Notte NBA: vincono Spurs e Thunder, Korver continua la sua striscia

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Curiosità

Italians: l’unico Azzurro in campo è Marco Belinelli, vittorioso con i suoi Spurs, ma non in un momento facile. Nelle ultime quattro partite, da quando cioè parte in quintetto base, sta tirando con 1/9 da tre e 10/31 totale; nella notte sono arrivati appena 4 punti in 16 minuti con 2/11 dal campo.


Con 9.52 sul cronometro del secondo quarto Kyle Korver ha bucato la retina tirando da dietro l’arco. L’incredibile striscia di gare con almeno una tripla a bersaglio raggiunge così quota 100!


The night is Young“! Curiosamente nella sfida tra Sixers e Lakers i migliori realizzatori sono i due Young, Thaddeus e Nick. L’ala di Phila ha chiuso con 25 punti e 9 rimbalzi, mentre la guardia giallo-viola con 26 punti ma un pessimo 6/21 al tiro.


La striscia positiva più lunga al momento è dei Warriors, che a Cleveland hanno trovato la quinta W consecutiva. Stephen Curry mette a referto la nona partita quest’anno con almeno 20 punti e 10 assist, pareggiando Chris Paul. Lo scorso anno in totale ne fece registrare 10.

 

Risultati della notte

Cleveland Cavaliers (10-20) – Golden State Warriors (19-13) 104-108 OT
(Irving 27; Curry 29)


Orlando Magic (10-20) – Atlanta Hawks (17-14) 109-102
(Afflalo 21; Teague 22)


Oklahoma City Thunder (25-5) – Houston Rockets (21-12) 117-86
(Durant 33; Brooks 17)


San Antonio Spurs(24-7) – Sacramento Kings (9-20) 112-104
(Ginobili 28; Cousins 29)


Los Angeles Lakers (13-18) – Philadelphia 76ers (9-21) 104-111
(N. Young 26; T. Young 25)

 

Highlights

20 COMMENTS

  1. Stanotte mi sono buttato su Cavs-Warriors: come già visto contro Atlanta Irving é stato davvero super ma troppo solo. Purtroppo Cleveland anche quest’anno é una squadra molto mediocre e il talento di Uncle Drew é davvero sprecato, ancora una volta predica nel deserto!

    Ieri ha chiuso a 9/19 dal campo che di suo non sarebbe neanche male, ma che comunque non rende l’idea della super partita che ha fatto: i 10 errori sono quasi tutti figli di attacchi uno contro cinque obbligati dalla pochezza dei compagni.

    E poi beh, 9 assist e una sola persa quando l’uomo su cui si focalizza la difesa avversaria é un dato che parla da solo…

    • Cleveland mi sembra la cugina di Detroit: discreto talento ma assemblato male, rotazioni cervellotiche e cambiate continuamente, Coach bollito con le idee confuse. Mah…

  2. Direi che i lakers possono darsi attivamente al tanking ormai..
    Quest anno sono stati proprio falcidiati dagli infortuni avranno cambiato non so quanti quintetti e quanti uomini in cabina di regia

    • concordo Con te . . . Anche se Io, se fossi il proprietario, prima di Tutto troverei un coach migliore dell attuale (mda non mi è mai piaciuto neanche qnd era a ny) e poi penserei alla squadra del PROX anno (non a melo però, ve lo immaginate Con il 24?)……
      Anche se secondo me a quelle cifre il mamba non dovevaNo firmarlo…Cioè secondo me neanche ci hanno provato ad abbassare l offerta, ma proprio o niente…

      • D’Antoni e’un signor coach,se gli vengono dati i giocatori adatti al suo tipo di squadra e idee,cosa che non e’accaduta ne’a LA (due lunghi che occupano l’area in quel modo e’deleterio per il suo gioco e in più si è trovato a giocare spesso con Duhon in cabina di regia ,io penso che D’Antoni avrebbe volentieri scambiato un infortunio del Mamba grave e uno di Gasol grave per un Howard e un Nash sani tutto l’anno).A NY finché ha avuto solo Stat sano i Knicks erano in zona playoff con una squadra di scappati di casa,escludendo il Gallo e Amar’e.Poi gli hanno preso Anthony e Chandler,ovvero i due giocatori che nella NBA attuale meno c’entrano con il 7 second or less.I Suns con Nash e Amar’e invece erano una presenza fissa ai playoff e se non fosse stato per un caraibico,un francobelga,un argentino che parla italiano e un ex agente dei servizi segreti,avrebbe minimo due o tre anelli in più.

        • boh io lo vedo come uno “zeman” spostato nel mondo del basket. gioco spettacolare e tutto in attacco ma poi nei momenti che contano la squadra perde. Con questi tipi di allenatore anelli non se ne vinceranno mai.
          Forse l’anno ai knicks con stoudemire e il gallo (prima di melo a febbraio) è il periodo in cui i knicks di d’antoni mi sono piaciuti di piu…. c’erano anche felton (che se la cavava) wilson chandler e altri che nn ricordo.

