Beal fedele agli Wizards, ma sarà la scelta giusta?

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La situazione ai Washington Wizards non è chiara e i risultati che ne stanno scaturendo sono sotto gli occhi di tutti. Il grave infortunio che sta tenendo fuori ormai da molto tempo (e ancora per parecchio) John Wall ha costretto la franchigia a rivedere le priorità e la strada da seguire, mettendo Bradley Beal al centro del progetto tecnico facendogli firmare anche un’estensione di contratto che lo lega alla Capitale fino alla stagione 2023.

Bradley Beal, Washington Wizards © Brian Sevald/Getty Images

Pronto per essere leader?

Diventato il nuovo leader unico della squadra Beal ha risposto alla grande a livello di statistiche individuali: al momento è sesto miglior marcatore con 29.1 punti di media (5° miglior marcatore della Lega), tirando il 45.2% dal campo e il 32.3% da tre, a cui aggiunge 4.5 rimbalzi, 6.3 assist e 1 recupero a partita.
Il suo offensive rating è di 113, mentre è settimo per Usage nella Lega a quota 32.8%, con un pace di 103.61. Numeri sintomatici di un accentramento maggiore del pallone nelle sue mani e di un maggior numero di possessi gestiti per se stesso o per la squadra rispetto agli anni scorsi.
L’attacco dei Wizards è uno dei migliori della Lega per punti prodotti (5°), per percentuale al tiro da tre punti (10°), per offensive rating (12° con 111.2) e per rapporto assist/palle perse 1.85 (5° posto); l’assenza di Wall sicuramente ha fatto variare il modo di giocare scelto da coach Brooks e infatti il pace della squadra lo dimostra: 103.4, sesto più alto dietro a Bucks, Rockets, Pelicans, Grizzlies e Hawks.

In difesa arrivano i problemi

Se in attacco Beal è sempre stato un giocatore dotatissimo, con capacità di attaccare il ferro e tirare abbinate ad una fisicità importante per una guardia, è in difesa che quest’anno sono aumentati i problemi. Il suo defensive rating è un pessimo 119.2 con un net rating pari a -6.2, addirittura il 385° peggiore della Lega.
Tutto questo si rispecchia anche nei valori della sua squadra: clamorosamente peggior difesa per punti concessi agli avversari (120.4, gli Hawks penultimi sono a 118.5), per defensive rating (116), per percentuale dal campo concessa, tra le peggiori anche per percentuale al tiro da tre e per assist.
Numeri che spiegano facilmente la situazione in classifica di Washington: 18-33 il record e 9° posto nella Eastern Conference ma lontano dai playoff.

Il futuro rimane incerto

L’estensione di contratto firmata lega Beal alla franchigia, un po’ a sorpresa se vogliamo visto che dopo le tante stagioni negative dal punto di vista dei risultati si pensava che il giocatore fosse pronto a rinunciare magari a cifre più alte per provare però l’avventura in una squadra più attrezzata per ottenere dei successi. Dopo aver disputato lo scorso anno la miglior stagione della sua carriera all’interno della Lega sembrava essere uno dei free agent più ambiti. Adesso, invece, la sua situazione sembra un po’ bloccata visto che il suo contratto chiama 27 milioni quest’anno, 28.7 il prossimo, 34.5 nel 2022, 37.2 nel 2023. Quindi non un giocatore facile da scambiare sul mercato a meno di cederlo ad una squadra con poche ambizioni che abbia la volontà di scambiare un altro giocatore scontento e con contratto pesante. Ma risulterebbe uno scambio praticamente senza valore.

La volontà della franchigia quindi è stata chiara: ricostruire puntando su Beal. Ma Wall? la prossima stagione la stella della squadra tornerà ad essere lui e forte di un contratto ancora più pesante di quello del suo compagno sembra praticamente impossibile riuscire a scambiarlo. Washington quindi si ritroverò ad avere la coppia formata da Wall e Beal, che se nei primi anni era sembrata ben assortita e destinata a diventare una delle migliori della Lega, poi aveva mostrato molti problemi di adattamento. Il tutto coadiuvato da una dirigenza con le idee per nulla chiare (Oubre Jr. e Otto Porter ceduti praticamente in cambio di nulla ad esempio), che spera di aver fatto le scelte giuste negli ultimi Draft per riuscire a mettere attorno alla coppia qualcosa di interessante.

Stagione da chiudere in fretta

Nel frattempo questa sembra essere l’ennesima stagione negativa per Washington che probabilmente spera di poterla chiudere il più velocemente possibile per poi cercare di organizzare la prossima. Anche per Beal rimane una stagione frustrante, la mancanza di risultati positivi si fa sentire e come fatto da Wall lo scorso anno prima dell’infortunio anche lui potrebbe lasciarsi andare a qualche dichiarazione verso la dirigenza, per spronarli a cercare di migliorare un po’ la squadra.
Cifre alla mano Beal avrebbe anche meritato una chiamata per l’All-Star Game che però non è arrivata, anche a causa del record di squadra tutt’altro che positivo. La cosa ha alzato qualche polemica e lo stesso giocatore si è detto “piuttosto scontento” del trattamento ricevuto.