Draft NBA 2020: il punto di ripartenza delle 8 franchigie escluse

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Il Commissioner Adam Silver, insieme ai proprietari delle franchigie, ha annunciato la ripresa della stagione NBA. Il format creato dalla Lega ha voluto comprendere soltanto 22 squadre, oltre alle 16 che avrebbero partecipato di diritto alla post-season, sono state aggiunte anche le 6 franchigie che alla data dell’11 di Marzo, giorno della sospensione del campionato, erano ancora in lotta per un posto ai Playoff: i Washington Wizards ad Est e ad Ovest i New Orleans Pelicans, i Portland Trail Blazers, i Sacramento Kings, i San Antonio Spurs ed infine i Phoenix Suns.

8 sono state invece le squadre che hanno terminato anzi tempo la loro stagione, le quali dovranno immediatamente sapersi proiettare verso il futuro, pensando già alla prossima stagione e in particolar modo al Draft NBA, rinviato al 15 di ottobre, quando l’intera stagione, playoff compresi, sarà definitivamente conclusa. Nonostante il prossimo Draft non venga considerato da molti uno dei migliori della storia recente, ci saranno come sempre dei giocatori interessanti che potrebbero colmare i bisogni e le lacune delle franchigie, specialmente delle 8 escluse dalla ripresa, i Golden State Warriors e i Minnesota Timberwolves ad Ovest, gli Charlotte Hornets, i Chicago Bulls, i Detroit Pistons, i New York Knicks, gli Atlanta Hawks e i Cleveland Cavs ad Est. Queste franchigie si focalizzeranno infatti su giocatori funzionali che potrebbero adattarsi alle loro necessità e ai progetti che hanno intenzione di perseguire, individuando prospetti ideali che possano sopperire ai punti di debolezza della squadra, in modo da compiere un importante salto di qualità.

Golden State Warriors

Avendo avuto uno dei peggiori record della Lega, i Warriors avranno molto probabilmente a disposizione una delle prime tre scelte al Draft, e poiché nella prossima stagione il roster a disposizione di coach Kerr sarà al completo, con i rientranti Curry e Thompson, la dirigenza dovrà solamente puntellare la squadra con qualche innesto di qualità che possa permettere alla franchigia di San Francisco di tornare immediatamente in corsa per il titolo. Al momento i bisogni principali della squadra riguardano il reparto lunghi e la profondità della panchina, non più completa e produttiva come negli anni passati. I giocatori che quindi potrebbero fare al caso di coach Kerr sono James Wiseman, Obi Toppin o Onyeka Okongwu, giocatori con grande fisicità ma anche con ottime capacità offensive che possono completare a pieno il reparto lunghi degli Warriors, sia in uscita dalla panchina sia partendo nello starting five. Inoltre un’altra possibile scelta per la dirigenza degli Warriors è rappresentata da Isaac Okoro, un’ala difensiva che potrebbe con il tempo ricoprire alla perfezione il ruolo che nelle passate stagioni è stato di Andre Iguodala.

Minnesota Timberwolves

I TWolves avranno invece bisogno di ottimi innesti, in modo che la franchigia possa finalmente esprimere tutto il suo potenziale. La dirigenza avrà il compito di scegliere dei giocatori di contorno, che possano supportare al massimo la giovane ed esplosiva coppia composta da Karl Anthony Towns e D’Angelo Russell, nata nel corso degli ultimi mesi della regular season. Entrambi questi giocatori si sono dimostrati delle star sotto il punto di vista offensivo (molto meno invece difensivamente e come leadership), perciò gli innesti dovranno avere ottime capacità difensive, come il già citato Isaac Okoro, ma dovranno anche essere degli ottimi tiratori dal perimetro e con molti punti nelle mani, come la guardia della Georgia Anthony Edwards oppure come Deni Avdija, che ha dimostrato di essere nel Maccabi un vero all-around player.

