Draft NBA: Isaac Okoro il two-way player che tutti cercano?

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Sperando che la stagione NBA possa riprendere al più presto continuiamo il nostro viaggio alla scoperta dei ragazzi più interessanti che verranno scelti nelle prime posizioni del prossimo Draft.

Per le primissime posizioni i nomi che si fanno con insistenza sono sempre gli stessi:
Wiseman;
Edwards;
Ball;
Avdija;
Hayes;
Anthony;
Toppin.

Ma oltre a questi ha guadagnato credito anche Isaac Okoro che inizialmente veniva inserito molto più in basso e che invece per le sue caratteristiche potrebbe scalare il Draft ed ergersi a vera e propria sorpresa.

Isaac Okoro

NBA Comparison: OG Anunoby/Andre Iguodala

L’ala freshman da Auburn dopo una carriera in high school di alto livello al College ha dimostrato di essere pronto, fisicamente e mentalmente, a giocare già al livello superiore. Okoro è il prototipo del giocatore che nella NBA tutti cercano al momento: ala versatile di quasi 2 metri per 100 kg con un’apertura alare e una mobilità difficile da ritrovare in altri giocatori del Draft: il suo livello in difesa è già 5 stelle per mobilità, fisicità e capacità di cambiare su tutti, ma anche per istinti che lo rendono davvero un pericolo per gli attacchi avversari. In attacco è un ragazzo ancora da costruire, ma per avere 19 anni e un solo anno (mezzo in realtà) al College possiede delle caratteristiche che gli permetteranno di stare in campo in NBA fin da subito.

Punto di forza

Senza dubbio chi lo sceglierà lo farà per la sua abilità difensiva: eccellente atleta in grado di cambiare le partite con la sua energia e il suol impegno, Okoro grazie a un fisico possente e a una velocità di piedi invidiabile può difendere su almeno 4 ruoli e stare al passo sia con le guardie più veloci sia con i giocatori più fisici che puntano il ferro.

In attacco quello che lo rende particolarmente interessante è la sua abilità nelle letture diventando quasi un playmaker secondario (per questo la somiglianza con Iguodala). Molto bravo a trovare i compagni liberi sugli scarichi in 1c1 ha grande fisicità per arrivare al ferro, anche se la transizione rimane la sua arma migliore nella metà campo offensiva.

Punto debole

Le statistiche stagionali con Auburn potrebbero un po’ penalizzarlo agli occhi degli scout: 12.8 punti, 4.4 rimbalzi e 2 assist a partita sono cifre non così alte per un giocatore da scegliere così in alto. Il tiro, poi, rimane un grosso punto di domanda nel suo gioco: 29% da 3 e 67% ai tiri liberi. La meccanica di tiro è compatta anche se un po’ lenta e questo è sicuramente un punto a suo favore perché migliorabile con allenamento, ma ancora troppo spesso rinuncia al tiro sia dal palleggio che da catch-and-shoot per cercare di penetrare al ferro. Il suo successo passa tutto da questa crescita: diventare un tiratore solido (alla PJ Tucker ad esempio) o comunque mostrare dei miglioramenti (alla OG Anunoby) potrebbe proiettarlo direttamente in un quintetto NBA fin da subito.

Tante sembrano essere le squadre interessate a lui e intenzionate a investire su un role player in questo Draft (visto il talento medio abbastanza basso). Ecco per ché Okoro potrebbe oscillare tra la Top 15 e la Top 5 fino all’ultimo secondo prima della scelta delle franchigie. Ma per chi lo prenderà potrebbe anche rivelarsi una vera perla in un Draft che per tanti addetti ai lavori sarà uno dei peggiori degli ultimi anni.