NBA Draft 2017: le 5 Top Small Forwards

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NBA Draft Completato il backcourt con l’analisi di playmaker e guardie, l’analisi si concentra sulle ali piccole del Draft NBA 2017 del prossimo 22 giugno. Lo scorso anno furono proprio tre small forwards, con caratteristiche ovviamente diverse, a completare il podio del Draft: Simmons, Ingram e Brown. Non sarà così stavolta, almeno nelle previsioni, perchè saranno i play ad avere maggior attenzione: niente paura perchè due delle small forwards sul tavolo, Josh Jackson di Kansas e Jayson Tatum di Duke, difficilmente andranno oltre la 5, segno che hanno talento per spostare fin da subito.

NBA Mock Draft 2017 – Top 30 Prospects by Basketcaffe.com

TOP SMALL FORWARD

1) Josh Jackson

Kansas, Freshman – 16.3 punti, 7.4 rimbalzi, 3.0 assists

In pochi abbinano talento e atletismo come l’ala da Detroit. Il prodotto di Kansas ha parecchi estimatori, si dice Magic Johnson su tutti, che potrebbe anche snobbare Lonzo Ball per prenderlo alla 2. Jackson è un’ala piccola di notevole interesse, con braccia lunghe, bravo a trattare e a passare il pallone, ha visione di gioco ed è un ottimo difensore, sia sulla palla, sia in un discorso di squadra per le sue doti di rimbalzista e stoppatore. E’ un atleta esplosivo, capace di punire attaccando dal post basso e andando al ferro, sempre con notevole controllo. Restano dubbi sulla meccanica di tiro che lo rendono non ancora affidabile dall’arco e poco efficace dal palleggio, e sulla sua concentrazione perchè spesso commette falli sciocchi e incappa in tecnici per stupide proteste. Iguodala è il giocatore cui si può avvicinare.

2) Jayson Tatum

Duke, Freshman – 16.8 punti, 7.3 rimbalzi, 2.1 assists

Jayson Tatum è uno degli attaccanti più puri del Draft. Il freshman da Duke, che ha iniziato in ritardo la stagione per un infortunio, è uno scorer naturale, un giocatore capace di produrre tantissimo e che potrebbe anche fare 20 punti di media in NBA da rookie. Ha un buon atletismo, ha fisico per resistere ai contatti, ha un ottimo primo passo: deve migliorare nel tiro dall’arco e nell’esplosività al ferro perchè per il resto è un attaccante 5 stelle lusso, battendo i close outs, i miss match e dal mid range, dove il suo jumper è letale e in questo aspetto ricorda Carmelo Anthony e Paul Pierce. Tutta da verificare la visione di gioco, l’efficacia come passatore e soprattutto come difensore, in particolare a livello di mentalità e attitudine, più che di caratteristiche.

3) Jonathan Isaac

Florida State, Freshman – 12.0 punti, 7.8 rimbalzi, 1.2 assists

L’ex stellina dei Seminoles di Florida State è il dark horse del Draft, la scommessa, il progetto. Il suo potenziale è talmente intrigante che non finirà oltre la 10, anzi, è più probabile che vada verso la 5. Isaac ha un fisico lungo e secco, ha braccia interminabili, è esplosivo e atletico, doti che lo rendono il più versatile del lotto: può giocare da 3 oppure da 4 in un quintetto piccolo visto che può cambiare su qualsiasi ruolo in difesa data l’estrema mobilità, mentre in attacco può sfruttare il fisico per creare miss match, andando in post basso contro i piccoli o attaccando i lunghi dal perimetro. Al momento sembra più pericoloso senza la palla che con, visto che ha un buon tiro ma non troppo affidabile, soprattutto da fuori, ed è più efficace se può ricevere in movimento o al ferro. Può migliorare a livello di lettura del gioco e come attaccante palla in mano, soprattutto deve dimostrare un atteggiamento più duro, altrimenti rischia di vedersi appiccicata l’etichetta di “soft”.

4) Justin Jackson

North Carolina, Junior – 18.3 punti, 4.7 rimbalzi, 2.8 assists

Il texano è rimasto tre anni al college e la sua scelta ha pagato perchè nell’ultimo anno è migliorato parecchio ed ha anche conquistato il titolo NCAA con North Carolina. Alla Final Four ha faticato ma è stato per tutto l’anno il riferimento offensivo dei Tar Heels vista l’efficacia come tiratore, sia sugli scarichi, sia dal palleggio, dove si è costruito un buon gioco dal mid range. Ha buona visione di gioco, soprattutto opera scelte importanti e ideali, con tagli e movimenti favorevoli alla squadra. Anche in difesa può diventare un buon elemento viste le braccia lunghe e la mobilità laterale. E’ abbastanza esile e poco muscolare, deve costruirsi un’armatura per diventare più efficace nell’attacco al ferro e anche nella difesa contro avversari più grossi e fisici.

5) OG Anunoby

Indiana, Sophomore – 11.1 punti, 5.4 rimbalzi, 1.4 assists

Lontano dai radar da gennaio a causa di un infortunio al ginocchio ma il candelotto di dinamite da Indiana ha tutto per restare entro le scelte di Lotteria. Atleta spaventoso con un corpo incredibile, ha gambe iper esplosive e braccia lunghissime: come giocatore è tutto da costruire e rifinire ma la base è molto intrigante e per questo motivo il paragone che più viene speso è quello con Kawhi Leonard. Può essere da subito un difensore eccezionale, per la mobilità laterale, l’equilibrio, le braccia di cui sopra e il fisico, che gli permette di cambiare contro qualsiasi avversario e andare con efficacia a rimbalzo o a stoppare in aiuto. Offensivamente ha fatto vedere un tiro da tre tutto da ridisegnare mentre è immarcabile in campo aperto, a rimbalzo e nell’attaccare i close outs, azioni che tende a finire con schiacciate squassanti. I dubbi sono appunto sulla meccanica di tiro, sulla visione di gioco, sulla gestione della palla e sul creare dal palleggio, sulla quasi totale assenza della mano sinistra e soprattutto sul recupero fisico dall’infortunio al ginocchio (ACL). Se finisce nelle mani giuste, può diventare un crack.