NCAA Basket 2016-17: 8 italiani al via, Duke e Kansas per il titolo

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Duke 2016-17 - © 2016 twitter.com/Duke_MBB
Duke 2016-17 – © 2016 twitter.com/Duke_MBB

Tutti gli appassionati di college basket, ma non solo, hanno ancora negli occhi il buzzer beater di Kris Jenkins che ha regalato a Villanova il titolo NCAA 2016 all’NRG Stadium di Houston nella finalissima contro North Carolina. I Wildcats di coach Jay Wright, che ha perso il leader Ryan Arcidiacono, proveranno a difendere con le unghie il loro status di campioni dalle solite corazzate Duke, Kansas e Kentucky che hanno fatto incetta di talenti in uscita dal liceo durante il recruiting.

LE CORAZZATE

Nel ranking prestagionale partono davanti a tutte Duke, Kansas e Kentucky. I Blue Devils di coach Mike Krzyzewsky hanno perso Brandon Ingram e Marshall Plumlee, ora professionisti, e il play Derryck Thornton, che si è trasferito, ma sono rimasti a Durham la guardia bianca Grayson Allen, i tiratori Luke Kennard e Matt Jones, e i lunghi Amile Jefferson e Chase Jeter, quest’ultimo pronto ad un’annata importante dopo aver sostanzialmente guardato da freshman. A loro coach K aggiunge due dei primi tre liceali d’america, più altri due nella top 20 d’America: si tratta del lungo Harry Giles, numero 1 assoluto, che però è reduce da due operazioni al ginocchio e parte dall’infermeria così cose l’altro pivot Marques Bolden, mentre il numero 3 assoluto è l’ala Jayson Tatum; a loro si aggiunge la combo guard Frank Jackson che avrà il compito di dirigere da subito la squadra sul campo.

I Kansas Jayhawks sembrano la più seria candidata al titolo perchè, al gruppo solido della passata stagione, hanno aggiunto Josh Jackson, esterno super atleta che è considerato il più serio candidato alla prima scelta assoluta del Draft NBA 2017. Coach Bill Self ha perso i pilastri Perry Ellis e Wayne Selden ma ha conservato un backcourt esplosivo ed esperto con Frank Mason e Devonte Graham, ha due lunghi importanti come Bragg e Lucas e dalla panchina ci si attende un impatto importante dal tiratore ucraino Mykhailiuk. Completa le rosa delle big del ranking Kentucky: i Wildcats di Calipari sono al numero 3 del ranking e come da tradizione hanno avuto grande infornata di freshmen a sostituire i partenti Murray, Ulis, Pythress e Labissiere. Attorno ai reduci Briscoe e Willis ci sono l’atletico pivot Adebayo, selvaggio e grezzo ma immarcabile per fisico a livello collegiale, il playmaker missile De’Aaron Fox, la guardia Malik Monk e le ali Wenyen Gabriel e Sacha Killeya Jones. A Lexington la solita quantità industriale di talento, poi andrà assemblato per poter competere nel Torneo.

LE PRETENDENTI AL TRONO

I campioni in carica di Villanova partono col numero 4 del ranking e hanno talento ed esperienza per provare ancora a fare strada nel Torneo. Coach Wright non ha più un leader carismatico come Ryan Arcidiancono e un lungo imponente come Ochefu ma ha conservato la classe e la leadership di Kris Jenkins, l’uomo del game winner a Houston, due playmaker complementari come Jalen Brunson e Phil Booth, l’atleta Mikael Bridges e soprattutto è rimasta la poliedrica guardia mancina Josh Hart, macchina da punti e rimbalzi cui aggiunge difesa e super lavoro per tutti i 40 minuti. E’ stato inserito nel quintetto All American con Grayson Allen, Ivan Rabb, lungo di California, Monte Morris, playmaker di Iowa State e Dillon Brooks, esterno di Oregon.

