Chris Paul il pezzo pregiato: Bucks, 76ers e derby Clippers-Lakers per averlo

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Il 18 novembre il Draft 2020 e poi un mese dopo, il 22 dicembre, l’inizio della stagione regolare. Le prossime due tappe fondamentali per la nuova stagione sono state fissate ma in mezzo a queste anche un’altra data chiave, l’apertura del mercato dei free agent e delle trade, da sempre uno dei momenti decisivi della stagione.

Quest’anno la lista dei free agent che potrebbero decidere di cambiare squadra ribaltando un po’ i valori delle Conference non è molto lunga, nessun giocatore di primissima fascia ma alcuni giocatori di alto livello che se inseriti nel contesto giusto sono in grado di aiutare le varie contender. A Ovest Anthony Davis che è il pezzo più pregiato non cambierà squadra dopo aver vinto il titolo con i Lakers, mentre a Est VanVleet dovrebbe continuare la sua carriera ai Raptors lasciando inalterate le cose. E allora ecco che quello che potrebbe davvero scombinare le carte potrebbe essere le trade, alcune anche muovendo giocatori molto importanti.

Chris Paul: Bucks, Clippers, 76ers alla finestra

Dopo la grande stagione disputata con i Thunder (17.6 punti, 5 rimbalzi, 6.7 assist e 1.6 recuperi col 36% da tre e il 90% ai liberi) Chris Paul è probabilmente il giocatore più conteso del mercato NBA visto che i suoi giorni con OKC sembrano essere arrivati alla fine, per sua stessa ammissione e per la volontà della franchigia di continuare l’opera di rebuilding puntando su giocatori giovani e sulle tante scelte accumulate con le cessioni di Westbrook e George. A 35 anni CP3 spera in una trade che lo mandi in una “contender” per cercare di dare l’assalto al titolo NBA che manca ancora alla sua carriera. Il problema per le varie Milwaukee Bucks, Philaldelphia 76ers e Los Angeles Lakers sono i 2 anni di contratto per 85 milioni di dollari che il giocatore si porta appresso e per i quali imbastire una trade che possa essere interessante per i Thunder non è facile.

Ai Bucks per aiutare Antetokounmpo

Che Milwaukee sia alla ricerca di un giocatore di esperienza che possa trascinare la squadra soprattutto nel playoff quando i momenti diventano pesanti è indubbio. Bledsoe e Hill hanno fallito nelle ultime due stagioni e molto a Milwaukee rimpiangono ancora la scelta di non aver tenuto Brogdon. Ecco perché Paul potrebbe essere il giocatore giusto per coach Budenholzer, un allenatore in campo, un leader anche vocale, che possa togliere un po’ di pressione ad Antetokounmpo diventando il suo “braccio destro” e rendendo Middleton un terzo violino di grande lusso. Inoltre c’è da convincere il greco, che sarà free agent nell’estate 2021, a non lasciare il Wisconsin.

Per poter arrivare a Paul i Bucks dovrebbero costruire un pacchetto di giocatori da mandare ai Thunder:
A Milwaukee: Paul (41.3 milioni)
A Oklahoma City: Bledsoe (16.8), Brook Lopez (12.6), Ilyasova (7), Wilson (4.5), prima scelta 2021.

Un clamoroso ritorno ai Clippers?

Sarebbe ovviamente clamoroso ma la trade potrebbe anche avere un senso: i Clippers hanno mostrato nei playoff la mancanza di un playmaker a cui affidare la palla spesso, Beverly ha svolto il suo lavoro difensivo ma in attacco è mancato e con lui anche Lou Williams. CP3 andrebbe così a formare con Leonard e George un big three formidabile e i Clippers andrebbero all-in sapendo che la prossima stagione potrebbe essere anche l’ultima in cui hanno una grande chance per vincere.
Anche qui imbastire una trade non sarebbe semplice dal punto di vista salariale e andrebbe per forza di cose coinvolta una terza squadra, che nel caso potrebbero essere gli Hornets che hanno il contratto in scadenza di Batum che fa gola a molti e spazio per assorbire contratti.

A Los Angeles: Paul (41.3 milioni)
A Oklahoma City: Batum (27.1), McGruder (5.2)
A Charlotte: Harrell (sign-and-trade con 3 anni a 45 milioni), Williams (8), Beverly (13.3)

Ai 76ers ritroverebbe Doc Rivers

Se l’arrivo di Doc Rivers aveva fatto salire le quotazioni di Paul, quello di Daryl Morey le ha fatte scendere notevolmente visto come si sono lasciati (male) ai Rockets. La presenza di Ben Simmons che ha bisogno di giocare con la palla in mano per rendere è un altro ostacolo per l’arrivo di CP3 che però ha fatto vedere di non aver problemi a integrarsi con altre point guard e andrebbe a formare un terzetto esplosivo insieme a Joel Embiid, uno dei migliori centri della NBA. Il suo arrivo inoltre farebbe migliorare anche la metà campo difensiva che era stato uno dei punti di forza della squadra due stagioni fa.
I 76ers hanno una situazione salariale poco flessibile (diciamo anche semi disastrosa dopo i contratti dati a Harris e Horford) e lo scenario più probabile vedrebbe coinvolta anche una terza squadra, i Sacramento Kings, alla disperata ricerca di acquirenti per Buddy Hield (così da avere i soldi per rifirmare Bogdanovic) e alla ricerca di un veterano che possa aiutare nella crescita i giovani a roster per arrivare ai playoffs:

A Philadelphia: Paul (41.3 milioni)
A Oklahoma City: Hield (24.4), Scott (5), Smith (3.2)
A Sacramento: Horford (27.5), prima scelta 2020 (76ers via OKC)

Chris Paul: Lakers e Knicks sognano

Sognare non costa nulla ed è quello che i Los Angeles Lakers stanno facendo con Chris Paul. I gialloviola vedrebbero come un sogno il poter aggiungere alla squadra che ha vinto il Titolo anche un altro All Star a dare una mano a LeBron James in cabina di regia (per altro i due sono amici fraterni), migliorando così la squadra per confermarsi anche nella prossima difficile stagione. Il problema è che i gialloviola non hanno nulla di interessante da dare in cambio ai Thunder: Kyle Kuzma sarebbe l’unico giocatore giovane e con talento, mentre l’unico contratto in scadenza è quello di Danny Green.

A Los Angeles: Paul (41.3 milioni)
A Oklahoma City: Green (15.3), Kuzma (3.5), Bradley (5), McGee (4.2), prima scelta 2020, prima scelta 2022

Da anni ormai i New York Knicks sono ai margini della Lega ma sempre in prima fila nei rumors di mercato dei top player, puntualmente disattesi. Anche per Paul dovrebbe essere così perché l’arrivo di un giocatore del carisma di CP3 nella Grande Mela darebbe speranza all’ambiente ma non servirebbe a molto a livello di crescita per gli anni futuri e anche per lo stesso giocatore passare da una squadra in rebuilding che ha fatto i playoffs (Thunder) a una squadra in rebuilding che i playoffs li vede con il binocolo (Knicks) non avrebbe molto senso. L’unico punto a favore di New York è che avrebbero tanti giovani e contratti e scelte al Draft da mandare a OKC e lo spazio per assorbire il contrattone di Paul.

A New York: Paul (41.3 milioni)
A Oklahoma City: Bobby Portis (15.8), Elfrid Payton (8), Kevin Knox (4.6), Frank Ntilikina (6.2), prima scelta futura al Draft