La Virtus Roma non è solo Dyson e Jefferson: Alibegovic, Baldasso e tanto altro

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Da neopromossa, pur essendo una delle società più blasonate del panorama cestistico italiano, l’obiettivo della Virtus Roma rimane la salvezza. Le prime due uscite stagionali avevano dipinto un quadro più negativo di quella che, ad oggi, sembra essere la realtà. Le partite contro l’attuale capolista (ancora imbattuta) Virtus Bologna e contro Brindisi avevano mostrato una Roma praticamente mai in partita in tutti i primi 80’ della stagione 2019/20. Poi la svolta nella gara contro Cremona, grazie ad un Dyson scatenato sotto gli occhi del suo ex coach Sacchetti, con il quale vinse il Triplete a Sassari (stagione 2014/15); nelle successive due gare, i ragazzi di coach Bucchi hanno conquistato altrettanti successi, contro Pistoia e Fortitudo Bologna, portando a tre la striscia ancora aperta di successi. E domenica prossima, al Palazzo dello Sport della Capitale, arriva Milano, in uno stato di forma diametralmente opposto a quello dei capitolini. Per la Virtus indubbiamente non sarà facile, ma d’altra parte, anche Micov & co non saranno felicissimi di affrontare una squadra così in fiducia come Roma.

Amar Alibegovic, Virtus Roma – © 2019 Facebook Virtus Roma

Guardando il roster della squadra, è (tuttora) inevitabile pensare che l’esito della stagione capitolina sia in mano a da due uomini: Jerome Dyson e Davon Jefferson, entrambi in grado di fare la differenza in Serie A. Però, se in estate sembrava che Roma fosse Dyson e Jefferson e poco più, dopo il primo mese di regular season possiamo dire che non è proprio così. Tra le tante scommesse estive, quella che sta portando i maggiori frutti è certamente Amar Alibegovic. Il figlio di Teo nonché fratello di Mirza (che gioca a Torino in A2), era tornato a Roma la scorsa stagione (dopo aver fatto la trafila delle giovanili alla Stella Azzurra), dopo quattro anni al college di St. John’s, dove, a dirla tutta, non si era mai messo particolarmente in evidenza. La prima stagione in maglia Virtus è stata un crescendo per lui, tanto da fargli guadagnare la conferma anche dopo la promozione in Serie A. L’inizio della stagione 2019/20 lo sta consacrando (10.4p, 7.2r, 1a): la sua stazza (206 cm per 109 kg) abbinata ad una mano educatissima dalla lunga distanza (7/16 da 3 finora), il tutto supportato da un’energia incontenibile stanno facendo di Amar uno dei giocatori più seguiti di questa Serie A. L’altra scommessa vinta riguarda un altro italiano, anch’egli una conferma della passata stagione: Tommaso Baldasso. Il playmaker torinese si sta dimostrando all’altezza della nuova categoria, collezionando numeri di tutto rispetto (6.8p, 4.2r, 2.6a), e guadagnandosi, partita dopo partita, la fiducia del coach e dei suoi compagni.

Per quanto riguarda il capitolo stranieri, non stanno deludendo le aspettative nemmeno Tomas Kyzlink e William Buford, che si sono dimostrati una spalla più che affidabile per Dyson e Jefferson. Quelli che invece stanno facendo non poca fatica sono Michael Moore e William Farley, i quali non hanno affatto avuto l’impatto che ci si aspettava. Se per Moore c’è stato qualche segnale positivo, Farley non sembra essere un giocatore da Serie A. L’aspetto positivo di tutto ciò è che, nonostante i due americani sottotono, la Virtus Roma è riuscita ad ottenere 3 vittorie nelle prime 5 uscite stagionali, risultato ancor più positivo alla luce del fatto che due dirette concorrenti come Pesaro e Pistoia sono ancora al palo.