E’ iniziata, finalmente l’NBA è iniziata, e fino a a fine giugno possiamo dire a tutti che ogni impegno che non sia lavorare, mangiare e lavarsi, è cancellato! Scherzi a parte, è scattata la regular season 2019-20, forse la più attesa ed equilibrata degli ultimi anni visti la rivoluzione estiva fra free agency e scambi. E si è partiti col botto, con i Toronto Raptors che festeggiano il titolo 2019 con anelli e banner, e mettono la ciliegina superando in overtime i New Orleans Pelicans, senza Zion Williamson ma con un Nik Melli favoloso all’esordio (14 punti), e con i Clippers che si aggiudicano il primo derby di Los Angeles contro i Lakers guidati da Kawhi Leonard e dal duo Lou Williams-Montrezl Harrell in un clima quasi da playoffs.
Mille temi, mille storie, pagine di appunti già scritte, e siamo solo alla prima notte: buona NBA a tutti, lunga vita all’NBA (peccato che in Cina non l’abbiano trasmessa…)!
Siakam e VanVleet salvano Toronto, che partenza Nik Melli
Dopo aver consegnato gli anelli – pare i più grandi di sempre come dimensioni -, uno dei quali al “nostro” Sergio Scariolo, e aver svelato il banner sul soffitto della ScotiaBank Arena, i Toronto Raptors hanno pure dovuto giocare la partita e hanno sudato per battere 130-122 in overtime i New Orleans Pelicans, come noto senza Zion Williamson (fuori almeno 2 mesi per l’operazione al menisco del ginocchio destro). Nick Nurse ha ruotato appena 8 uomini e ha trovato prestazioni ben sopra le aspettative da Pascal Siakam e Fred VanVleet, forse i due giocatori più attesi a fungere da trascinatori dopo l’addio di Kawhi Leonard. Il camerunense, fresco di firma sul rinnovo di contratto per 130 milioni di dollari in 4 anni, ha stampato una prova da 34 punti, 18 rimbalzi e 5 assists (10-11 ai liberi) mentre “Freddie”, che la prossima estate sarà free agent, si allinea al compagno con 34 punti, career high, conditi da 5 rimbalzi e 7 assists.
A look at the Raptors’ 2019 NBA Championship Rings! ??
(via @Raptors) pic.twitter.com/bBekLyzbfP
— NBA TV (@NBATV) October 22, 2019
Pascal Siakam (34 points, 18 rebounds, 5 assists so far), joins Vince Carter (Dec. 7, 2001) as the only players in Raptors history with 30 points, 15 rebounds, and 5 assists in a game.
He’s just the 4th player in the last 40 seasons to accomplish this in a season opener. pic.twitter.com/mpQHtMsGGk
— ESPN Stats & Info (@ESPNStatsInfo) October 23, 2019
Per i Pelicans, molto convincenti, 22 punti di Ingram, 16 di Redick e 19 triple a segno, record di franchigia eguagliato, 4 delle quali a firma Nik Melli. Sì perchè l’esordio dell’ex Fenerbahce è stato iper convincente, con 14 punti e 5 rimbalzi in 20′ uscendo dalla panchina: una “prima” da favola, con 5 bersagli nei primi 5 tentativi al tiro, 4 coi piedi dietro l’arco, soprattutto l’idea che Nik in NBA ci possa stare e possa essere un’arma molto importante ed efficace nella faretra di coach Alvin Gentry, anche quando tornerà Zion.
What a debut for 28-year-old rookie Nicolo Melli ?
14 PTS and 4/4 from 3 and counting. pic.twitter.com/Asp8DT6nEs
— Bleacher Report NBA (@BR_NBA) October 23, 2019
Ai Clippers il derby di LaLaLand, Lakers “work in progress”
Allo Staples Center non è stata una partita qualunque, non un opener tradizionale, e nemmeno “una di 82” come si dice di solito. L’attesa per il primo derby tra Clippers e Lakers era spasmodica, la gara non ha tradito le attese ed è stata godibile fino alla fine al netto delle assenze (Paul George da una parte, Kuzma, Rondo e Cousins dall’altra). I Lakers sono partiti forte, 13-2, e hanno rimesso in piedi la gara nel terzo quarto con un 15-0 (da 82-70 a 82-85), ma in mezzo e soprattutto alla fine sono stati i Clippers a prevalere. Strepitoso ovviamente Kawhi Leonard, 30 punti con 10 su 19 al tiro (ma 1 su 5 da tre e 6 perse), ma la differenza la fa la “second unit” (60-19 la sfida dei panchinari!): 12 punti con 4 triple JaMychal Green, 10 con 2 triple e tanta difesa Harkless, soprattutto 17 di Harrell e 21 con 5 rimbalzi e 7 assists di Lou Williams! Questi ultimi però sono “panchinari” solo di facciata perchè han giocato 37 e 38 minuti rispettivamente (e Harkless 29…).
Viceversa i Lakers hanno sì un buon Anthony Davis da 25 punti, 10 rimbalzi e 5 assist ma LeBron James stecca la partita, con sì 18 punti, 9 rimbalzi e 8 assist, ma 7 su 19 al tiro, 5 perse e la sensazione che con lui in campo l’attacco dei gialloviola sia più fermo e prevedibile del dovuto (94.7 di offensive rating, meglio solo di Dudley, Daniels e Bradley). Inoltre si è andati quasi sempre da AD in situazioni di isolamento statico in post (34.5% di Usage), e da lì si è cercato di creare qualcosa visto che, come si pensava in fase di preview, l’ex Kentucky e LBJ sono gli unici creatori dal palleggio di questa squadra (forse aggiungiamo Rondo). Super invece l’esordio di Danny Green, autore di 28 punti con 7 su 9 da tre (6 su 24 gli altri): una prestazione storica in gialloviola, meglio anche di Kareem e LeBron!
Danny Green has 28 points so far tonight, the most in a player’s Lakers debut in franchise history.
The previous mark of 27 was set by Kareem Abdul-Jabbar in 1975. h/t @EliasSports
LeBron James had 26 in his Lakers debut last season. pic.twitter.com/CJEzbPHLBh
— ESPN Stats & Info (@ESPNStatsInfo) October 23, 2019
Come detto siamo solo alla prima partita, i Clippers andranno valutati col rientro di Paul George ma sembrano già più avanti e con certezze ben più definite. I Lakers sono più da “work in progress” e dovranno per forza trovare qualcun altro che dia man forte a James e Davis, anche perchè è impossibile pensare che Danny Green faccia, senza esagerare, altre 10-15 gare del genere in stagione.