Si ferma proprio in finale la corsa di Texas Tech, battuta 85-77 in overtime da Virginia davanti agli oltre 70mila spettatori dello US Bank Stadium di Minneapolis! In un atto conclusivo inedito, i Cavaliers di Tony Bennett la spuntano e tagliano l’ultima retina, prendendosi una clamorosa rivincita dopo che un anno fa erano entrati nella storia dalla parte sbagliata perdendo al primo turno contro UMBC, ovvero la prima numero 1 sconfitta da una 16.
Delusione cocente per Davide Moretti, il sophomore dei Red Raiders autore comunque di una prestazione maiuscola, 15 punti, al culmine di un torneo NCAA e di una stagione estremamente positivi. A Minneapolis sventola in ogni caso la bandiera italiana e a tenere alto il tricolore è Francesco Badocchi, metà milanese e metà americano, cresciuto tra Olimpia Milano e Libertas Cernusco, che ha giocato un solo minuto nel torneo ma sarà di sicuro un protagonista delle stagioni future a Virginia!
Il titolo #NCAA è di @UVAMensHoops
di @frankiejones23. @TexasTechMBB
sconfitta in finale 85-77 dopo un overtime: standing ovation anche per
@davide25moretti, 15 punti in 40 minuti.
Applausi per tutti, nella splendida notte di Minneapolis. #italbasket #MarchMadness pic.twitter.com/5TAT7vKNrJ— Italbasket (@Italbasket) April 9, 2019
La partita
La gara è contratta in avvio, Texas Tech segna appena 7 punti nei primi 10′ e si trova a -10: è Moretti a infilare il primo canestro dal campo, una tripla, poi arriva l’ottimo impatto di Francis e Edwards dalla panchina, e i Red Raiders chiudono il primo tempo a -3, 32-29 firmato dalla bomba a fil di sirena di Ty Jerome (28-0 in stagione e 61 successi di fila per i Cavaliers quando sono avanti all’intervallo, ndr). Nella ripresa Virginia prova nuovamente la fuga, Guy mette la tripla del +10 a 10′ dalla fine, ma Texas Tech non ci sta: Moretti segna due canestri per il -6, poi Mooney dall’arco e Odiase col 2+1 impattano sul 59-59.
Let’s GO! Texas Tech!???
— Luka Doncic (@luka7doncic) April 9, 2019
Il finale è bollente, Moretti mette un’altra tripla per il -1, poi Culver si sveglia e firma il sorpasso, 66-65. A 12″ dalla fine Texas Tech è a +3, sceglie di non fare fallo e viene punita dalla bomba di Hunter dall’angolo. I Red Raiders hanno l’ultima chance ma Culver prima sbaglia da tre e poi viene stoppato, e così la sfida va all’overtime, per la prima volta dal 2008 (quella di Kansas su Memphis e del Mario’s Miracle di Chalmers, ndr). Nel supplementare parte meglio Texas Tech, +3 con 5 punti filati di Matt Mooney; Virginia però resta lì, Guy fa -1 con due liberi (fallo inesistente di Moretti, ma va beh…), Hunter sorpassa con l’ennesima bomba e poi i Cavaliers chiudono coi liberi di Jerome (quelli successivi ad una chiamata arbitrale controversa e rivista, con palla a Virginia dopo ultimo tocco di Moretti che però aveva subito un fallo…), Guy e Diakite.
Una sfida bella, intensa, tirata ed emozionante, nonostante ci fossero in campo due squadre che fanno della difesa e del ritmo controllato il loro credo.
Hunter decisivo, Guy è il migliore, Culver opaco
Il premio di Most Oustanding Player va a Kyle Guy, tiratore bianco e Mister Basketball dell’Indiana che è stato ancora una volta decisivo nelle pieghe della partita. Lui, l’eroe della semifinale contro Auburn con la tripla e i tre liberi a tempo scaduto che sono valsi l’accesso alla finale, chiude con 24 punti e 4 bombe, confermandosi glaciale e affidabile quando conta.
Kyle Guy wins Most Outstanding Player for the #FinalFour pic.twitter.com/mmBfnCJNoM
— Bleacher Report (@BleacherReport) April 9, 2019
La differenza per Virginia la fa però De’Andre Hunter, lui che un anno fa non potè giocare quella famosa gara contro UMBC perchè infortunato. Il prospetto NBA è favoloso su due lati del campo, mette la museruola a Jarrett Culver e chiude con 27 punti, 22 dei quali dopo l’intervallo (inizia con 0 su 7 al tiro, ndr), e 9 rimbalzi: mette la bomba del pareggio per il supplementare e poi quella del 75-73 nell’overtime che di fatto spezza le gambe ai Red Raiders. Un giocatore completo, un po’ Kawhi Leonard e un po’ Jimmy Butler, destinato ad arrivare in Top 5 o oltre al Draft NBA.
Solo qualche lampo per l’altro prospetto NBA atteso, ovvero Jarrett Culver. L’esterno sophomore di Texas Tech chiude con 15 punti, 9 rimbalzi e 6 assists ma tira 5 su 22 dal campo e 0 su 6 da tre: l’apice è il canestro del 66-65 per il vantaggio Red Raiders, poi però sbaglia la tripla della possibile vittoria nei regolamentari. Il talento è lì da vedere, non uscirà dalla Top 5 del Draft, però le ultime tre gare del suo Torneo sono state davvero complicate (12 su 53 al tiro, 3 su 17 da tre).
JARRETT CULVER FOR THE LEAD! ?@TexasTechMBB | #NationalChampionship pic.twitter.com/dbJlEqNzSo
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Delusione Moretti, gioia Badocchi
Un vero peccato per Davide Moretti dopo una finale e una stagione eccellenti: contro Virginia mette 15 punti infilando canestri pesanti e mostrando grande difesa, da vero soldato per coach Chris Beard. Non è bastato per vincere e nel post partita parla così:
“Potevo fare molto meglio, almeno sotto alcuni punti di vista. Speravo potesse finire in un altro modo per dedicare il successo a mio padre (Paolo, ora coach a Pistoia, ndr). Ci proverò il prossimo anno“.
MORETTI CUTS IT TO 1! ?@TexasTechMBB | #NationalChampionship pic.twitter.com/1UYuD9Hpb7
— NCAA March Madness (@marchmadness) April 9, 2019
Si gode il successo invece Francesco Badocchi, lui che ha giocato un solo minuto nel torneo ma che è comunque campione NCAA, il primo italiano a riuscirci:
“È un paradiso adesso, continuo a non crederci. Tutto quello che abbiamo fatto, aver raggiunto l’overtime e poi il successo in quel modo: un’esperienza surreale. Anche se non sono riuscito a scendere in campo in queste Final Four, sono veramente tra le nuvole. Un’emozione incredibile“.
Interviste dell’inviato di Sky Sport Christian Giordano.