Playoff NBA: gara 6 è un massacro, Heat in Finale!

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Curiosità

I Miami Heat, con la vittoria in gara 6 contro Indiana chiudono la serie e sono la prima squadra a raggiungere per la quarta volta consecutiva le NBA Finals dai Boston Celtics del 1984/87; prima di loro c’erano riusciti solo i Lakers (1982/85) e Boston (1957/66).


Gli Heat sono 10-0 di record in casa potenziali partite decisive per chiudere una serie nell’era dei Big Three James-Wade-Bosh (stagione 2010/11). Miami inoltre ha vinto 12 partite consecutive nei playoff dopo una sconfitta.


LeBron James vince la sua 100esima partita di playoff: l’ultimo a raggiungere questo obiettivo in una Conference Finals è stato Michael Jordan nel 1997, mentre l’unico altro giocatore a vincere 100 partite di playoff prima di compiere 30 anni è stato Magic Johnson.

 

Risultati della notte

Miami Heat – Indiana Pacers 117-92 (serie 4-2)
(James e Bosh 25; George 29)

 

Highlights di gara 6

23 COMMENTS

  1. La forza di Miami non si discute, certo che vederli sostanzialmente passeggiare per arrivare alla Finals ricorda ancora una volta la pochezza ad Est……

  2. come già detto un buon allenamento prima delle finali.
    se passa okc prevedo uno sweep, giusto per mettere in chiaro che il re è ancora due spanne sopra l’mvp.
    contro S.A., con Parker ok, si avrebbe una serie per nulla scontata, magari come lo scorso anno.

  3. Considerazioni sparse:

    – Se LBJ è in versione attaccante con quella faccia (come nel 1° quarto) tanti auguri a chi cerca anche solo di mettersi davanti a lui. La miglior difesa della NBA non ha potuto nulla.

    – Vogel ha capito pochissimo di sta serie, tranne in gara 1. Non ha fatto un aggiustamento che fosse uno, ha continuato a giocare con i due lunghi senza però trarre il beneficio dell’anno scorso. Inoltre aver eliminato Turner totalmente dalla rotazione non mi è sembrato un colpo di genio. Stephenson e le sue energie andavano dosate molto meglio e Turner poteva dargli qualche minuto senza dubbio.

    – Vero che lui ci ha messo del suo, ma per Hibbert hanno giocato veramente poco e male, non facendogli mai sfruttare la differenza di peso e centimetri contro Bosh. Per altro, io gli avrei fatto fare qualche pick&pop in più, visto che il tiro frontale da 4-5 metri per me è la cosa che sa fare meglio (molto meglio che in post basso statico).

    – Spoelstra è diventato un signor allenatore, sia a livello di aggiustamenti tattici, sia per come tiene psicologicamente lo spogliatoio. Il fatto che Rashard Lewis in questa squadra sia tornato a essere un giocatore non può essere un caso. E neanche che negli anni anche i vari Miller e Battier siano passati dall’essere ai margini delle rotazioni a protagonisti principali non lo può essere.

    – Capitolo Stephenson: fa delle cose assurde e un stupide, perchè andare a cercare sempre lo scontro a quel livello con gente come James non ha veramente senso. Però a differenza di altri non è un giocatore sporco che cerca di far male, ma solo di innervosire l’avversario.
    In attacco, a mio modesto parere, era l’unico Pacers che aveva idea di cosa si poteva provare a fare, l’unico in grado di creare qualcosa dal palleggio e dal p&r. Poi che sia un pazzo e difficile da gestire in campo è indubbio, però io uno così nella mia squadra lo vorrei sempre.

  4. Non ricordo chi, forse Pompeio, già dall’anno scorso diceva che Hibbert non avrebbe mai ripetuto in futuro la serie che ebbe contro Miami nel 2012. Fattore in difesa sì, almeno fino a qualche mese fa, ma pensare a lui come un centro dominante è stato un errore. La mossa di comprare un Oden per arrestare la supremazia del centro Pacers, piena di dubbi all’inizio della stagione ha avuto il suo esito vincente, anche se Oden non ha mai giocato praticamente! LOL

    • L’acquisto di Oden è stato fallimentare, visto che non è in condizione di giocare (e mi dispiace per lui).
      La fortuna di Miami è che Hibbert talvolta, soprattutto in questo finale di stagione, si marca da solo (anche so comunque Miami avrebbe vinto la serie).

