Preview 2014-15: Kentucky parte favorita, Duke vuol tornare grande

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Ci eravamo lasciati con gli Huskies di Connecticut, guidati da Shabazz Napier in campo e Kevin Ollie in panchina, che tagliavano la retina del Cowboys Stadium di Arlington e festeggiavano il secondo titolo NCAA in quattro anni. Avevano appena battuto i Kentucky Wildcats di coach Calipari, infarciti come al solito di tanti All American che avevano steccato l’appuntamento più importante della stagione. UK riparte però con i favori del pronostico perchè Cal, nonostante le perdite di Julius Randle e James Young, ha visto restare, con sorpresa, i gemelli Harrison e il lungo Willy Cauley-Stein e a questi ha aggiunto la tradizionale infornata di super liceali. I Wildcats sono stati inseriti al numero 1 del ranking prestagionale davanti ad Arizona, Wisconsin, Duke e Kansas: il College Basket 2014-15 di annuncia interessante come sempre.

Per il secondo anno consecutivo dunque Kentucky parte da grande favorita. Gli Wildcats presentano un roster fin troppo completo, con di fatto due quintetti estremamente competitivi: rimasti i gemelli Andrew e Aaron Harrison, che non hanno esplorato il Draft nonostante un buon Torneo 2014, i lunghi Willy Cauley-Stein, Dakari Johnson e Marcus Lee, e l’ala Alex Poythress, che sarà il leader emotivo del gruppo (un po’ come fu Terrence Jones nel 2012 nella squadra campione con Anthony Davis e Michael Kidd-Gilchrist), sono arrivati due esterni di talento come il play Tyler Ulis e la guardia Devin Booker, ma soprattutto le ali Trey Lyles, canadese, e il dominicano Karl Towns, rispettivamente numero 6 e numero 9 della lista recruiting di Espn. Towns, settepiedi mobile e con buon tocco da fuori, è considerato già una potenziale lottery pick per il prossimo Draft 2015.

Subito dietro a Kentucky due conferme come Arizona e Wisconsin. I Wildcats di Sean Miller hanno perso Aaron Gordon ma avranno il lungo Brandon Ashley sano, dopo l’infortunio al piede che gli ha fatto perdere la seconda parte della scorsa stagione: con lui e il centro di origini polacche Tarczewski Arizona può vantare un reparto lunghi che in pochissimi hanno. In regia il sapiente TJ McConnell mentre ci si attendono miglioramenti dall’ala Hollis-Jefferson e un impatto immediato dal freshman californiano Stanley Johnson, esterno con grande atletismo e tanti punti nelle mani (entrambi devono sviluppare un tiro da fuori affidabile). I Badgers di coach Bo Ryan sono i favoriti in Big Ten e ripartono da un nucleo esperto: le guardie Gasser e Jackson, l’ala Sam Dekker, destinato al primo giro del prossimo Draft, e sotto le plance il roccioso Haynes e soprattutto Frank ‘The Tank’ Kaminsky, settepiedi mobile e tecnico con anche affidabile tiro da tre punti. Da Kaminsky passano i destini di Wisconsin.

Chiudono la Top 5 Duke e Kansas. I Blue Devils di coach Krzyzewsky, reduce dall’oro mondiale con Team USA, vogliono dimenticare in fretta la cocente eliminazione al primo turno dell’anno scorso per mano di Mercer e hanno rimpiazzato i partenti Jabari Parker e Rodney Hood con 2 dei primi 4 liceali d’America: il numero 1 assoluto Jahlil Okafor, prodotto di Chicago come Jabari, pivot che sarà decisivo da subito, e il playmaker Tyus Jones, numero 4. Coach K gli affiancherà i veterani Cook, Sulaimon (1 e 3 titolari) e i lunghi Amile Jeffferson e Marshall Plumlee, fratellino di Miles e Mason. I Jayhawks, salutati Andrew Wiggins e Joel Embiid, hanno accolto altri due super freshmen come il lungo Cliff Alexander e l’ala Kelly Oubre, una autentica bomba ad orologeria. C’è anche il teenager ucraino Sviatoslav Mykhailiuk, di cui si dice un gran bene. Gli uomini chiave saranno però l’ala Perry Ellis, il leader emotivo del gruppo, e le guardie Frank Mason e Wayne Selden, quest’ultimo chiamato ad una grande annata per conquistarsi una chiamata alta al Draft 2015.

Best of the rest. North Carolina ha un gruppo interessante con Marcus Paige a fare da stella e un gruppo di giocatori, soprattutto lunghi, che possono spostare in ACC. Louisville ha la garanzia di coach Rick Pitino, ha tenuto il big man Harrell e crescerà il play Rozier. Texas spera di tornare a buon livello grazie a due big man come Cameron Ridley (una montagna) e la matricola Myles Turner (numero 2 d’America). Wichita State difficilmente ripeterà la grande cavalcata dell’anno scorso (35-1): ha mantenuto Ron Baker e Fred Van Vleet, coach Marshall è una garanzia ma peserà l’assenza di un go to guy come Cleanthony Early. I Mustangs di Southern Methodist, allenati da Larry Brown, speravano di avere un fenomeno come Emmanuel Mudiay ma ha preferito i soldi di Cina e Under Armour: Moore, Kennedy e Frazier potrebbero bastare a SMU. Infine gli Huskies di UConn campioni in carica: con Napier sono partiti anche Daniels e il berlinese Giffey, si riparte da Ryan Boatright in regia, dall’africano Brimah in mezzo all’area e ci si affiderà al talento della guardia Rodney Purvis, una star a livello liceale tre anni fa che è reduce dall’anno di stop dopo il trasferimento da North Carolina State.

La Top 25 prestagionale stilata da AP e USA Today

1 Kentucky
2 Arizona
3 Wisconsin
4 Duke
5 Kansas
6 North Carolina
7 Florida
8 Louisville
9 Virginia
10 Texas
11 Wichita State
12 Villanova
13 Gonzaga
14 Iowa State
15 VCU
16 San Diego State
17 Connecticut
18 Michigan State
19 Oklahoma
20 Ohio State
21 Nebraska
22 SMU
23 Syracuse
24 Michigan
25 Utah & Harvard