L’Italia torna al Mondiale: è un’occasione storica! Slovenia e Lettonia restano a casa

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Abbiamo aspettato 13 lunghissimi anni e, probabilmente in uno dei momenti storici più difficili per la pallacanestro italiana, è arrivata la qualificazione ai Mondiali di Cina 2019. Un segnale importante per tutto il movimento, una dimostrazione che l’Italia della palla a spicchi riesce a distinguersi anche quando nessuno crede in lei.

Così come non dimenticheremo mai quell’Italbasket dei vari Basile, Pozzecco e Galanda, che venne malauguratamente eliminata dalla Lituania ai Mondiali di Giappone 2006, potrebbero rimanere impressi nella nostra memoria tanti dei protagonisti (presenti e futuri) di questo nuovo sogno azzurro. Aradori, Della Valle, i fratelli Vitali, Alessandro Gentile sono solo alcuni dei ragazzi che potrebbero scrivere, e in parte hanno già scritto, una pagina importantissima per tutto il movimento cestistico nazionale. Aspettando che si aggreghino, per la spedizione asiatica, i top player azzurri, impegnati con squadre di Eurolega, come nel caso di Datome, Melli e Hackett, o in NBA, come Gallinari e Belinelli, che hanno già dato la loro piena disponibilità al coach.

Coach Meo Sacchetti è atteso dunque da una scelta quantomai difficile riguardo chi portare in Cina e chi invece lasciare a casa. Qualunque scelta sarà fatta è certo che saranno tanti i malumori e le critiche, poiché inevitabilmente, per fare spazio ai big, dovranno essere lasciati fuori alcuni dei protagonisti della cavalcata verso Cina 2019, quelli che hanno creato il gruppo Italia, vera forza di questa squadra.

Ma chi meglio di Sacchetti potrà fare le scelte giuste? Nessuno. Il coach, fresco di rinnovo fino al 2021, è lo stesso che meno di due settimane fa ha conquistato, contro tutti i favori del pronostico, la Coppa Italia con Cremona, confermandosi tra i migliori coach del panorama cestistico nazionale.

C’è da dire, d’altro canto, che il nuovo format FIBA, con le finestre per le qualificazioni ai mondiali durante la stagione, ha fatto non poche vittime, soprattutto tra le Nazionali che avevano i loro giocatori di punta impegnati in NBA, impossibili da liberare a stagione in corso. L’eliminazione più clamorosa è sicuramente quella della Slovenia, vincitrice degli ultimi campionati europei (2017) che, priva dei suoi gioielli Doncic e Dragic, ha chiuso in ultima posizione nel girone I, dove si sono qualificate Spagna, Turchia e Montenegro.

L’altra grande esclusa eccellente è la Croazia, senza Saric, Bogdanovic e Hezonja, fuori dal girone J dell’Italia dove, oltre agli Azzurri, sono passate anche Lituania e Polonia. Da menzionare anche le esclusioni di Lettonia e Finlandia, che avrebbero potuto contare sul talento dei loro NBA, rispettivamente Kristaps Porzingis e Lauri Markkanen.

Tante le critiche avanzate, tante anche ragionevoli, al nuovo format FIBA, fin da prima che entrasse in vigore. Ma le regole ora sono queste, e l’Italia, qualunque cosa si dica, è stata in grado di sfruttare al meglio l’occasione. Non dimentichiamo che stiamo parlando pur sempre di una qualificazione a un mondiale!

Sicuramente in Cina sarà un’Italia molto diversa da quella vista durante le qualificazioni, con un tasso tecnico e di talento che tante altre Nazionali ci invidieranno. Con un quintetto con Hackett, Belinelli, Datome, Gallinari e Melli (senza un vero pivot di ruolo perché in questo momento non ne abbiamo), e una panchina da dove uscirebbero giocatori del calibro di Aradori, Gentile e Brooks, aspettando che Donte DiVincenzo (in forza ai Milwaukee Bucks) ottenga il passaporto italiano, le potenzialità per fare un bel mondiale, ad oggi, ci sono tutte.

Bisognerà solo dare fiducia a questi ragazzi e al coach, cosa che finora non c’è stata, nonostante i nostri Azzurri ci abbiano regalato un risultato storico. Per farci perdonare, quest’estate tutti a tifare per quella “banda di scappati di casa”, come da molti è stata definita durante le qualificazioni, in Cina.