  5. “We’re competing against the Michael Jordan of our era, the Chicago Bulls of our era,” Pacers coach Frank Vogel said, resigned to the reality. “You have to tip your hats to them.”

    “We’re in the LeBron James era,” said Pacers forward David West. “I’ve thought about it, that maybe we’re a little unlucky. You just have that perspective.”

    Il dominio di james è qualcosa che non si vedeva da 20 anni. Di mj prima si è detto che non avrebbe mai vinto perchè da solo non vince nessuno. Poi si è detto che finalmente era cresciuto difensivamente e come uomo squadra. Poi si è detto che era uno dei più grandi. Al ritiro che era il più grande. C’è chi ha capito che si era di fronte al più grande nell’88. C’è chi l’ha capito- da s.Tommaso, legittimo- nel ’98. Lebron sta facendo lo stesso identico cammino. Con un paio di finali in più raggiunte rispetto ad mj che si fermava prima, e carta d’identita alla mano un mvp in più. Ritornano anche le favole di chi è sempre stato contro: a est non c’è nulla, come c’era poco ai tempi di mj, gli altri sono troppo scarsi come organico. Etc. Se avessi preso mj e l’avessi scambiato con la stella di una delle altre 10-12 squadre da playoffs dell’nba, sarebbe arrivata comunque una dinastia. Idem per lebron. Prendi lebron, scambialo con george. Titoli indiana. Ad okc con durant o russel, a SAS con parker, fate voi…
    A fine carriera ci sarà da chiedersi: sono un allenatore nba che vuole costruire una dinastia , devo costruire una squadra, posso scegliere tra i primi 10 giocatori della storia, chi prendo per primo? Già adesso, tolto mj, voi cosa rispondereste?

    • costruire una dinastia? Magic… di quelli moderni Duncan senza dubbio. Lebron fortissimo in una squadra fortissima…Duncan fenomeno poi gli si costruisce la squadra attorno, ecco Duncan anche meglio di Jordan ha dimostrato di saper vincere in qualsiasi sistema di basket sia in quello difensivo a 80 punti della prima era pop sia in quello più moderno a 110 e più possessi giocati. in 17 anni anni e stato il centro di una dinastia sin dal 1 anno (all star) e campione nba da sophomore. poi se si parla di valore assoluto prendo Chamberlain che non ha niente che spartire con nessun altro giocatore…

      • Duncan tra i primi 10 della storia e ci inchiniamo. Wilt primi 6-7. Duncan ha vinto anche non da prima stella. E duncan non ha mai “chiuso l’nba” . Lebron si.
        Lebron ora sta tra i primi 5.
        Penso nessuno in nba prenderebbe duncan prima di lebron.
        Duncan prima di o’neill, e prima di kobe, questo si.
        Lebron con la squadra più ridicola della storia è arrivato alle finals, una squadra che senza di lui ha fatto il 290%.
        Pensa a quelli che ha vinto e a come lo ha vinto Duncan a 29 anni. E poi Pensa a Lebron oggi. Il paragone non regge proprio. Duncan non è Mai stato l’assoluto dell’nba. Prima o’neill, poi lui 1-2 anni, poi nash, poi Kobe… Lebron da 4 anni almeno è unanimamente il piû forte e lo sarà per altri 3-4-5 almeno. Duncan non si è Mai distanziato cosî dal resto dei giocatori nba.
        Lebron, come tutti i più grandi della storia ha una squadra fortissima. Avanti. Tiratemi fuori una squadra non fortissima che ha vinto titolo. Prendete miami, prendete le altre, levategli la prima stella, e ditemi chi vince… Miami è al livello di altre, forse sotto a molte…

        • Lo ripeto per l’ennesima volta James e’ un grande giocatore ma senza la grande squadra non avrebbe mai vinto,per favore poi se discutiamo Duncan possiamo parlare di Lippa non si possono comparare i due anche perché’ giocano in due ruoli differenti OK.

