Il grande cuore di Caserta riapre la corsa salvezza

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Grazie alla quarta vittoria in fila la Pasta Reggia Caserta aggancia Pesaro a quota otto punti in classifica del campionato di serie A, abbandonando quell’ultimo, scomodo, posto della graduatoria, e riaprendo il discorso per la volata salvezza, che si fa ora combattutissimo. La svolta di questo campionato per Caserta arriva poco prima di Natale quando il general manager Atripaldi annuncia il secondo cambio di allenatore dall’inizio del campionato, una scelta difficile ma necessaria per cercare di scuotere un’ambiente che aveva smarrito la via della vittoria. Chiavi della squadra affidate allora a Vincenzo Esposito, eroe con la stessa maglia, e protagonista del famoso scudetto conquistato dai campani.

Assieme al nuovo coach approdano a Caserta anche molti volti nuovi: Ivanov, Antonutti, Avramov, Capin e infine Domercant. Tutti giocatori di esperienza in grado di aiutare a risollevare le sorti della formazione. Dopo alcune buone prestazioni dal punto di vista del gioco, dell’intensità, della voglia messa in campo, ma sfortunate dal punto di vista del risultato, con sconfitte spesso maturate negli ultimi minuti di partita, Caserta ha approfittato dello scontro diretto con Pesaro all’ultima giornata del girone di andata per invertire la tendenza e ingranare un’altra marcia, ottenendo la prima vittoria stagionale dopo ben 14 sconfitte consecutive.

Dopo la vittoria con i marchigiani sono arrivate quelle con Roma e Bologna, sempre in casa, e quella con Brindisi in trasferta. Tutti successi contro formazioni di medio-alta classifica e che attraversavano buoni momenti come i bolognesi. Questo testimonia i miglioramenti dei ragazzi di Esposito, nonché anche l’integrazione ormai completata dei nuovi arrivati. Su tutti l’impatto più rilevante l’hanno dato Dejan Ivanov e Michele Antonutti: il primo ha fatto registrare 29 punti nell’ultimo match (career-high in Serie A) e viaggia a 13 di media assieme a quasi 6 rimbalzi, mentre il secondo si fa notare più per il suo lavoro da “collante” che per le sue cifre. A loro si aggiunge il contributo dei veterani Michelori e Mordente e l’apporto di Michele Vitali, che tornato dall’infortunio si è subito impegnato per la causa bianco-nera. La partenza di Sam Young per motivi personali dopo la 12esima giornata ha per forza creato un vuoto (era il miglior realizzatore del campionato a 21.9 di media a cui aggiungeva 7.9 rimbalzi a partita) che la società e soprattutto il coach è però riuscito a colmare, dividendo i compiti e gli oneri a più giocatori e forse creando così un gruppo anche più coeso.

Insomma il trend per Caserta è cambiato: ora la squadra c’è ed è partito anche un progetto a più lungo respiro con coach Esposito, ma niente è stato ancora conquistato, bisogna battersi fino alla fine per rimanere in Serie A. Un primo passo è stato fatto, adesso bisogna non mollare e continuare su questo spartito, anche perché Varese e Capo d’Orlando distano solo due vittorie di distanza. Poca roba se si ripensa alle quattro di un mese fa.