Seattle torna a gioire per il basket! Le Storm vincono il titolo WNBA

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Seattle Storm WNBA Champions 2018 – © 2018 NBAE/Getty Images

Missione compiuta! Le Seattle Storm, dopo una regular season dominata, giocano da protagoniste anche nei playoff e conquistano con pieno merito il titolo WNBA 2018! E’ il terzo trionfo per la franchigia di Rain City dopo quelli del 2004 e del 2010, il terzo anche per Sue Bird, playmaker, leader e volto storico delle Storm, e il primo in assoluto per Breanna Stewart, la stella, la trascinatrice e l’MVP, della stagione e delle Finals!

Le Storm, entrate nei playoff dalle semifinali avendo avuto il miglior record in regular season (26-8), hanno superato 3-2 le Phoenix Mercury di Diana Taurasi in una serie bellissima e molto combattuta, e poi hanno travolto 3-0 le Washington Mystics di Elena Delle Donne in un confronto con poco equilibrio e che ha regalato un match con un minimo di battaglia soltanto in gara 2, terminata 75-73 (gara 1 finita 89-76, la decisiva gara 3 98-82).

In gara 3, 30 punti di Breanna Stewart, doppia doppia da 10 punti e 10 assists di Sue Bird, e partita clamorosa dell’ex Schio Natasha Howard, 29 punti (career high), 14 rimbalzi e secondo titolo in fila dopo quello del 2017 con le Minnesota Lynx.

Breanna Stewart, predestinata

Una stagione da favola per Breanna Stewart, non c’è che dire. La 24enne dallo stato di New York, prima scelta assoluta nel Draft 2016, al terzo anno in WNBA completa un tris da brividi: MVP della regular season, MVP delle Finals e titolo WNBA! Dopo una stagione in cui ha viaggiato a quasi 22 punti e 7 rimbalzi di media, nei playoffs è arrivata a quasi 24 di media, con la ciliegina dei 30 punti nella gara 3 che è valsa il titolo. Questo è l’ennesimo trionfo di un’atleta unica, capace di vincere quattro campionati e altrettanti premi di Most Oustanding Player con Connecticut nel suo ciclo universitario guidata dal leggendario Geno Auriemma.

Sue Bird, una leggenda

Da Connecticut, come Breanna Stewart, proviene anche Sue Bird, quasi 38enne (16 ottobre 1980), anche lei dallo stato di New York, la leader e trascinatrice delle Storm, un vero e proprio coach in campo. Bird, prima scelta assoluta nel Draft 2002, detiene il record per assists e partite giocate in WNBA, l’unica a superare quota 500. Il titolo, il terzo in carriera, è la ciliegina sulla torta di un’annata da ricordare per lei, playmaker e regista purissima.

A dispetto dell’età ha saputo lasciare il segno nei playoffs: decisiva in gara 5 contro le Mercury con 22 punti, 14 nel solo quarto periodo, e poi determinante in gara 2 contro le Mystics con un canestro da quasi metà campo che ha cambiato l’inerzia della partita a favore delle Storm.

Seattle torna Basket City

Col successo delle Storm, il primo dal 2010 e il terzo in assoluto, la città di Seattle torna per qualche giorno a respirare basket vero, una pallacanestro che manca a Emerald City dal 2008, quando i SuperSonics se ne andarono per sempre in direzione Oklahoma City trasformandosi in Thunder. Le ragazze, Sue Bird, Breanna Stewart e tutta l’organizzazione, hanno portato avanti la tradizione cestistica della città e il pubblico, fedelissimo, le ha ripagate riempiendo la Key Arena, impianto non certo moderno ma unico, un palazzo che trasuda storia e amore per il gioco. Non bisogna stupirsi se a bordo campo si sono visti Nate Robinson, Jamal Crawford e Eddie Vedder, frontman dei Pearl Jam, band che incarna la mitica tradizione musicale di Seattle.

Chissà che questo successo e l’amore dimostrato ancora una volta dal pubblico, possa riportare anche l’NBA a Seattle, città e zona che ha prodotto talenti del calibro di Isaiah Thomas, Jason Terry, Zach LaVine, DeJounte Murray e Brandon Roy, oltre ai citati in precedenza…