Cleveland Cavaliers

Nella Eastern Conference la situazione per alcune franchigie è decisamente più complicata, soprattutto per i Cleveland Cavs, alla disperata ricerca di una star che possa migliorare i risultati della squadra. Non essendo però presente all’interno di questo Draft un giocatore che possa ribaltare da solo le sorti di una franchigia, la dirigenza dei Cavs sarà comunque costretta a scegliere uno dei migliori giocatori disponibili, nonostante i migliori prospetti di questa classe siano guardie e lunghi, come LaMelo Ball, Obi Toppin o James Wiseman, posizioni già occupate all’interno del roster dei Cavs. Le molte necessità della franchigia costringeranno quindi il GM Koby Altman a compiere scelte importanti, senza considerare ruoli o posizioni dei giocatori, in modo da non sprecare una molto probabile alta scelta al Draft.

Detroit Pistons e New York Knicks

Anche queste due franchigie si trovano nella stessa identica situazione di Cleveland, entrambe infatti necessitano di una stella, in particolar modo di una guardia, che possa rappresentare il futuro della franchigia. Le promesse in quel ruolo che sicuramente avranno un brillante futuro nella Lega sono LaMelo Ball, Anthony Edwards, Killian Hayes e anche Cole Anthony. New York continua a cercare una point guard e Ball sarebbe anche per il clamore mediatico una scelta che tutti a NY apprezzerebbero.
Per i Detroit Pistons invece Anthony e Edwards sembrano essere gli innesti più azzeccati, essendo delle ottime guardie capaci di crearsi molte soluzione offensive dal palleggio, sia dalla lunga distanza che in penetrazione verso il ferro. Hayes invece è la possibile sorpresa visto che secondo molti mock draft le sue quote sarebbero in ascesa e una squadra come Detroit potrebbe anche pensare di “rischiare” un po’ su di lui.

Charlotte Hornets e Chicago Bulls

Diversa la loro situazione visto che all’interno dei loro roster giovani con grossi margini di miglioramento ci sono, quindi la ricerca sembra orientata su innesti che possano aiutare la squadra nel loro processo di ricostruzione, colmando i loro punti di debolezza. Per gli Charlotte Hornets i problemi sono presenti soprattutto nella metà campo difensiva: i prospetti migliori per la franchigia potrebbero essere giocatori come Okoro, ma anche dei lunghi come Okongwu e Wiseman, che formerebbero insieme a PJ Washington un ottimo frontcourt sia sotto il punto di vista offensivo che difensivo.
I Chicago Bulls invece dovranno aumentare la loro efficienza offensiva e avendo a disposizione un backcourt e un frontcourt composto da giovani promettenti, bisognerà trovare giocatori versatili, che riescano soprattutto a creare gioco e situazioni pericolose nella metà campo offensiva. Alcune delle migliori promesse che la nuova dirigenza dei Bulls prenderà in considerazione sono l’israeliano Deni Avdija e il francese Killian Hayes, entrambi buoni realizzatori e costruttori di gioco, ma soprattutto con già un po’ di esperienza ad alti livelli, necessaria per farsi trovare pronti da subito all’interno della NBA.

Atlanta Hawks

Al momento sono l’unica squadra che può guardare al futuro con ottimismo, essendo composta da giovani giocatori con grandi margini di miglioramento, ma soprattutto con la presenza all’interno del roster di una stella, Trae Young. La dirigenza degli Hawks sta infatti costruendo una squadra attorno al immenso talento del ragazzo proveniente dall’Oklahoma, che rappresenta senza alcun dubbio il futuro della franchigia. John Collins, Kevin Huerter, Cam Reddish, Clint Capela e De’Andre Hunter formano lo young core della franchigia a cui però va aggiunto ancora qualcosa: intanto c’è bisogno di sopperire alla mancanza di un creatore di gioco, che possa far rifiatare Trae Young, in modo che non si sobbarchi sulle proprie spalle tutto il peso offensivo della squadra. Alcuni giocatori che potrebbero fare al caso di Atlanta sono Cole Anthony e Tyrese Haliburton, point guard, seppur con caratteristiche differenti, in grado di far giocare i compagni mettendoli in ritmo.