ESCLUSIVA: intervista a Luigi Longhi, presidente Trento: “Punto tutto su Flaccadori”

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Luigi Longhi è stato eletto presidente di quella che oggi conosciamo come Aquila Basket Trento nel gennaio del 2012, quando ancora doveva approdare in Legadue. Oggi, la sua squadra è tra le più conosciute, rispettate e vincenti d’Italia, essendosi giocata lo scorso anno la finale Scudetto contro la Reyer Venezia, poi campione d’Italia dopo una splendida serie vinta per 4-2. In esclusiva per BasketCaffe.com, lo abbiamo intervistato a margine dell’evento di presentazione della nuova casa del basket, Eurosport (qui le interviste ad Andrea Meneghin e a Hugo Sconochini). Ci ha parlato di sogni e ambizioni per la prossima stagione, poi ha fatto il punto sul campionato che verrà e sul roster a disposizione di Trento e, in particolare, del gioiello chiamato Diego Flaccadori.

Finale Scudetto contro Venezia, punto di arrivo o soltanto uno dei tanti passi in questo percorso?
Credo sia un passaggio. Un passo importante, voglio dire: la finale Scudetto di auguro di farla tutti gli anni (ride ndr). Però so che è molto difficile. La cosa bella secondo me è che noi in questi tre anni, ora quattro, di Serie A abbiamo sempre fatto un passo avanti. Prima i playoff, poi la semifinale di Eurocup e di Coppa Italia, poi la finale Scudetto, quindi abbiamo aumentato la nostra capacità di essere incisivi anche agonisticamente, dal punto di vista della forza a livello societario e della consapevolezza perché i risultati aiutano eccome. I risultati ti danno la coscienza di essere sulla strada giusta“.

Qual è l’obiettivo stagionale?
Adesso dobbiamo fare un altro passo avanti. Vincere il tricolore? Non saprei, di sicuro l’obiettivo è posizionarsi nei quartieri alti della pallacanestro italiana per i prossimi 10 anni, questo è l’obiettivo. Poi, ogni anno si prenderà ciò che arriva, sperando sia sempre la finale Scudetto. Per noi come società è poi importante il cammino europeo. Ci credo moltissimo, ci tengo molto. L’abbiamo fatto due anni fa molto bene, siamo arrivati in semifinale. Ci crediamo fortemente, non ci nascondiamo. L’ho detto ai ragazzi: l’Europa non è un semplice intermezzo, ma è un pilastro su cui costruire la stagione“.

Alla vigilia di inizio campionato, c’è una favorita?
Si gioca sempre per vincere, questa è una banalità, ma è così. Arriviamo in un momento in cui nessuno quale sia realmente il nostro valore o quello di Milano o delle altre. Certo, Milano ha un roster enorme, ma per costruire una squadra ci vuole del tempo. I ragazzi sono tranquilli, ci ho parlato e mi hanno detto che sono sul pezzo. Il campo dirà la verità, certo loro si sono rafforzati davvero per vincere. Il basket è bello perché si gioca cinque contro cinque e si comincia da 0-0“.

Quale può essere la sorpresa di questa Serie A?
Senz’altro Bologna ne ha la possibilità, ma anche Torino ha costruito una bella squadra. Venezia è quella che ha la più grande consapevolezza avendo vinto, Milano resta la favorita per vincere, ma ci sarà anche Sassari. Chi lo sa poi che Reggio Emilia, che sembra abbia fatto un passo indietro e ha cambiato molto, possa azzeccare un paio di cose importanti ed essere davvero la sorpresa. Anche se, ovviamente, mi auguro sia Trento a fare il botto“.

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Per chiudere, a proposito di Trento, chi sarà il leader in questo roster?
Flaccadori, sicuramente. Dev’essere l’anno della consacrazione, deve dimostrare tutto il suo talento, quello che ha fatto vedere nella seconda parte della scorsa stagione, soprattutto ai playoff. A dimostrazione che c’è la personalità, se si viene fuori nei momenti clou della stagione. Tra gli stranieri, Gutierrez (playmaker arrivato dal Trabzonspor in estate ndr) può lasciare il segno. E’ un campione NCAA, un personaggio“.