  6. 1.negli sport di squadra nessuno ha mai vinto senza una squadra fortissima. Sono sport di squadra.
    2. Le classifiche tra i migliori di sempre nello sport si sono sempre fatte, anche tra ruoli diversi. 1.mj 2.magic 3.bird, si è sempre detto, e nessuno è mai svenuto. Analisti, allenatori e giocatori. A livello nba. Mi fido più di loro che di altri. Per me si può fare.
    3. Concordo con la tua intuizione. Duncan e lebron, ad una attenta analisi cestistica, ricoprono ruoli diversi.
    4. Lebron sta tra la posizione 2-3 alla 6-7 in questo momento nel g.o.a.t. . Gli haters lo piazzano 6-7. I bimbiminkia e qualche innamorato 45enne nel basket da 40 anni come me 2-3.
    Chi lo mette fuori dai primi 8 con me non ci parla di basket
    Una cosa è un hater. Una cosa è un ignorante
    Io sono abbastanza hater di kobe. Ma non lo metterei mai fuori dai primi 10-15 della storia. Da buon hater, più 15…

    • Tu hai 45 anni Io 51 non e’ questione di eta’non e’ vero che non si possa vincere un titolo senza una squadra fortissima ci sono esempi
      evidentissimi nella storia Nba.James con i cavaliers non e’ mai arrivato lontanamente da vincere un titolo e’ migliorato nel tempo
      ma come ho detto tante volte non lo metto tra i primi 5 di tutti i tempi e lo ripeto ancora. Non e’ questione di ignoranza IO ho visto
      tantissimi campioni dato che e’ dal 1976 che seguo il basket USA,non ho il tuo linguaggio forbito ma qualcosa di basket capisco.

      • Un esempio di squadra non fortissima? Detroit di sheed e wallace? Miami di wade e shaq? Detroit thomas dumars? Dimmi son curioso, Dallas di dirk? Gradirei almeno 2 esempi evidentissimi, hai usato il plurale…

        Lebron Mai detto che sia andato vicino a far vincere titolo a cavs. Ho detto che ha portato la squadra più scarsa della storia dei playoffs by far, alle finals nba.

        Metterlo tra i primi 5 giocatori della storia è la cosa più sensata e razionale. Hai ragione. Però prima avevi detto che non si possono confrontare giocatori di ruolo diverso. Ora dici che è tra i primi 5. Ripeto, duncan e lebron lo sappiamo tutti che sono di due ruoli diversi. Si può fare una classifica g.o.a.t. E si può fare una classifica per ruoli. È un gioco, ma tranquilli anche il basket ho letto da qualche parte che dovrebbe essere un gioco… Il fatto che possa avere dei particolari tattici e tecnici complicatissimi e da scienziati, non ci deve far dimenticare che si parla sempre di 10 uomini con una palla…

    • Lebron è fortissimo, è innegabile. Ogni anno migliora. E’ il n. 1 e lo sarà per molti anni ancora, perché nemmeno KD ha la sua completezza: è capace di giocare in tutti i ruoli tranne il centro. E la sua grandezza non dipenderà dagli anelli che vincerà, perché Horry ne ha 7, ma mica è meglio di MJ (6) o Jabbar (6) Magic (5) o Bird (3): è un gioco di squadra, come hai evidenziato.
      Ma i confronti con giocatori del passato non si possono fare, se non a livello di gioco, perché il basket di adesso è diverso. Fino a tutti gli anni ’60 era dominato dai bianchi e il gioco era lentissimo, mentre l’atletismo del basket di oggi è straordinario. Ora il ruolo più importante è la guardia o l’ala tiratrice, mentre fino a una decina di anni fa era il centro. Ora c’è la difesa a zona, un tempo no. La precisione nel tiro da fuori è diventata strabiliante e il centro del gioco si è spostato sul perimetro (ricorda la Jugoslavia degli anni 70: penetrazione, scarico sull’esterno e canestro da fuori, con la differenza che ora il tiro vale 3 punti). La stessa età minima per entrare nell’NBA è diversa: una volta si facevano tutti gli anni nell’NCAA, ora è normale entrarci dopo il primo.
      In sostanza Lebron va giudicato nel tempo in cui gioca e in questo tempo è il giocatore dominante. Ogni confronto con epoche diverse è solo un bel gioco.

      • Il contrario di quello che hai detto.
        La grandezza di un giocatore nba dipende proprio da quanti anelli porta a casa. Da prima stella ovviamente. Quindi via horry, via derek, via wade 20011-12, via kobe treepeat… Ottieni: mj 6, magic, shaq, duncan 3, lebron, kareem, bird, kobe a 2, gli altri a uno… Prova a fare una ricerca incrociata con quanti mvp della stagione hanno vinto in quegli anni e otterrai i nomi di quelli che hanno “chiuso l’nba” per alcuni anni. Alcuni l’hanno fatto -mj,lebron-altri no -duncan- Come hai detto tu lebron sta dominando la sua era. Prima di lui solo mj. Ho un dubbio su o’neill perchè quella di quei lakers era veramente più una combo che una coppia con prima e seconda stella. Non so. Ma duncan e kobe l’nba non l’hanno mai “chiusa”.
        Quanto si distanzia un giocatore dagli altri giocatori della sua epoca (Ovviamente con riconoscimenti personali e anelli)?

