Ritorno al passato per gli Orlando Magic: Skiles sarà l’head coach

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La franchigia della Florida ha scelto il successo di Jacque Vaughn (e del suo sostituto provvisorio Borrego) ed ha deciso di fa sedere sulla panchina un ex Magic, che da giocatore ha dato un contributo importante e ha ottenuto anche ottimi risultati: Scott Skiles. L’ex Michigan State University, però, ha dimostrato di essere anche un ottimo allenatore una volta ritiratosi dal parquet, portando ai playoff due volte i Phoenix Suns, tre volte i Chicago Bulls e una volta i Milwaukee Bucks.
Dal 2012/13 non ha più trovato un progetto da sposare nonostante gli fossero arrivate diverse offerte, ma all’offerta quadriennale degli Orlando Magic (3 anni più team option sul quarto) non ha potuto dire no (aveva parlato anche con i New Orleans Pelicans), sia per un fatto di cuore (da giocatore nel 1990/91 vinse il premio di Most Improved Player) sia per un fatto tecnico visto che i Magic hanno delle idee abbastanza chiare per il futuro ed una squadra con notevole potenziale.

Skiles, come da suo carattere, ha voluto subito chiarire i motivi della sua scelta e di come vede la sua nuova squadra:

“Volevo avere la certezza di essere stato selezionato per come alleno e non perché sono stato affiliato a questa franchigia nel passato.
Siamo giovani e inesperti, ma questa non può più essere una scusa, dobbiamo trasformarla nella nostra forza.”

A fargli eco è stato il General Manager Hennigan:

“Il nostro roster è giovane e trarrà grande beneficio dall’esperienza di Scott e dalla sua capacità di insegnare un basket fisico, altruista e intelligente. Sappiamo che Scott sarà in grado di creare una cultura vincente nel nostro gruppo e siamo certi che saprà guidare la nostra squadra nella giusta direzione.”

Ma che squadra si ritrova per le mani Skiles? Di certo non una squadra vincente (25-57 il record lo scorso anno) e neanche un buon team difensivo (25esimi l’anno scorso per punti concessi agli avversari su 100 possessi) e sarà proprio qui che il coach dovrà lavorare, visto che da sempre viene considerato un ottimo allenatore difensivo, che lavora tanto sull’intensità e sulla cooperazione nella metà campo di difesa. Per farlo dovrà affidarsi soprattutto a Elfrid Payton e Aaron Gordon, due giovanissimi che però hanno fatto già intravedere buone cose e hanno mani rapide per rubare palloni e per stoppare tiri.
In attacco invece saranno il talento di Nikola Vucevic, Tobias Harris, Victor Oladipo e Evan Fournier a dover fare la differenza, pur considerando che si parla anche qui di giocatori giovani nei primi anni di carriera, e quindi quasi sempre soggetti ad alti e bassi all’interno della stagione.

Il contratto di Ben Gordon (una team option) non verrà confermato, mentre rimane quello di Channing Frye, che però potrebbe anche rivelarsi molto interessante per il gioco di Skiles, in coppia con un lungo interno come Vucevic (in grande crescita e ormai leader dei Magic). Lo spazio salariale a disposizione per prendere qualche altro free agent e puntellare una squadra che ha bisogno di un po’ di esperienza comunque c’è, pur sapendo che l’appeal di Orlando al momento è piuttosto basso e quindi non sarà facilissimo convincere i giocatori a sposare un progetto che per forza di cose non potrà essere così a breve termine.

Un passo alla volta però, questo è il pensiero anche di coach Skiles, che come prima cosa dovrà costruire una mentalità di un certo tipo, per poi cercare di raggiungere i playoff (a Est non un’impresa impossibile) e far alzare il livello dei suoi giovani. Se ci riuscirà fin dalla prossima stagione, pur ingoiando qualche boccone amaro, poi gli altri anni di contratto con i Magic potrebbe rivelarsi anche piuttosto dolci.

1 COMMENT

  1. E invece, incredibilmente, a New Orleans va proprio Gentry. A questo punto inizio davvero a sperare che Thibo possa venire ai Nuggets.

    Parlando di coach ho visto un paio di video sulla difesa che Blatt ha messo in campo contro gli Hawks e contro i Bulls e ne sono rimasto moooolto impressionato.

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