Draft NBA: Devin Vassell un 3&D pronto per l’NBA

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Con la stagione NBA pronta a ripartire tra pochi giorni le attenzioni di scout e GM rimangono comunque puntate al Draft NBA 2020 che sarà senza dubbio uno dei più incerti (se non il più incerto in assoluto) a causa dei ritardi di questa e della prossima stagione e dalla cancellazione del Torneo NCAA che ha reso impossibile vedere i ragazzi collegiali all’opera ad alti livelli. Devin Vassell sembrava essere uno di quei giocatori pronti ad esplodere al Torneo e far vedere a tutti le sue caratteristiche e la sua capacità di essere già solido e pronto per il salto tra i Pro.

Il sophomore di Florida State è un’ala di 2 metri che sta ancora completando il suo sviluppo fisico, un progetto che potrebbe intrigare non poche franchigie soprattutto scegliendolo a metà del primo giro come sembra dai vari mock Draft. Un 3&D sempre più ricercato nella NBA, un giocatore che magari non potrà mai diventare la stella della squadra ma senza dubbio un pezzo importante che tutti i coach vogliono avere in campo: tiro morbido anche dalla lunga distanza, braccia lunghe, buona capacità di difendere sulla palla, Vassell potrebbe essere una delle gemme nascoste in mezzo al Draft.

Devin Vassell

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Come detto non stiamo parlando di un futuro uomo franchigia ma di un pezzo di un sistema sempre più ricercato. Come Okoro e Avdija, altri due giocatori con caratteristiche simili, anche Vassell ha attirato parecchie attenzioni per le sue dimensioni fisiche e per la sua attitudine. Non è uno scorer puro ma sa come crearsi il tiro e grazie ai mezzi atletici può prenderlo anche contro avversari dotati di maggiore fisicità. Da tre punti ha chiuso la mezza stagione 2020 con il 41.9%, una statistica che sicuramente balza agli occhi degli scout, ed inoltre è un giocatore all-around come dimostrano le percentuali a rimbalzo e per assist-rate.

Punto di forza

Si tratta di un ragazzo giovanissimo e acerbo ma con delle dimensioni fisiche importanti che gli permettono di giocare in attacco spesso con agilità anche sopra al ferro, e anche contro le altre guardie e ali della Lega. Il tiro da 3 punti è sicuramente la caratteristica principale, le percentuali alte e la tranquillità con cui lo prende da spot up lo rendono estremamente pericoloso per le difese, visto anche la sua capacità di attaccare i recuperi difensivi per arrivare con agilità ed esplosività al ferro.

In difesa, poi, riesce a dare il meglio: ha degli istinti difensivi superiori che gli permettono di recuperare e sporcare tantissimi palloni. Sulla palla è un vero mastino con un’ottima rapidità di piedi per tenere anche le guardie più rapide, mentre lontano dalla palla ha istinto sulle rotazioni e atletismo per mettere in difficoltà gli attaccanti avversari.

Punto debole

I problemi sono simili a quelli di altri giocatori giovani come Vassell che giocano nella sua posizione: se spot up è un grande pericolo, con la palla in mano fa più fatica a crearsi il tiro e soprattutto ha problemi a finire nel traffico contro difensori più potenti fisicamente di lui. Questo lo porta troppo spesso a essere passivo in attacco e ad attendere solamente la palla per tirare, togliendogli così ritmo e facendo il gioco delle difese che possono occuparsi degli altri suoi compagni con maggiore intensità.

Un altro punto a suo sfavore è sicuramente la capacità di ball handling non all’altezza degli standard richiesta dalla NBA: la mano sinistra è molto debole e questo gli toglie fiducia quando deve metterla per terra per attaccare i difensori e gli procura diverse palle perse evitabili.