Rottura Mitchell-Gobert: Utah Jazz di fronte a un bivio?

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La positività al CoVid19 in casa Utah Jazz fortunatamente non ha provocato vittime ma ha sicuramente causato altri problemi all’interno della franchigia. Dai rumors che arrivano infatti sembrerebbe che Donovan Mitchell non avesse perdonato l’atteggiamento superficiale tenuto da Rudy Gobert nei giorni precedenti allo stop della NBA, con il centro francese accusato di non rispettare le direttive date dalla Lega anche negli spogliatoi.

I Jazz hanno parlato con i giocatori spiegando a Spida che non è assolutamente certo che sia stato Gobert a infettare gli altri, ma anzi potrebbe essere stato il contrario, ma anche all’interno della franchigia c’è un po’ di frustrazione per la superficialità tenuta dal francese in quei giorni, tanto che secondo quanto scritto in un lungo articolo da The Athletic “il rapporto tra i due non sembra recuperabile“.

Gobert prova a ricucire

In un’intervista rilasciata ieri il centro francese ha chiarito che le cose sono meglio di quanto sia stato dipinto dai giornalisti:

È vero che dopo quanto successo non abbiamo parlato per un po’ di tempo, ma ci siamo sentiti di nuovo qualche giorno fa. Siamo entrambi pronti a tornare in campo per provare a vincere un titolo NBA con gli Utah Jazz.
Non è una questione di non essere professionisti, ma sappiamo come anche nel mondo dello sport ognuno abbia un rapporto differente con i colleghi, e le cose non vanno mai in maniera perfetta. Anche io e i miei compagni non lo siamo, abbiamo un bel po’ di difetti. Ma alla fine di tutto, entrambi vogliamo la stessa cosa: ossia, vincere.

Anche il compagno di squadra Joe Ingles spiega che tutto va bene e non ci sono problemi:

Sono fiducioso che andrà tutto bene. Ho sentito quello che ha detto Donovan, e da un certo punto di vista risolvere i loro problemi è una questione tra lui e Rudy. Ma non ho alcun dubbio che quando torneremo ad allenarci o quando ricomincerà la stagione la nostra squadra tornerà a essere quello che è sempre stata. Sono fiducioso che andrà tutto bene e che la chimica di squadra sarà solida.

Le possibili trade per Gobert

Anche se i giocatori buttano acqua sul fuoco, sembra abbastanza evidente che la situazione non sia idilliaca e che i Jazz potrebbero decidere (o essere costretti) di liberarsi di uno dei due giocatori. E quasi sicuramente il prescelto sarebbe Gobert, anche per il suo contratto in scadenza nell’estate 2021. Proprio questa scadenza complica non poco le possibilità di trade con Utah che molto probabilmente sarebbe costretta a cederlo per un pacchetto inferiore al valore del giocatore, attorno al quale coach Snyder ha costruito una delle migliori difese della Lega. Inoltre la squadra che deciderà di prenderlo poi dovrà anche avere la certezza che Gobert firmi l’estensione di contratto (che molto probabilmente sarà vicino al max contract) per non rischiare di perderlo per nulla l’estate successiva (come i Raptors con Leonard).

New York Knicks – Rudy Gobert per Mitchell Robinson, Bobby Portis, Reggie Bullock e 2020 first-round pick

Che la franchigia della Grande Mela sia alla ricerca di giocatori importanti per tornare a essere competitiva è noto a tutti. Bucati tutti i free agent più interessanti nelle ultime due stagioni, l’arrivo di Gobert potrebbe essere un primo passo per poi cercare di attirare anche altri giocatori importanti e formare una squadra finalmente competitiva.
Ai Jazz la scelta al Draft (anche se probabilmente uno dei più incerti degli ultimi anni) potrebbe fare gola, mentre Robinson sarebbe un buon rimpiazzo del francese. Il tutto però pare un po’ pochino considerando che Gobert è stato un All-Star ed è il Defensive Player of the Year in carica.

Chicago Bulls – Otto Porter Jr., Lauri Markkanen, Chandler Hutchison e 2020 first-round pick

Sicuramente un pacchetto giocatori più interessante per Utah che potrebbe avere così maggiore pericolosità in attacco, soprattutto dall’arco, ma che si troverebbe scoperta difensivamente nel ruolo di centro. Markkanen, che si sarebbe detto scontento della situazione attuale ai Bulls, ha fatto vedere grandi lampi di talento offensivo soprattutto l’anno scorso, mentre in difesa rimane un grande rebus, mentre la scelta al Draft rimane imprescindibile per lo scambio.
Gobert ai Bulls andrebbe a formare con Lavine una coppia davvero esplosiva e potrebbe essere un primo tassello per la ripartenza della franchigia della Windy City.

Washington Wizards – Thomas Bryant, Rui Hachimura, Troy Brown e due prime scelte al Draft

Per Washington potrebbe diventare l’ultimo tentativo di costruire una squadra vincente attorno alla coppia Beal e Wall, che per la prossima stagione dovrebbe essere recuperato al 100%. Il francese risolverebbe parecchi problemi difensivi della squadra di coach Brooks, una delle peggiori degli ultimi anni.
Utah si troverebbe un giovane centro in grande crescita come Bryant e un giovane interessante da far crescere come Hachimura, oltre soprattutto alle scelte al Draft.
Da parte sua Gobert potrebbe non essere così scontento di rifirmare con una squadra che con Beal e Wall sani potrebbe veramente sperare a un risultato decente a Est.

Toronto Raptors – Marc Gasol, Norman Powell e OG Anunoby

Visto cos’ha fatto la scorsa stagione non si può pensare che Masai Ujiri non faccia un pensierino a Gobert per rinforzare i suoi Raptors. Il francese andrebbe a formare una coppia difensiva con Siakam dall’enorme potenziale, mentre per Lowry e VanVleet diventerebbe un punto di riferimento nel giocare i pick ‘n roll in attacco.
La mancanza di scelte al Draft per i canadesi potrebbe pesare nell’economia dello scambio, ma l’inserimento di Norman Powell e OG Anunoby, che hanno fatto intravedere grande potenziale, sarebbe un grande aiuto per la panchina di Utah. Gasol, poi, ritroverebbe il grande amico Conley con il quale potrebbe riformare una grande coppia come ai tempi dei Grizzlies.

Boston Celtics – Jaylen Brown, Robert Williams III (o più probabilmente Daniel Theis)

Che i Celtics siano alla ricerca di un lungo da mettere al centro dell’area, soprattutto difensivamente, non è un mistero: Gobert andrebbe a formare con Walker, Hayward e Tatum un quartetto da élite e non solo per la Eastern Conference. Danny Ainge però dovrebbe privarsi di uno dei migliori giovani in circolazione, Brown, che ai Jazz potrebbe interessare parecchio vista la sua co-esistenza ottimale con un giocatore con le caratteristiche di Mitchell. Theis piace molto a Snyder e sarebbe sicuramente una delle richieste dei Jazz che potrebbero volere però anche almeno una delle future prime scelte al Draft (Boston oltre alla propria detiene per il 2020 anche quelle di Grizzlies e Bucks).