Della Valle saluta Milano: prossima destinazione Gran Canaria

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Dopo sole due stagioni le strade dell’Olimpia Milano e di Amedeo Della Valle si separano. Un’altra storia controversa tra la squadra milanese e uno dei principali talenti italiani, come già successo spesso in passato. L’ex guardia di Reggio Emilia non è riuscito a ritagliarsi degli spazi e prendersi dei minuti costanti durante l’ultima stagione, e la sua scelta di cambiare aria lo porterà all’estero, a Gran Canaria, dove giocherà l’Eurocup.

Una crescita troppo lenta?

Forse uno dei problemi vissuti da Della Valle a Milano è stata la sua crescita nel gioco troppo lenta per quello che invece la società capitolina richiede. Armani vuole vincere adesso, sia in Italia che in Eurolega dopo tanti anni di cocenti delusioni. Il mercato dell’Olimpia ne è la dimostrazione con l’arrivo di Kyle Hines, di Malcolm Delaney, di Gigi Datome, di Shevon Shields, di Kevin Punter. Giocatori esperti, anche di una certa età, pronti a incidere da subito per portare la squadra di Messina almeno tra le prime 4 d’Europa e per riportare a casa lo Scudetto, scappato troppe volte, a sorpresa, dalle mani dei biancorossi.

Della Valle invece ha bisogno ancora di crescere (anche se ormai ha 27 anni quindi non è più un ragazzino) per poter incidere come, forse, potrebbe fare. E a Milano questa possibilità di attendere non c’è. Ecco perché la divisione delle strade è probabilmente la cosa migliore per entrambi. L’ex Ohio State ha bisogno di trovare continuità e minuti in una squadra che ha magari qualche ambizione in meno, ma che gli dia la possibilità di avere più responsabilità e possibilità di giocare il pallone.

Gran Canaria la squadra giusta?

La chance di giocare in Liga ACB, in una società abbastanza solida che due stagioni fa aveva compiuto una serie di imprese arrivando anche in Eurolega, potrebbe essere quella giusta per Della Valle. L’italiano troverà come compagno di reparto un’altra ex conoscenza italiana come AJ Slaughter, appena acquistato dagli spagnoli, per avere una maggiore pericolosità in attacco e un gioco rapido che possa mettere in risalto anche le caratteristiche dell’ex Reggio Emilia.

Della Valle infatti ha più volte dimostrato di non essere uno spot-up shooter in grado di stare in un angolo ad attendere anche 5-6 azioni la palla per poi tirare e segnare. Ha bisogno di avere di più la palla in mano per creare per se e per i compagni, ha dimostrato di non avere un cattivo primo passo in penetrazione (il tiro, si sa, è già un’arma importante per il suo gioco) ma soprattutto di giocare bene in transizione. Caratteristiche che coach Porfirio Fisac dovrà cercare di far emergere e sfruttare, per fare più cammino possibile anche in Eurocup, uno degli obiettivi stagionali degli spagnoli.

I punti da migliorare saranno sicuramente la continuità, che a Milano è mancata e che si è vista spesso nelle partite di Euroleague con fiammate improvvise di 3-4 cose buone consecutive, seguite però da un paio di errori grossolani che lo portavano direttamente in panchina.
E poi la fase difensiva: Della Valle deve per forza di cosa riuscire a migliorare questo aspetto del suo gioco, sia sulla palla per essere più reattivo contro le guardie avversarie che sono sempre più atletiche, sia sulle rotazioni che spesso facevano imbestialire coach Messina.

La speranza è che Della Valle trovi la sua via all’estero com’è successo a Melli e Polonara prima di lui, e che non faccia invece la fine di Diego Flaccadori che al Bayern Monaco ha trovato pochissimo spazio e ha bloccato di fatto la sua crescita. Servirà a lui e servirà anche alla nostra Nazionale chiamata a un ricambio generazionale che stenta ad arrivare.