Jonny Flynn, un ex NBA a Capo d’Orlando

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Orlandina Basket comunica con grande soddisfazione di aver sottoscritto un contratto con il cestista statunitense Jonny Flynn“, queste le parole, cariche di orgoglio, del comunicato con cui Capo d’Orlando rende noto di aver concluso un clamoroso colpo di mercato per la stagione 2014-2015. Quello che sembrava un sogno al limite dell’impossibile si concretizza dopo oltre 48 ore di accurate visite mediche, per verificare le condizioni del play ex Syracuse, all’ennesima tappa della sua incredibile, seppur ancora giovane carriera.
Il nativo dello stato di New York, a soli 25 anni, compiuti a febbraio, giunge nel campionato italiano dopo una serie di esperienze in giro per il mondo, degne di un harlem globetrotter.

Flynn giunge agli onori della cronaca a livello nazionale nel suo biennio nel college basket, dal 2007-2009, con i colori di Syracuse, dove lascia tutti a bocca aperta con un esordio record nella storia dell’ateneo, con 28 punti, facendo meglio persino di un certo Carmelo Anthony, futura macchina da punti al piano di sopra tra i professionisti NBA.
Flynn è un playmaker di 183 cm per 84 kg, che compensa la non eccezionale statura con un atletismo fuori dal comune, rapidità nei movimenti ed esplosività non gli fanno certo difetto, così come la capacità di crearsi lo spazio per il tiro, anche se marcato da avversari più alti. Il nuovo play di Capo d’Orlando è un passatore raffinato, con grande visione di gioco e capacità di mettere in ritmo i compagni, a questo aggiunge un ottimo istinto per la realizzazione sia dal perimetro che in penetrazione, grazie alle citate doti atletiche.
Queste caratteristiche lo fanno finire sul taccuino di diversi scout NBA e nel 2009 si concretizza per lui la chiamata al primo giro col numero 6 dai Minnesota Timberwolves. Il grande salto nel campionato professionistico non lo spaventa, tanto che gioca ben 81 partite, con una media di 29 minuti a gara, conditi da 13.5 punti e 4.4 assist ad allacciata di scarpe, statistiche che gli valgono l’inserimento nell’All rookie Second Team. I problemi arrivano nel suo anno da sophomore, quando l’anca destra, operata al termine della prima stagione, gli procura più di un grattacapo, condizionandone pesantemente minutaggio e prestazioni; le sue statistiche registrano un crollo e la fiducia nel ragazzo da parte dei Wolves viene meno (anche per l’arrivo nel ruolo di Ricky Rubio, scelto al suo stesso Draft), tanto da convincere la dirigenza a cederlo agli Houston Rockets.
L’esperienza in Texas non regala a Flynn grandi soddisfazioni, a metà stagione i Rockets lo scambiano con i Portland Trail Blazers, ma anche in Oregon il trend non cambia, le statistiche parlano di 5 punti e 3 assist a serata, e a fine stagione il talento ex Syracuse viene tagliato.

La terza vita cestistica del ragazzo inizia nel novembre 2012, in Australia, nello specifico nelle fila dei Melbourne Tigers, dove, seppur a corto di condizione, riesce sin da subito a lasciare il segno, garantendosi uno spot nell’ Australian National Basketball League All Star Game a fine dicembre 2012. Il giro del mondo cestistico di Flynn prosegue poi nel 2013 con l’approdo in Cina, dove sigla un accordo con i Sichuan Blue Whales, nella Chinese Basketball Association, ma i problemi fisici continuano a tormentarlo, e dopo un solo mese, senza nessuna presenza, rescinde il contratto con la compagine cinese, per dedicarsi ad un percorso di recupero fisico.

L’ennesimo giro sulla folle giostra della carriera di Jonny riparte dall’Italia, a Capo d’Orlando sono pronti a scommettere su di lui e se il fisico dell’ex TWolves dovesse reggere, i dividendi della scommessa dei dirigenti siciliani sarebbero altissimi, per la gioia di tutti gli appassionati d’Italia e per il prestigio del campionato di serie A.

3 COMMENTS

  1. Se è in salute può essere davvero un gran colpo nel nostro campionato.
    Mi è sempre stato simpatico e dopo la sua prima stagione in NBA ero convinto avrebbe avuto una buona carriera, peccato sia stato un po’ sfortunato.

  2. Se arriva in Italia con la testa da professionista…ci sarà da divertirsi perché è una scheggia offensiva divertente da veder giocare…per giunta, vero playmaker.
    Bel colpo.

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