Da “sicura retrocessa” alla vittoria sulla Reyer: l’OriOra Pistoia c’è eccome!

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Jean Salumu, Pistoia-Venezia © 2019 Sara Bonelli Images/pistoiabasket2000

Ad inizio stagione era considerata tra le due condannate, insieme a Pesaro, alla retrocessione. Se per i marchigiani purtroppo le previsioni si stanno rivelando corrette, non si può dire lo stesso per Pistoia. La squadra di coach Michele Carrea, pur trovandosi nella zona bassa della graduatoria, ha già conquistato 6 punti, gli stessi di Cantù e Trieste, che ora sanno che se vorranno salvarsi dovranno fare i conti con un’avversaria più ostica del previsto. La prova lampante del carattere dei toscani è la prestazione vincente di domenica scorsa contro i campioni in carica di Venezia, arrivata in seguito della bruttissima sconfitta di Brindisi.

Una formichina che ogni domenica si trova a scalare un muro”, citando coach Carrea, è forse la definizione più azzeccata per una squadra formata perlopiù da elementi provenienti dalla A2 (compreso il coach che veniva da una pluriennale esperienza a Biella) o con voglia di ritagliarsi più spazio e maggiori responsabilità in Serie A. Nella prima categoria rientrano giocatori come il fedelissimo del coach Carl Wheatle (ex capitano di Biella), che ha tutte le carte in regola per diventare uno dei migliori italiani del nostro campionato; Aristide Landi, che torna a calcare i parquet della Serie A, dopo una brevissima esperienza in gioventù, con tutt’altra consapevolezza, dimostrando di essere cresciuto e diventato un signor giocatore; Justin Johnson, che aveva impressionato tutti lo scorso anno a Cagliari ma che in pochi avrebbero avuto il coraggio di lanciare in Serie A: lui sta rispondendo sul campo con oltre 14 punti e quasi 8 rimbalzi di media; infine Andrea Quarisa, che finora ha avuto poco spazio ma che all’occorrenza potrà rivelarsi più di un semplice decimo uomo.

Tra gli elementi in cerca di affermazione invece, l’esempio emblematico è il belga Jean Salumu, reduce da una stagione con più ombre che luci a Varese, che nel sistema Pistoia sta esaltando tutte le sue qualità (la dimostrazione è la prova decisiva da 25 punti contro Venezia); poi c’è il lungo australiano Angus Brandt, desideroso di dimostrare il suo valore anche a livello europeo; a loro si aggiungono due italiani, come Lorenzo D’Ercole e il pistoiese Gianluca Della Rosa, che pur avendo maggiore esperienza in A non sono mai stati protagonisti: in questa stagione stanno finalmente avendo lo spazio che meritano.

Proprio da questo mix di entusiasmo e voglia di riscatto deriva la natura combattiva e determinata della squadra, poiché ognuno ha qualcosa da dimostrare. Al coach va certamente il merito di aver compattato il gruppo, indirizzandolo verso un obiettivo comune, facendo in modo che anche fuoriclasse come Petteway e Dowdell si mettessero a totale disposizione dei compagni.

Pistoia, a differenza di tante altre formazioni, è già squadra vera. Le tre vittorie casalinghe consecutive (contro Trieste, Cantù e Venezia) ne sono la dimostrazione. Cominciando a vincere qualche partite in trasferta (domenica prossima si va a Brescia), i ragazzi di coach Carrea potrebbero dare non poco fastidio a chi ad inizio stagione pensava di essere già salvo.