James-Antetokounmpo-Davis, per l’MVP è corsa a 3?

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Con lo sport e tutto il Mondo paralizzato a causa della pandemia causata dal CoVid19 anche l’NBA si trova in una posizione molto difficile, con qualche giocatore sottoposto al tampone e risultato positivo, e Lega e proprietari che stanno perdendo soldi.
Negli Stati Uniti il raggiungimento del picco di contagi e il conseguente assestamento della curva per provare a tornare alla normalità è ancora molto lontano, ma se si decidesse (e riuscisse) di ripartire (magari in estate) la NBA potrebbe pensare di azzerare le ultime partite di Regular Season partendo direttamente con i playoffs per recuperare i tanti mesi perduti. In questo caso i premi individuali dovrebbero essere assegnati in base a quello che abbiamo visto finora.
Proviamo allora a capire chi potrebbero essere i vari candidati, partendo ovviamente dal premio più ambito, quello di Most Valuable Player.

LeBron James

Il leader dei Los Angeles Lakers sta giocando una delle migliori stagioni della sua carriera. A 35 anni la sua forma fisica è semplicemente perfetta e con i gialloviola quest’anno ha scelto di essere meno realizzatore (pur viaggiando a 25.7 di media, minimo in carriera insieme ai primi due anni del ritorno ai Cavs insieme a Irving) e più passatore tanto che al momento guida la classifica di assist-man della Lega: unico giocatore in doppia cifra a 10.6.
Non è un caso, quindi, che prima dello stop forzato i Lakers fossero primi nella Western Conference e i principali candidati alla vittoria del titolo NBA insieme ai Bucks.

Giannis Antetokounmpo

Proprio il record della sua squadra, il migliore della Lega, e le sue cifre, migliori rispetto a quelle dell’anno scorso che gli erano valse il premio di MVP, rendono la star greca uno dei super candidati: 29.6 punti, 13.7 rimbalzi, 5.8 assist, 1 recupero, 1 stoppata con un miglioramento anche nella percentuale al tiro da 3 sarebbero statistiche che varrebbero facilmente l’MVP. Senza di lui, i Bucks, hanno dimostrato di avere più di qualche problema e di giocare un basket totalmente differente.
Ad ogni modo è probabile che Antetokounmpo quest’anno sarebbe ben felice di perdere questo premio in cambio di avanzare nei playoff dove finora lui e la sua squadra non sono riusciti.

Anthony Davis

Il dark horse nella corsa alla vittoria del premio di MVP potrebbe essere il compagno di James ai Lakers. L’ex Pelicans è tornato a giocare con il sorriso e vicino a LBJ sta tirando fuori tutto il meglio del suo arsenale, sconfinato in attacco, ma al momento forse ancora più incisivo in difesa per quanto riguarda i risultati di squadra. Le 2.4 stoppate di media lo mettono al secondo posto di questa classifica dietro solo a Whiteside e abbinate a 1.5 recuperate lo rendono davvero un problema per gli attacchi avversari.
In realtà AD è un problema anche per le difese delle squadre che lo devono fronteggiare, perché 26.7 punti con 55.4% da due, 33.5% da tre e 84.5% ai liberi sono un rebus difficile da sbrogliare.