        Concordo sulle osservazioni dei vari periodi nba, e delle loro differenze tecnico-tattiche. Ma non c’entrano nulla, con discorso g.o.a.t.
        Russell e wilt e altri essendo dell’era pre mvp finals sono un pò ingiudicabili, ma puzzano di primi 5-6
        comunque.

        Il g.o.a.t. è solo un bel gioco, è vero. Ma può essere affrontato anche in modo serio. Come il basket

        • Come fai a sostenere che il basket sono uno sport di squadra, per cui nessuno ha mai vinto senza una squadra fortissima, per poi affermare che la grandezza di un giocatore dipende dagli anelli che porta a casa come prima stella?
          Inoltre non condivido per nulla che Kareem abbia solo 2 anelli come prima stella. Negli ultimi due campionati vincenti certamente era vecchio, ma i primi 4 (Bucks + i primi 3 Lakers) era certamente la prima stella insieme a Magic. Non era solo un realizzatore, ma anche uno straordinario passatore. Si è ritirato a 42 anni dopo aver rifiutato una proposta di rinnovo per altri 2 a 6 milioni di $, il massimo di allora e da lì in poi i Lakers non anno più vinto fino a Shack. Inoltre, ad esempio, non considero Bird inferiore a Magic: questi giocava in una squadra più forte. I lakers hanno beneficiato della 1° scelta Worthy, mentre mentre per i Celtics è stata devastante la perdita della 1° scelta Len Bias, morto per overdose appena dopo il draft.
          Quanto al titolo di MVP, a mio parere conta ben poco, perché il vero basket lo si vede ai PO, non nella RS. Durant lo ha vinto quest’anno, ma non è il migliore, come anche la partita di stanotte, decisiva, ha dimostrato: quando il gioco si fa duro… i Thunder cercavano Westbrook, non KD. Il più grande resta Lebron, che ha raggiunto la piena maturità e consapevolezza del proprio valore per fregarsene dei titoli “onorifici” e per concentrarsi solo su quelli che contano.

          • Io ho motivato la mia valutazione del titolo MVP della RS è fatta rispetto ai PO, in cui giocano un basket diverso e in cui c’è in palio il vero titolo che conta.
            Chiudere il dialogo come hai fatto tu è troppo “semplicistico” e anche un po’ supponente.

          • Chi scrive la frase “il titolo mvp della regular season conta ben poco” o non ha ben presente l’albo d’oro, o non ha ben presente chi lo assegna. Se vai a leggere chi l’ha vinto, vedrai che ci sono i migliori di questo sport. E in nba vale parecchio, fidati.
            E, per quanto riguarda il g.o.a.t. Io ho detto di valutare mvp season incrociandolo con il premio mvp finals. E vedrai che l’equazione torna.
            Grazie per avermi spiegato che ai playoffs c’è più intensità che in regular.
            La supponenza a volte è l’unica difesa.
            Bird per me sta con magic, d’accordo. Entrambi tanti titoli mvp finals e mvp regular. Ossia per 6-7 anni c’era l’nba e più su c’erano loro.
            Su lebron mi pare siamo d’accordo comunque, tanto basta

          • L’MVP della RS conterà parecchio, anche in termini di corrispettivo contrattuale, introiti per sponsorizzazioni pubblicitari, ecc. Non ne dubito.
            Ma dalla faccia di KD di stanotte non sembrava. Lui non accetta di essere secondo a Lebron e vuole essere dichiaratamente il n. 1, ma sa che per esserlo ci vuole qualcos’altro.

  7. Jordan ammazzava le partite con uno sguardo. É fuori concorso. Lebron ha molto bisogno della squadra, ma credo che ci stia nel basket nba di oggi. Detto ciò è sicuramente sul podio di tutti i tempi già da ora, ma sui primi cinque sei di ogni era, signori miei, c’ è solo l’imbarazzo della scelta.

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