Draft NBA: Onyeka Okongwu, il ‘dark horse’ che somiglia ad Adebayo

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Nella NBA del 2020 sono sempre di più le squadre che giocano con quintetti piccoli e utilizzano centri tutt’altro che tradizionali, giocatori molto veloci, mobili, capaci di correre il campo e cambiare sui piccoli in difesa. Ecco perchè Onyeka Okongwu, centro freshman da USC, University of Southern California, è considerato un Top 10 del prossimo Draft 2020. Secondo vari addetti ai lavori è lui, e non James Wiseman, il numero della board fra i lunghi, essendo un pivot con caratteristiche più in linea col gioco attuale e certamente più pronto nell’immediato rispetto all’ex Memphis, un progetto dal potenziale quasi infinito ma tutt’altro che certo. Inoltre Okongwu, che ha scalato posizioni nell’arco della stagione coi Trojans, viene da quasi tutti paragonato a Bam Adebayo, il pivot dei Miami Heat che è stato protagonista finora di un’annata pazzesca con convocazione all’All Star Game e numeri e impatto devastanti, tanto dall’essere considerato il primo candidato al premio di “più migliorato”. Se le prospettive sono queste, attendiamoci tanto rumore attorno al nome di Okongwu in sede di Draft.

Dopo aver parlato dei vari Anthony Edwards, probabile numero 1 assoluta del Draft, di James Wiseman e di LaMelo Ball, il nostro zoom va su Onyeka Okongwu, il lungo freshman da Southern California che sembra il più pronto tra i prospetti big men.

Onyeka Okongwu

NBA Comparison: Bam Adebayo

Onyeka Okongwu, nato l’11 dicembre del 2000 a Los Angeles, è figlio di genitori originari dell’Uganda, arrivati negli States nel 1999. Ha frequentato la famosa Chino Hills High School, la stessa dei fratelli Lonzo, LiAngelo e Lamelo Ball di cui è stato compagno e con cui ha vinto tre titoli statali (27 punti, 11 rimbalzi, 4 stoppate e 4 assists da senior). Per il college ha preferito USC a UCLA e nel primo anno coi Trojans ha viaggiato ad oltre 16 punti, 8 rimbalzi, quasi 3 stoppate, un recupero e un assist col 62% dal campo e il 72.6% al ferro. Per lui in tutti 11 doppie doppie e una prova da 33 punti contro Pepperdine. Onyeka non ha un fisico da centro puro per la NBA, supera di poco i 2 metri (204 cm) e i 110 kg, e ha un’apertura alare di 214 cm, per questo motivo dovrà irrobustirsi e sfruttare al meglio altre caratteristiche. Curiosità: gioca col numero 21 in onore di suo fratello Nnamdi, morto nel 2014 in seguito ad una brutta caduta con lo skateboard.

Okongwu-Adebayo, comparison by Draft Express ESPN

Punto di forza

Le caratteristiche di Okongwu sono chiare e ben definite: è un lungo moderno con atletismo, istinti, tempismo e grande mobilità, qualcosa in più di un semplice rim runner. Fa bene le “piccole cose” come blocchi, tagli, letture, rimbalzi, ha un ottimo primo passo in attacco e già ora è dotato di buon tocco e varietà di movimenti in post basso e vicino al ferro. Sfrutta la rapidità per attaccare l’avversario e per muoversi sul perno. Ha un buon tiro dal mid-range, soprattutto in catch and shoot, ed è un discreto passatore dal post basso e dalla punta quando ha tempo per ragionare.

Il suo forte è comunque la difesa: ha un senso dello spazio innato, legge in anticipo le situazioni, eccezionale in aiuto e recupero, ottimo stoppatore e veloce nell’elevazione. Un jolly che può cambiare su tutti, anche sui piccoli, cosa che lo rende ricercatissimo in chiave NBA.

Punto debole

Come detto prima, il fisico leggero lo penalizza contro centri più tradizionali, Embiid ad esempio, perchè è facilmente spostabile. Inoltre, essendo uno stoppatore, spesso si fa ingolosire, eccede e viene “bucato” dalle finte. E’ ancora acerbo per quanto riguarda il lavoro di squadra in termini di concentrazione, a volte non ruota e si limita a stare sul suo uomo.

In attacco invece i problemi sono due: la meccanica di tiro e la rapidità di esecuzione. Il tiro è discreto dalla media ma può e deve ampliare il suo raggio, inoltre deve lavorare per le situazioni in movimento di palleggio-arresto-tiro. E poi va in crisi quando deve ragionare in situazione dinamica e pressato, non vede compagni liberi, forza delle conclusioni e incappa in palle perse banali.