Dalla lotteria all’elité NBA, la trasformazione dei Pelicans sotto il segno di Zion

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Il 30 luglio in un contesto e in un clima di incertezza e di imprevedibilità, ripartirà la stagione 2019/2020 NBA. I giocatori delle 22 franchigie torneranno a giocare dopo una “sosta” durata oltre 100 giorni e questo fattore potrebbe portare a dei ribaltamenti di fronte, rimettendo completamente in discussione gli equilibri che fino ad alcuni mesi fa erano stati stabiliti. All’interno della bolla di Orlando potranno infatti esserci delle squadre che non partono con i favori del pronostico, ma che potrebbero dimostrarsi dei veri e propri dark horse nella corsa verso il titolo NBA.
Una di queste franchigie è sicuramente New Orleans che giocherà il ruolo di mina vagante in quel di Orlando. Inoltre con un Zion Williamson tirato a lucido e con uno young core che non ha nulla da perdere, i Pelicans potrebbero davvero regalare delle grandi sorprese.

I Pelicans pre-CoVid19

La stagione NBA per i New Orleans Pelicans, fino al giorno della sospensione, è stata costellata da molti alti e bassi, in particolar modo nella prima parte della regular season quando i risultati stentavano ad arrivare. In quel periodo, l’unica nota positiva è stata l’esplosione definitiva di Brandon Ingram, le cui grandi prestazioni, confermate dalle sue medie statistiche, 25 punti di media a partita, e dalle sue percentuali al tiro, quasi il 50% dal campo e il 40% dalla linea dei tre punti, gli sono valse la più che meritata convocazione per l’All-Star Game di metà febbraio. Le sole 17 vittorie maturate fino a metà gennaio sembravano però aver compromesso del tutto la stagione di New Orleans, ma l’arrivo di Zion Williamson a lungo atteso dalla franchigia della Louisiana ha dato una incredibile scossa all’ambiente. Zion dopo le prime partite ha scatenato tutto il suo immenso potenziale, dimostrando di poter avere un impatto immediato nella Lega. Nel mese di febbraio infatti è riuscito a dispensare grandi prestazioni ogni sera, mettendo a referto 26 punti e 6 rimbalzi di media a partita e mantenendo anche ottime percentuali dal campo oltre il 55%. In particolar modo però è riuscito a rivoluzionare in pochissimo tempo la squadra, cambiando il volto di questi Pelicans e lanciando New Orleans verso una insperata corsa verso i Playoff.

L’energia positiva portata da Zion

L’avvento di Williamson ha portato infatti all’interno della squadra un entusiasmo che nei mesi precedenti era del tutto mancato, con Jrue Holiday che è ritornato ad essere il vero leader della squadra sia dentro che fuori dal campo, con Ingram che ha continuato a mostrare le sue immense qualità offensive, avendo però in questo caso un buon sostegno da parte di tutta la squadra, e infine il giocatore forse più migliorato con l’arrivo di Zion è stato Lonzo Ball, salito decisamente di livello, migliorando sensibilmente le sue medie statistiche come i punti segnati, l’efficienza offensiva e anche gli assist distribuiti, instaurando in pochissimo tempo con il numero 1 un duo incredibilmente efficiente sotto numerosi punti di vista.

Il sogno playoffs

I New Orleans Pelicans posizionati a solo 3.5 vittorie dai Memphis Grizzlies potrebbero insidiare notevolmente l’ottava posizione della Western Conference, valevole per la qualificazione alla post-season. Le partite che attendono i Grizzlies, a partire dal 30 luglio, sono infatti molto più complicate e difficili rispetto a quelle di New Orleans, che ha infatti il calendario più facile di tutte le 22 franchigie presenti ad Orlando, dovendo solamente affrontare 3 dirette contendenti per i Playoff, i sopracitati Grizzlies, i Sacramento Kings e i San Antonio Spurs. Proprio per questo motivo, i Pelicans sono dati da molti come una delle squadre favorite per aggiudicarsi la serrata lotta per la post-season all’interno della Western Conference, insieme naturalmente ai Portland Trail Blazers, che hanno dalla loro parte un Damian Lillard agguerrito fino ai denti e un roster finalmente al completo e decisamente più attrezzato rispetto alle altre concorrenti.

I Pelicans post-CoVid19

New Orleans prima della sospensione della regular season era una delle franchigie più in forma della Lega, avendo collezionato ben 11 vittorie in 18 partite disputate, perciò a partire dal 30 luglio i Pelicans vorranno riprendere da dove hanno lasciato, anche perché in sole 8 partite per raggiungere i tanto ambiti Playoff, il margine di errore è davvero minimo, e ogni partita può risultare decisiva ai fini della classifica. Tutte le squadre ancora in lotta saranno molto agguerrite ma la freschezza del roster dei Pelicans potrà essere un’arma in più, soprattutto con uno Zion Williamson più pronto che mai. Il numero 1 di New Orleans infatti nel corso della sospensione del campionato ha curato il suo corpo in maniera maniacale, come ha dichiarato il GM della franchigia David Griffin.
Lo straordinario stato di forma della stella dei Pelicans, mostrato attraverso vari scatti sul campo di allenamento della squadra, dimostra come Zion si trovi in un ottimo stato di forma sia fisico che mentale. Indispensabile sarà però l’apporto di tutti i giocatori, sia dei veterani, che con la loro leadership ed esperienza saranno fondamentali in un contesto di gioco come quello che sarà presente ad Orlando, sia il contributo dei giovani come Ingram, Ball, Hart e del nostro “rookieNiccolò Melli, il quale ha dimostrato di essere una pedina importante per l’economia di gioco della squadra, ma anche di essere in grado di migliorarsi giorno dopo giorno.

Il momento della ripartenza si avvicina sempre più e New Orleans è pronta, non solo per raggiungere la post-season, ma per costruire una mentalità vincente per gli anni a venire.