propri lifestyle nati in periferia, proprio come i maggiori interpreti della pallacanestro americana.

Dal parquet al microfono e viceversa: da Shaq a Oladipo

Potremmo addirittura creare una playlist di almeno dieci brani incisi da giocatori di basket NBA, partendo dall’esperienza come rapper di Shaquille O’Neal, talmente appassionato di musica da rilasciare addirittura quattro album a partire dal ‘93, con collaborazioni di B.I.G. Notorious, Dr. Dre e Ludacris. La lista dei giocatori-rapper è solo all’inizio, proseguiamo con Damian Lillard, nel mondo musicale Dame D.O.L.L.A, che ha avuto una carriera notevolmente prolifica come cantante tanto da aprire la propria etichetta musicale la Front Page Music, fino ad arrivare a una collaborazione con Lil Wayne nel 2019 per la creazione del suo ultimo album in ordine di tempo; inoltre il playmaker dei Portland porta il proprio nome da rapper marchiato a fuoco sulle sue Adidas da gioco. La rassegna continua con il “morbido” Victor Oladipo, forse il cantante più “vero” fra i giocatori di basket NBA: la guardia canta da quando aveva solo sei anni, capace di spaziare tra vari generi, grazie alle sue origini nigeriane. Come dimenticare ZO, all’anagrafe Lonzo Anderson Ball, noto non soltanto per aver fatto il maggior numero di assist nella Lega NCAA nel 2016, ma anche per le sue velleità nel freestyle rap e il suo album “Born 2 Ball”, rilasciato nel febbraio del 2018, contenente ben 19 tracce. Chiudiamo la rassegna dei giocatori cantanti dell’NBA con Iman Shumpert, coadiuvato dalla moglie, la cantante Teyana Taylor, con la quale ha dato vita a diversi duetti tutti in famiglia. Una curiosità legata all’eccentrica guardia ex Brooklyn Nets, è il taglio del cordone ombelicale in occasione del parto della moglie, che lo stesso giocatore fece con il filo delle cuffiette da ascolto: un vero uomo tutto musica, basket e famiglia.

Anche in Italia, basket e musica vanno a braccetto

Non solo oltreoceano il connubio basket e musica è forte, ma anche in Italia. Un esempio di questo legame, è la canzone del cantautore romano Claudio Baglioni, forse sconosciuta ai più dal titolo “Il Pivot”, pezzo del 1977. La canzone narra le gesta di un giocatore “immarcabile”, come ci racconta il testo un po’ malinconico. Ma se guardiamo ancora più indietro, i Beltons, gruppo surf e beat cantavano “La ballata del minibasket”, canzone che fu scelta come inno di un torneo di pallacanestro; oppure i Karamamma, che citano Michael Jordan e altri uomini importanti della storia “black”, per denunciare la stupidità del razzismo.
Altri artisti sul nostro territorio hanno celebrato la pallacanestro, basti pensare alle band Lo Stato Sociale e le Altre di B, che insieme, nel 2019, uscirono con un pezzo dal nome “Campetto”: nel testo gli artisti scrivono “qualcuno gioca a basket stasera?” e il video clip della canzone è quasi interamente girato all’interno del palazzetto PalaDozza, impianto polisportivo di Bologna, casa della Fortitudo Bologna fino al 1999 e della Virtus Bologna fino al 2017, a dimostrazione dell’amore e della passione che i due gruppi bolognesi hanno per la pallacanestro. Ci sono tante altre canzoni italiane che fanno riferimento al basket, come Ghemon, con la sua “Adesso sono qui”, venne inserito nella playlist NBA 2k17, un momento entusiasmante per il rapper di origini avellinesi, come ci racconta in quest’articolo. Un ulteriore riconoscimento per Ghemon, dopo quello regalatogli dalla Lega Basket di Serie A, che aveva scelto il suo pezzo “Vola Alto” come colonna sonora della competizione per la stagione ufficiale 2015/2016, non solo, all’interno del videoclip girato per la canzone “Nessuno Vale Quanto Te”, protagonista del video era stato nientemeno che Marco Belinelli, guardia dei San Antonio Spurs e della nazionale italiana, ormai giocatore stimato e apprezzato da tutta la Lega di basket più famosa del mondo.

Non c’è che dire, sport e musica si influenzano e si ispirano a vicenda da anni ed è affascinante notare quanto i protagonisti di queste due arti si supportino e addirittura in alcuni casi collaborino con tutta la passione e la dedizione tipica di professionisti di talento.

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