Anosike e Pelle: energia da vendere sotto i tabelloni di Varese

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Quest’anno Varese aveva il dovere di costruire una squadra che risultasse competitiva sia in Campionato (dove i playoff sono d’obbligo) sia nella nuova competizione europea, quella tanto discussa Basketball Champions League, “snobbata” da molte formazioni per svariati motivi, ma che la squadra del presidente Vittorelli si è sempre mostrata disposta a disputare. Finora, in generale, i risultati possono essere considerati positivi: 2W (contro Caserta e Brindisi) e 2L (contro Sassari e Milano) in Campionato, mentre in BCL, dopo una molto sofferta qualificazione ai danni del Benfica (+1 tra andata e ritorno),  è arrivata la vittoria all’esordio contro l’ASVEL, con una tripla allo scadere di Kangur ed una brutta sconfitta contro i lituani del Neptunas.

E’ solo l’inizio di una lunghissima stagione, in cui i ragazzi di Moretti avranno costantemente due impegni a settimana: giusto, per una squadra che ha ambizioni importanti come Varese, ma difficile saper gestire al meglio alcuni giocatori che non sono abituati a scendere in campo ogni 3/4 giorni. Il coach avrà il suo bel da fare, ma gran parte del lavoro è stato fatto ovviamente in estate, sia a livello di preparazione che sul mercato. Ed è proprio su quest’ultimo aspetto che vogliamo soffermarci perché, a giudicare da queste prime uscite, oltre ai vari Eyenga, Maynor, Johnson e Avramovic, il vero colpo di mercato della società varesina è stato fatto sotto canestro, riuscendo a portare a Masnago (recentemente ribattezzato PALA2A) due centri di primissimo livello, in grado di farsi rispettare su qualsiasi parquet, che stanno veramente facendo la differenza. Stiamo parlando di O.D. Anosike e Norvel Pelle.

O.D. Anosike è ormai un habitué del nostro campionato. Prodotto di Siena Saints (dove detiene il record di 17 doppie-doppie consecutive, risultando uno dei migliori rimbalzisti di tutti i tempi del suo college), alla sua prima stagione da pro era già in Italia, a Pesaro. In quell’anno (correva la stagione 2013/2014) chiuse il campionato con numeri fuori dal comune: 14.3 punti, ma soprattutto 13.1 rimbalzi di media, che gli valsero il premio di miglior rimbalzista del campionato italiano. L’Italia ormai è la sua seconda casa, nonostante alcune esperienze (non molto positive) lontano dalla nostra penisola . Nel 2014/2015 è ad Avellino, dove viene eletto di nuovo miglior rimbalzista (10.9 di media). L’anno scorso invece ha chiuso la stagione a Brindisi, ancora una volta chiudendo in doppia cifra di media alla voce rimbalzi (10.1).

Norvel Pelle invece era un po’ una scommessa. Arrivato essenzialmente come cambio di Anosike (per far rifiatare quindi il lungo titolare), si è subito rivelato un giocatore di un’energia incredibile, sempre all’altezza della situazione, nonostante questa sia la sua prima esperienza europea. Infatti dopo il college e un paio di esperienze di D-League, aveva giocato solo a Taiwan e in Libano, facendo registrare in entrambi i casi cifre record alla voce rimbalzi, rispettivamente 14.2 e 12.7.

In estate Varese ha fatto una scelta molto chiara, puntando su un’idea di gioco in cui il pivot fosse pedina fondamentale, sia in fase offensiva che difensiva. Anosike, come già si sapeva, è una presenza costante sotto le plance, un giocatore importante che però deve essere inserito nel modo giusto all’interno di un sistema ma, considerando le sue prime uscite, pare che il feeling con i tabelloni italiani non sia svanito. Pelle, d’altro canto, è sul banco di prova e onestamente non si può dire stia facendo male. Anzi spesso si è rivelato un’arma in più a disposizione del suo coach, dimostrandosi in grado di giocare a buonissimi livelli, su qualsiasi palcoscenico. Ovviamente c’è ancora bisogno di tempo per valutarli in campo europeo dove, con sole quattro partite giocate, è ancora presto per azzardare un giudizio. Intanto però in Campionato, entrambi hanno iniziato la stagione come meglio non ci si poteva aspettare (almeno dal punto di vista individuale): Anosike è già leader alla voce rimbalzi (11.6), mentre Pelle è nettamente primo nella classifica delle stoppate (3.8). Considerando che il loro minutaggio non è altissimo (rispettivamente 24 e 16 minuti di media), le loro statistiche in una prospettiva di 30/35 minuti a partita diventerebbero numeri straordinari, di gran lunga superiori a quelli di molti dei loro colleghi.

Insomma il sistema di gioco di Varese sembra quello più adatto per far emergere al meglio le qualità di questi due ragazzi che, nelle prime uscite stagionali, si sono spesso dimostrati come un fattore in grado di spostare gli equilibri del match in favore della loro squadra. Quando esce Anosike, entra Pelle, e viceversa: Varese ha sempre l’energia giusta sotto canestro dove, tra rimbalzi, stoppate e voli sopra al ferro, anche il pubblico di Masnago sta cominciando ad apprezzare questi due ragazzi. E’ ancora presto per dare un giudizio definitivo, ma i numeri fatti registrare finora dai lunghi biancorossi potrebbero non cambiare più di tanto da qui a fine stagione. Se così sarà, gli avversari faranno prima a considerare il pitturato di Varese come zona a “divieto d’accesso”.