          • Forse non ti ricordi i Suns di Nash, andati ad un arbitraggio piuttosto discutibile in una serie con gli Spurs da una Finale NBA,poi magari mi ricorderò male io

          • Jacopo mi hai anticipato.
            Quei Suns erano la migliore squadra della NBA nel 2007 e se non avessero buttato gara-5 di finale di conference alle ortiche sarebbero almeno andati in finale

        • ma un signor coach dovrebbe adattarsi ai giocatori che ha. mike d’antoni non riesce a dare alla squadra un minimo di ordine. la difesa è organizzata malissimo e non è per niente attiva ( i soli hill e wesley j lo sono ma per caratteristica personale ), in attacco non ci sono grandi schemi e si hanno spesso difficoltà a concludere le azioni a difesa schierata.
          L’attacco si basa molto su iniziative personali dei vari henry/young e nelle ultime partite kaman ( poi si viene a dire che se è kobe a far di testa propria non va bene ).
          è capitato di vincere qualche partita e anche bene (clips ad inizio anno) ma anche di perdere malamente (suns e utah ).
          nash e stat a quei tempi erano tra i giocatori migliori dell’nba ( nash sicuramente tra i primi tre play) e stat era sano (esplosività,intensità e fisico ).
          se hai nash gasol howard e bryant nella stessa squadra devi inventarti qualcosa per farli coesistere e devi avere le palle per affrontarli, se fai una figura barbara non puoi giustificarti dicendo che non sono i giocatori adatti alle tue caratteristiche, perché è l’allenatore che deve plasmare la squadra e portarla avanti. nash bryant gasol e howard han dimostrato di essere giocatori di alto livello in passato…

          • D’Antoni non deve essere considerato un allenatore mediocre o peggio incompetente, se si pensa che persino un santone del gioco come coach K, dopo l’esperienza comune con Team USA, ha importato molte soluzioni offensive dell’ex Milano nella sua Duke.
            D’Antoni più banalmente ha un’enorme qualità che appare anche come un irreparabile limite: sa insegnare e costruire alla perfezione un certo tipo di pallacanestro e si adatta a fatica con tutti gli altri.
            Non è Capello, non è Guidolin, non è Ranieri, non è Prandelli, che partono dai giocatori per risalire alla squadra ed al modulo. E’ Zeman, è Sacchi, è Van Gaal, è Luis Enrique, che fanno il percorso inverso.
            Chiedergli di essere pragmatico vuol dire snaturarlo, non permettergli di rendere al massimo e di far rendere al massimo i giocatori, inflazionarlo.

          • Io invece penso che Nash e Stoudemire debbano ringraziare D’Antoni se avevano quel tipo di considerazione all’interno della Lega e Mike ha inoltro portato una discreta squadra (perché oltre a Nash e Stoudemire non è che ci fosse molto altra roba a Phoenix) a giocarsi per 4 anni consecutivi l’accesso alle finali e, ripeto,se non fosse stata per una delle più vincenti dinastie della storia sportiva americana,adesso staremmo parlando di ben altro

          • D’Antoni ha le sue colpe, ma ricordati anche tutti gli infortuni che hanno escluso le stelle per gran parte dell’anno o le hanno fortemente limitate.
            I Lakers dell’anno scorso erano assemblati male e, a causa degli infortuni, non hanno avuto modo di diventare un gruppo solido.

            Delle volte la colpa non é solo dell’allenatore: é forse colpa di Jason Kidd se i Nets di quest’anno fanno pena? Giasone avrà le sue colpe (anche perché non ha esperienza), ma tra infortuni e giocatori al di sotto delle aspettative mi sembra sbagliato dargli la colpa del fallimento…

          • senza entrare nei meriti calcistici perché uscirebbe fuori una nuova discussione, dico solo che d’antoni non sarà incompetente ma neanche così bravo come poteva sembrare ai suns. nash negli anni seguenti a sempre mostrato di essere tra i migliori nel suo ruolo, quindi il merito di d’antoni nei suoi confronti è stato solo quello di dargli la palla in mano e tanta fiducia.
            gli infortuni nei lakers passati hanno influito sicuramente, ma la scarsa organizzazione difensiva, l’incapacità di farsi sentire e la pochissima intensità di howard e gasol combinate con l’egoismo di bryant han prodotto un disastro

  3. Cleveland,secondo me, delusione dell anno dopo i miei knicks; una prima scelta peggio del peggio del peggio e una squadra che,cm nomi,poteva arrivare pure 6a 7a ad est (non dimentichiamoci che hanno bynum e hanno preso pure clark e jack x la panca!)ma che invece sta facendo cm gli ultimi anni.
    Sbaglio o harden nelle ultime partite è calato vistosamente?sarà infortunato?
    Anche il beli dopo alcune ottime partite sembra in calo!

    • A proposito di SAS, mi viene il sospetto che quel volpone di Coach Pop abbia retrocesso Green in panca solo per rigenerarlo come tiratore puro (infatti mi sembra che le sue percentuali siano migliorate) e messo Marco in quintetto perchè più versatile, a costo di sporcargli le statistiche.
      Ed infatti Marco come starter sta soffrendo.
      Ma chi sta facendo la differenza tra gli esterni quest’anno è un Ginobili incredibile, da lustrarsi gli occhi.

  4. Io invece ritengo D’Antoni un signor coach ed il fatto che l’NBA attuale vada sempre più verso le idee del 7 second or less e’li a confermarlo

    • punti di vista. ma il run and gun consiste nel cogliere subito una buona occasione se capita prima che la difesa si organizzi, non nel sparacchiare entro sette secondi . non mi sembra che vi volesse tanto ad arrivarci. ma ripeto : punti di vista. resta comunque un piacere confrontarli con calma e tranquillità 😉

      durant è senza dubbio il miglior attaccante della lega in questo momento

      • No ma infatti,se volevo avere ragione me la cantavo e suonavo da solo.Pero’il second or less dice anche di occupare gli angoli in transizione,allargare il campo,giocare con un falso centro,tutti i principi della Miami campione mi sembra

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