Proprio i Ducks sono la quinta forza del ranking e hanno qualità per andare alla Final Four di Phoenix dopo che nel 2016 si sono fermati contro Buddy Hield e Oklahoma. Oltre a Brooks, faro offensivo della squadra, ci sono gli esperti esterni Dorsey e Ennis (fratello maggiore del Tyler dei Rockets), e il pacchetto di lunghi col canadese Bucher e l’atletone Jordan Bell. Avrà grande voglia di rivincita anche North Carolina, fulminata sulla sirena lo scorso anno. Non ci sono più Marcus Paige e Brice Johnson ma Roy Williams può contare su un gruppo solido con Joel Berry a fare da guida, Justin Jackson atteso all’esplosione, e un pacchetto di lunghi interessante con Meeks e Hicks. A loro si aggiunge Tony Bradley, matricola dalla Florida, uno dei migliori pivot in uscita dal liceo.

A proposito di talento, ne ha tantissimo UCLA. La famosa università di Los Angeles punta a vincere la PAC 12 e andare molto avanti nel Torneo: coach Alford ha mantenuto il nucleo col figlio Bryce, grande tiratore, le guardie Ali, Hamilton e Holiday, e il pivot Welsh. A loro ha aggiunto il miglior playmaker d’America, Lonzo Ball, e un’ala molto interessante come TJ Leaf. Ball ha un grande fisico, ha grande visione di gioco, grandi doti di passaggio ma deve migliorare nel tiro perimetrale in chiave NBA: alcuni lo paragonano a Jason Kidd.

CI SONO ANCHE LORO

Gonzaga riparte dal centro polacco Karnowski e da tre transfers molto buoni come il play Nigel Williams-Goss, il tiratore Jordan Mathews e l’ala Jonathan Williams III; Virginia ha perso il suo leader Brogdon ma ha conservato London Perrantes in regia e ha aggiunto il lungo bianco Austin Nichols, transfer da Memphis, e il tiratore Kyle Guy, freshman di Indianapolis; i Badgers di Wisconsin hanno un lungo intrigante come Ethan Happ più due “veterani” come l’ala tuttofare Nigel Hayes e il tiratore Brunson Koenig. Da seguire anche Arizona, col playmaker Allonzo Trier e tre freshmen di impatto come le guardie Kobi Simmons e Rawle Alkins, e il settepiedi finlandese Lauri Markkanen. A proposito di freshman, da seguire nei Wolfpack di North Carolina State il playmaker Dennis Smith, un candelotto di dinamite che può fare ciò che vuole in campo, e Jonathan Isaac, atletica e lunghissima ala dei Seminoles di Florida State, formazione che può contare anche sugli esterni Dwayne Bacon e Xavier Rathan-Mayes per provare a tornare al Torneo (manca dal 2012).

GLI ITALIANI

Sono ben 8 i ragazzi italiani che militano nel College Basket, 4 dei quali saranno matricole assolute. Il più famoso è chiaramente Federico Mussini, il tiratore che inizierà la seconda stagione a New York con St. John’s: i Red Storm vengono da una stagione disastrosa con un record di 1-17 in Big East e puntano a fare decisamente meglio (ci sono anche Amar Alibegovic e l’assistente Luca Virgilio a St. John’s). Sophomore anche l’ex Reyer Venezia Nicola Akele, ala che veste la maglia di Rhode Island, e Pierfrancesco Oliva, il lungo di St. Joseph’s che però salterà tutta la stagione per un infortunio al ginocchio. Ultimo anno al college per il centro Giacomo Zilli a UNC-Asheville.

Debutto con Northern Colorado per Roberto Vercellino, ala ex Virtus Bologna, e con UTSA, Texas-San Antonio, per Giovanni De Nicolao, playmaker veneto e fratellino minore di Andrea, regista di Reggio Emilia, che dovrebbe rivestire il ruolo di cambio del playmaker. Prima stagione nell’estremo nord ovest per la guardia Mattia Da Campo e l’ala Scott Ulaneo che hanno scelto di giocare per Seattle University. I due prodotti della Stella Azzurra Roma puntano a ritagliarsi spazio in un college che vuole uscire dalla mediocrità della Western Athletic Conference.