Clippers: per il titolo fiducia a coach Rivers

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La maledizione dei San Diego Clippers, poi trasferitisi nella City of Angels, dura ormai dal lontano 1976, anno in cui usurparono i Buffalo Braves del posto in NBA per la miseria di 6 milioni di dollari con una serie di fortunate coincidenze. Dagli infortuni eccellenti appena vestita la casacca dei Clips, come quelli di Bill Walton e Blake Griffin, ai pessimi scambi pre-Draft che hanno portato lontano da LA gente come Charles Barkley, Arvidas Sabonis e Kyrie Irving, sembra che nessuno possa guarirli dal malocchio. Eppure nel dicembre 2011 è arrivato il fenomenale Chris Paul a fare compagnia alla prima scelta del 2009, Blake Griffin, rientrato alla grande dall’infortunio alla rotula. Il roster inizialmente sembrò incompleto e mancante, benché i Clippers raggiunsero le semifinali di Conference, dopo il 4-3 rifilato ai Grizzlies, dove persero con uno sweep dagli Spurs.

La squadra di Los Angeles però l’anno scorso si è presentata ai blocchi di partenza pronta a essere la sorpresa della stagione e anche con qualche velleità e sogno per il titolo. Gli innesti di Crawford, Hill, Odom e Barnes, oltre ai già citati Paul e Griffin e all’attesa esplosione di DeAndre Jordan con la mina vagante Bledsoe dovevano garantire un ottimo score in stagione e l’hanno effettivamente prodotto, un 56-26 record per la franchigia, con titolo divisionale annesso, il primo nella storia dei Clippers. Memphis però si è presa una bella rivincita estromettendoli subito dalla post season con un perentorio 4-2, dopo il 2-0 LA iniziale.

In tanti hanno puntato il dito contro il coach, Vinny Del Negro, incapace di far rendere al massimo un roster davvero ricchissimo di talento, ma ancora troppo immaturo per vincere. Per questo, esonerato il coach di Springfield, si è scelto di puntare su un tecnico ex campione NBA, l’ultimo capace di vincere l’anello con i Celtics, e NBA Coach of the Year nel 2000: Doc Rivers. Doc troverà nella città degli Angeli un playmaker molto simile a Rondo ed altrettanto forte, fonte per irradiare il gioco a tutti i compagni. Come lui stesso ha dichiarato, l’importante sarà trovare una perfetta alchimia tra titolari, riserve e giocatori poco impiegati, perché ogni tassello è fondamentale se si vuole vincere un titolo. Senza dubbio uno dei migliori e più esperti allenatori nella Lega, Rivers sarà sicuramente in grado di amalgamare un gruppo che sembra quest’anno ancora più florido di abilità e talenti, ma con ancora qualche defezione.

L’acquisto dell’estate è stato il rinnovo del contratto di Chris Paul per 107 milioni di dollari nei prossimi 5 anni (e grande peso l’ha avuto proprio l’ingaggio del coach “consigliato” da CP3). Come guardie, il reparto sembra senza dubbio il più completo nella Lega: oltre a Paul, i Clippers possono schierare Crawford e Green, i neo-acquisti Collison e Redick e il rookie Reggie Bullock. Sembra invece che manchi qualche ricambio di livello dietro a Griffin e Jordan, che per altro si sono dimostrati due ottimi giocatori ed atleti straordinari, ma hanno peccato non poco di discontinuità nelle loro prestazioni, per altro solo a tratti a livelli eccellenti. Barnes l’anno scorso ha giocato alla grande, ma i soli innesti di Dudley, Jamison e Amundson come ali forti e di Mullens come centro non è detto che basteranno per giocarsela ad alti livelli.

Sicuramente non mancano i tiratori, con Redick e Dudley su tutti, l’atletismo, con Griffin e Jordan spesso fonte di numerosi highlights da copertina, e un attacco competitivo, viste e considerate le spiccate doti offensive di quasi tutti i componenti del roster. Un punto su cui invece ci sarà molto da lavorare sarà la fluidità offensiva, visto che lo scorso anno si sono visti troppi isolamenti fine a se stessi, e pochissima circolazione e corsa; altra cosa oltre ai tiri liberi per i lunghi, è la difesa. I due big man, nei 1.810 minuti giocati insieme la scorsa stagione, hanno concesso 104.2 punti ogni 100 possessi, un dato che renderebbe i Clippers ventesimi nella Lega. Con le defezioni di Turiaf e Odom, con cui la statistica migliorava e molto, ci sarà non poco su cui riflettere per coach Rivers.

