Draft NBA: Killian Hayes la futura stella francese

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La classe 2020 del Draft NBA non sembra presentarsi come una delle migliori in assoluto e il blocco totale imposto dal CoVid19 ha probabilmente peggiorato la situazione per i ragazzi che non hanno potuto giocare per svariati mesi bloccando la loro crescita. Qualche giocatore interessante però c’è, sia proveniente dagli USA sia dall’Europa: Killian Hayes, la stellina classe 2001 del Ratiopharm Ulm ne è un esempio, ed è un serio candidato a finire nella Top 5 del prossimo Draft.

Dopo aver parlato dei probabili 3 giocatori scelti nelle prime posizioni: la guardia Anthony Edwards, il lungo James Wiseman e l’all-around LaMelo Ball, vediamo il giocatore europeo con più chance di essere scelto nelle prime posizioni insieme a Deni Avdija.

Killian Hayes

NBA Comparison: D’Angelo Russell

Nato a Lakeland in Florida, Hayes si è trasferito in Francia da subito seguendo il padre DeRon, anche lui giocatore. Dopo due ottime stagioni con lo Cholet in LNB la scelta di trasferirsi in Germania al Ratiopharm Ulm gli ha permesso di giocare in EuroCup mettendosi in mostra e scalando rapidamente il ranking del Draft attestandosi come una delle migliori guardie disponibili. In questa stagione, Killian Hayes, ha mantenuto una media di 12 punti e 5.6 assist a partita con il Ratiopharm Ulm, il tutto tirando con il 59% dal campo.

Ma già da qualche stagione il francesino era sui taccuini degli scout NBA essendo considerato uno dei migliori prospetti internazionali della sua generazione: MVP e medaglia d’oro ai Campionati Europei U16 nel 2017; MVP del campionato francese U18 e convocato al Jordan Brand Classic di New York; primo quintetto del Mondiale FIBA ​​U17.
Insomma su di lui i riflettori sono stati accesi presto, ma il ragazzo sembra avere la maturità per non farsi troppo influenzare ed anzi, sembra essere a suo agio anche con la pressione addosso.

Punto di forza

Guardia che sfiora i due metri di altezza e con una grandissima capacità di fare canestro in tutti i modi. Hayes predilige avere la palla in mano per giocare 1vs1 arrivando con facilità al ferro di mano sinistra sfruttando l’altezza contro avversari più piccoli, ma senza disdegnare il mid-range shot, anche con lo step back, uno dei suoi marchi di fabbrica che ha affinato nell’ultima stagione. Questa abilità in penetrazione gli permette di subire anche tanti falli (1 per ogni 3 tiri tentati che in Europa e per un giovane sono numeri eccellenti) che converte dal tiro libero con l’86%!

Oltre che saper creare attacco per sé stesso, Hayes lo sa fare anche per i compagni: ottima abilità nel giocare il pick ‘n roll e lasciare andare la palla con la sua mancina che un po’ ricorda Manu Ginobili (altro giocatore che il francesino deve aver studiato), ma soprattutto D’Angelo Russell anche per l’abilità con i floater e per il suo andamento spesso ciondolante per poi esplodere forte al ferro.

Punto debole

In attacco al momento sembra che il problema più grande siano palle perse e tiro da 3 punti, due qualità che dovrà sicuramente migliorare per pensare di poter essere impattante nel campionato NBA. Troppo spesso si affida ai suoi mezzi rischiando passaggi che si trasformano in schiacciate in campo aperto per gli avversari (1 azione su 4 si concludono con una palla persa), mentre la meccanica di tiro un po’ lenta gli rende più complesso tirare dalla lunga distanza (29% da tre nell’ultima stagione).

Oltre al rapporto tra assist e palle perse, un altro aspetto del suo gioco che potrebbe migliorare è in difesa dove ha grande istinto lontano dalla palla per fare palle recuperate, ma è sotto media per quanto riguarda la difesa sulla palla anche a causa di una mobilità laterale non di primissimo livello.