Il Draft NBA 2020 sarà ancora più incerto: Edwards alla 1? Come si sceglie?

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NBA Draft Combine – Photo by Stacy Revere/Getty Images

Pur essendo completamente fermo il basket giocato, in NBA come nel resto del mondo, a muoversi c’è invece la macchina che porta al Draft 2020 visto che iniziano ad arrivare le prime dichiarazioni. Da Tyus Jones di Duke ad Isaac Okoro di Auburn, da Daniel Oturu di Minnesota a Devin Vassell di Florida State, fino ad Anthony Edwards, il super freshman da Georgia che secondo la maggior parte degli addetti ai lavori sarà la numero 1 assoluta, davanti anche ai vari LaMelo Ball e James Wiseman, loro fermi già da diversi mesi per prepararsi.

E’ chiaro però che l’esplosione della pandemia per Coronavirus ha fatto saltare il banco, ha cambiato tutti i programmi e rivoluzionato la marcia di avvicinamento al Draft: cancellato il Torneo NCAA, cancellati tutte le partite coi migliori liceali, dal McDonald’s All American al Nike Hoop Summit, cancellati i tornei pre-Draft come il Portsmouth Invitational, sicuramente rinviati la Combine e tutti i workouts delle singole franchigie, proprio perchè è vietato accedere alle strutture. E soprattutto, senza la minima certezza sul destino della stagione NBA, non si può procedere con la Lotteria e di conseguenza capire quando sarà effettivamente il Draft.

NBA Mock Draft 2020 by Basketcaffe.com

Le date originarie erano:

  • 26 Aprile — NBA Early Entry Eligibility Deadline (11:59 p.m. ET)
  • 19 Maggio — NBA Draft Lottery 2020 a Chicago
  • 21-24 Maggio — NBA Draft Combine 2020 a Chicago
  • 15 Giugno — NBA Draft Early Entry Entrant Withdrawal Deadline (5 p.m. ET)
  • 25 Giugno — NBA Draft 2020

Verosimilmente queste date non sono più valide e tutto andrà traslato di mesi: secondo le prime bozze dei giorni scorsi di ESPN, il Draft potrebbe tenersi a fine agosto, dopo la fine della stagione NBA con le Finals in piena estate! Il problema più grosso riguarda però il processo di avvicinamento alle scelte ovvero come verrà stilato l’ordine di chiamato e soprattutto chi sceglierà chi, data la grande incertezza che già c’era in partenza (il board non presenta un Zion Williams, un Luka Doncic, un Anthony Davis o un Ben Simmons), notevolmente amplificata dall’assenza del Torneo NCAA e dei vari workouts.

Come valutare i prospetti?

Senza tornei di conference, senza Torneo NCAA o NIT, senza Portsmouth Invitational e probabilmente senza Combine o workouts privati, per le franchigie coinvolte più direttamente al Draft, come i Warriors, i Knicks, i Cavaliers, gli Hawks, i Pistons o i Timberwolves, sarà tutto più difficile. Niente test o misurazioni, le interviste e i colloqui verranno fatti per forza di cose da remoto, via Skype o Face Time: diventerà fondamentale il materiale a livello di scouting raccolto negli scorsi mesi, così come i video di partite della stagione ma anche degli anni precedenti, anche del liceo o dei tornei estivi AAU. Vale per i prospetti americani ma anche per gli internationals, visto che i campionati e le coppe in Europa sono ferme e non si sa se e quando ripartiranno.

Tornando al Torneo NCAA, la sua cancellazione è un colpo tremendo per tutti quei giocatori non senior, ovvero che non hanno concluso i 4 anni di eleggibilità, che sono nel limbo tra andare al Draft o restare al college. Spesso e volentieri le prestazioni durante la March Madness aumentano o abbassano le quotazioni, spesso addirittura tra l’andare dentro o fuori la Lotteria, tra l’andare al primo o al secondo giro, tra l’essere o non essere scelti, differenze decisamente importanti. Basti pensare a Donte DiVincenzo nel 2018, passato quasi da “signor nessuno” a prima scelta per i Bucks grazie ad un Torneo e ad una Final Four da MVP assoluto!

Chiaro che questo discorso non vale per prospetti certi di una chiamata al primo giro, come appunto Edwards, Wiseman, LaMelo Ball, Cole Anthony, Okongwu, Obi Toppin, Okoro, Haliburton, Advija, Hayes o Maledon, ma per molti altri il dubbio c’è, coi vari Hagans e Quicley di Kentucky, Dotson di Kansas, Lewis di Florida, Flynn di San Diego State, Henry di Michigan State, e compreso l’azzurrino Nico Mannion, Top 10 a inizio anno e ora in caduta libera verso la fine del primo giro. Senza dimenticare ragazzi più fuori dai radar come un altro italiano, Davide Moretti, indeciso se tornare a Texas Tech per il quarto e ultimo anno di college, oppure tornare in Europa per giocare da professionista: il sogno di testare le acque in chiave NBA rischia di sparire se saltassero del tutto i workouts e la Combine.

I Warriors chiameranno con la 1?

Al momento dello stop i Golden State Warriors erano la squadra col peggior record, 15 vinte e 50 perse, di conseguenza quella con le maggiori chance di scegliere in Top 5. Infatti, dopo la riforma della Lotteria, è vero che le tre peggiori squadre hanno le stesse chance di avere la 1 (14%), la 2 (13.4%), la 3 (12.7%) e la 4 (12%), ma solo la peggiore è certa di avere una delle prime 5 (47.9% di avere la 5): i Warriors hanno 4 gare di margine su Cavs e Hawks e con le probabilità che la regular season non venga completata, ecco che i Dubs torneranno a chiamare in Top 5 per la prima volta dal 2002, quando scelsero con la 3 assoluta Mike Dunleavy Jr. da Duke, il tiratore bianco figlio dell’allenatore che ora tra l’altro è ai Warriors come assistente general manager.

Secondo i report della stampa della Bay Area, coach Steve Kerr trascorre le proprie giornate a casa a San Diego guardando partite, NCAA e non solo, mentre il GM Bob Myers e il presidente Larry Harris hanno dichiarato di non essere assolutamente preoccupati e di aver raccolto abbastanza informazioni nei mesi precedenti. Forse, l’unica perplessità, riguarda le condizioni fisiche e il quadro medico dei prospetti che non potranno essere visitati e misurati come succede di solito.

2020 NBA Draft Order & Lottery Simulator by Tankathon

La sensazione è che, chiunque scelga con la 1, andrà col miglior prospetto possibile a prescindere dal ruolo, e tutto porta al nome di Anthony Edwards. Diversamente, dalla 2 in poi, ci potrebbero essere valutazioni legate alle necessità delle singole franchigie: ecco perchè gli stessi Warriors potrebbero essere più attratti da un lungo, Wiseman, Toppin o Okongwu, i Knicks e i Pistons da un playmaker con star power tipo LaMelo Ball o Cole Anhtony, gli Hawks e i Cavs da un’ala mobile e polivalente come l’israeliano Avdija.

Una cosa è sicura: sarà il Draft NBA più incerto degli ultimi 10 anni, simile a quello del 2013 quando alla 1 fu chiamato Anthony Bennett!

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