76ers a un bivio per domani e dopo domani: Simmons o Ingram?

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Dopo diverse stagioni perdenti e un tanking selvaggio ai limiti dell’ufficio inchieste, i Philadelphia 76ers hanno finalmente conquistato il diritto di scegliere per primi al Draft 2016. Ora che la bicicletta è arrivata, a Phila devono pedalare e soprattutto devono scegliere il percorso giusto perchè va bene il processo, va bene la ricostruzione, va bene tutto, ma ora serve dare un segnale di cambio di rotta. E il primo è legato alla scelta del prossimo 23 giugno: Ben Simmons o Brandon Ingram? L’australiano da LSU o lo pterodattilo del North Carolina?

NBA Mock Draft 2016 – Top 30 Prospects by Basketcaffe.com

La palla ce l’hanno in mano i Colangelos, intesi come papà Jerry e figlio Bryan, il primo mandato direttamente dall’NBA a fare un po’ d’ordine e il secondo scelto dalla dirigenza al posto del ‘genio’ (a volte pazzo, a volte meno) Sam Hinkie. E’ chiaro che non è una decisione semplice quella tra Simmons e Ingram ed è altrettanto chiaro che è una corsa a due, aldilà dei rumors rilanciati da ‘The Undefeated’ secondo cui i 76ers hanno invitato per dei workout anche i vari Jaylen Brown, Jamal Murray, Kris Dunn, Buddy Hield e Dragan Bender, tutti ragazzi molto interessanti e che difficilmente usciranno dalla Top Ten.

In questo momento i vari siti di Mock Draft e gli addetti ai lavori sono molto divisi tra Ingram e Simmons, è difficile decidere perchè entrambi hanno pro e contro considerando l’inserimento all’interno dei 76ers. Il talento non si discute anche se le variabili sono davvero tante.

BRANDON INGRAM

PRO

Il 18enne da Duke ha disputato una grande stagione al college, un’annata in crescendo, perfino al torneo NCAA dove si è dimostrato un faro per i Blue Devils insieme al più esperto Grayson Allen. Poco considerato in sede prestagionale, Ingram si è mostrato al mondo a suon di prestazioni molto convincenti: il suo fisico longilineo e interminabile ha fatto pensare ad un nuovo Kevin Durant, anche per la capacità di costruirsi il tiro da solo e volare sulla testa degli avversari. E’ un ragazzo abbastanza silenzioso ma con personalità, un talento con tanti punti nelle mani e con un potenziale enorme. Potrebbe diventare da subito il go-to-guy offensivo dei 76ers proprio per quel corpo e quello stile di gioco perfettamente adatto all’NBA di oggi, con campo allargato, tiro da fuori e tanti cambi difensivi. Inoltre, con Okafor, Noel, Embiid e probabilmente Dario Saric a roster, serve un giocatore perimetrale e Ingram è quanto di meglio ci sia sul piatto.

CONTRO

I dubbi riguardano soprattutto il fisico. Ingram è lungo, molto lungo – siamo a 207 cm di altezza e 220 cm di apertura alare – ma è anche molto, molto magro – intorno ai 90 kg. Inoltre è un giocatore con anche le gambe lunghe e il baricentro abbastanza alto quindi ci sono dei dubbi sulla sua difesa sugli esterni al piano di sopra. Al college ha faticato contro le squadre più fisiche e ha mostrato dei limiti a costruirsi il tiro contro gente muscolare e tosta. Dovrà rafforzarsi, anche nella parte alta del corpo, per poter resistere a livello NBA. Ci sono alcuni pensieri anche sulla sua capacità di coinvolgere i compagni in attacco e sul reale impatto difensivo ma l’età è certamente dalla sua parte.

BEN SIMMONS

PRO

Ben Simmons è da un anno considerato il miglior giocatore degli Stati Uniti che non gioca in NBA. Ha fatto impazzire tutti al Nike Hoop Summit 2015, ha trascinato Montverde HS a tre titoli nazionali e si è presentato a LSU già da prima scelta al Draft 2016. Il suo inizio di stagione è stato incredibile, con numeri e giocate da nuovo LeBron James (o Magic Johnson). E’ una stella fatta e finita secondo molti, e i 76ers hanno bisogno soprattutto di questo per mettersi sulla mappa. A 208 cm per quasi 110 kg se ne sono visti pochissimi con questa capacità di creare dal palleggio, prendere palla a rimbalzo e partire in contropiede, e anche innescare i compagni in situazioni assolutamente imprevedibili. E’ una tripla doppia che cammina, un fisico più adatto alla NBA che al college e con istinti innati. Secondo alcuni addetti ai lavori non ci sono preoccupazioni sull’atteggiamento: se fosse stato lui a Duke invece che a LSU, non ci sarebbero dubbi su chi sia la numero 1. Inoltre a Philadelphia troverebbe un ambiente molto familiare: coach Brett Brown lo conosce da quando era bambino per essere stato allenatore del padre in Australia e per essere stato per anni ct dei Boomers, poi c’è David Martin, uno dei dirigenti dei 76ers che in precedenza aveva lavorato all’AIS, l’istituto dello sport australiano, da cui anche Simmons proviene.

CONTRO

Di due tipi: tecnici e meno tecnici. Quelli tecnici sono legati al fatto che Simmons è un giocatore interno, un’ala forte con capacità di playmaking e visione di gioco ma totalmente privo di tiro da fuori e quindi di allargare il campo. Questo non sembra applicabile in un roster che comprende le ultime scelte alte al Draft dei 76ers ovvero Noel, Embiid, Okafor e prossimamente Saric, giocatore per certi versi molto simile all’australiano, un’ala con poco gioco perimetrale e che ama costruire, per sè e per gli altri, dal post basso. Inoltre Ben al college ha vissuto di prepotenza fisica vicino al ferro ma in NBA è difficile che quel corpo, pur essendo molto interessante, possa incidere allo stesso modo senza una dimensione perimetrale che faccia da contraltare. E poi, come dicevamo, gli aspetti meno tecnici. Simmons viene considerato una star e il suo atteggiamento lo conferma in pieno: per lui alcuni dirigenti hanno usato il termine ‘diva’ e la firma con l’agenzia Klutch Sports di Rich Paul, la stessa di LeBron James, va in quella direzione. Tutti questi motivi fanno pensare che lui voglia essere scelto solo dai Lakers e quindi andare a Los Angeles, dove avrebbe una visibilità diversa e potrebbe firmare contratti ben più remunerativi con gli sponsor.

4 COMMENTS

  1. Ciao a tutti,
    sono nuovo del sito e non sono un grande esperto anche se mi piace guardare le partite. Per meglio Simmons come scelta. Mi piace di più anche se non ha tanto tiro. Ingram è troppo magro, ha bisogno ancora di 2-3 anni per diventare fisicamente da NBA.

    A chi è più esperto di me chiedo il loro parere.

    • meglio simmons per i 76ers; ingram sarà pronto tra un paio d’anni ma copre il ruolo che serve a molte squadre

  2. Ciao Phila92! Benvenuto su Basketcaffe prima di tutto. A me piace un sacco Ingram, mi ricorda tantissimo Durant e credo sia l’ideale per i 76ers per i motivi di cui ho scritto nel pezzo. Anche Simmons mi piace molto ma credo che, aldilà dell’atteggiamento e pur essendo un talento pazzesco e un potenziale All Star, non sia quello che serve a Phila.

    • PErò Ingram è pronto per fare la differenza tra quanto? Perchè ok progetto a lungo termine, ma ormai Phila è un progetto da 4 anni 🙁

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