Le possibilità di migliorare ancora per questi Clippers ci sono tutte e ora si attendono risultati importanti anche nella post season perché gli elementi per sperare in una grande stagione non mancano. Se vorranno confermarsi come prima squadra di Los Angeles e arrivare in fondo, però, non bisognerà mai abbassare la guardia e lottare fino alla fine.

9 COMMENTS

  1. … quest’anno i Clips spaccheranno culi … hanno solo barnes (e in parte Dudley) per marcare seriamente degli avversari tipo “KD, LBJ e il barba” … questa è la sola grossa lacuna.

    Del Negro era l’uomo in meno in campo dei Clips, Rivers sarà l’uomo in più.

    Risultato minimo, finali di conference.

    • i tre difetti degli ultimi anni dei clippers su cui avevamo concordato tutti erano:assenza di tiratori,allenatore,difesa scadente
      se rivers imparerà a difendere sugli aiuti jordan e griffin possono candidarsi come pretendente alle finals

    • Spari alto Mercury! Personalmente non sono così certo della finale di conference. Davanti a loro vedo ancora sia OKC che gli Spurs … e comunque siamo nel selvaggio West ricordatelo :-).
      Sono comunque estremamente curioso di vedere l’impatto di coach Rivers: a mio modo di vedere la squadra ha meno QI cestistico rispetto a Boston ed il lavoro non sarà facilissimo.

      • … ho sparato alto perchè il QI di Paul + quello di Rivers e la fame del gruppo mi fanno pensare che sputeranno sangue ad ogni partita. Cmq se l’anno scorso sono state semifinali di conference quest’anno mi aspetto la finale, perchè sono oggettivamente più forti. (per me Coach Rivers è come aver preso un all star in campo … per farvi capire, toglie POP e metti Del Negro agli Spurs, dove arriverebbero? … ve lo dico io, fuori al primo turno senza fattore campo.)

        • Su CP3 e coach Rivers concordo in pieno … sulla fame del gruppo e sul resto della truppa sono un po’ più perplesso. Comunque è un parere soggettivo. Tanto per intenderci a mio modo di vedere gli Spurs giocherebbero più di squadra a prescindere da Pop, perché hanno almeno 4 giocatori in grado di leggere bene il gioco (i soliti 3 più Leonard). Nei Clips vedo CP3 solo al comando, ma gli altri? Ripeto sono molto curioso di vedere l’impatto del Doc per il quale, come già detto, ho grande ammirazione!

  2. Ho perso la fiducia in Griffin.
    Ormai sono 3 anni che gioca in lega, ma non si vedono miglioramenti sostanziali, cosa che ad esempio DeAndre Jordan ha invece sempre fatto, quando ha fatto il suo ingresso in lega faceva fatica a stare in campo, per più di 2 minuti senza perdere concentrazione e iniziare a fare falli assurdi!

    • dire che griffin in questi tre anni non è migliorato significa essere un pò in malafede, certo non avrà mai un tiro affidabile ma qualcosa al suo repertorio l ha aggiunto.
      comunque molto curioso di vedere questi nuovi clippers, ho appena letto una statistica dove si diceva che i clippers sono la squadra che ha eseguito più alley-hoop negli ultimi 2 anni(255),ultima san antonio con 5!

    • In preseason Griffin ha iniziato a far vedere una certa continuità al tiro, in particolare nel piazzato da 5, 6 metri. Non ricordo con chi ne ha messi 3-4 di fila, per la gioia dei commentatori dei Clips che elogiavano il mazzo che Blake si sarebbe fatto quest’estate, lavorando proprio sulla sua meccanica (sempre brutta, ma di certo più efficace). Ok, i miglioramenti vanno testati in RS, ma parlare di staticità mi pare eccessivo. Non sarà mai un dominatore nel ruolo, ma forse uscirà dallo status quo di ‘semplice’ highlight umano.

  3. Invece anche per me griffi un po ha deluso. Il primo anno da rookie ha fatto intravedere un campione ma ha troppi limiti tecnici che per me nn potrà mai correggere. Tipo il tiro.
    È destinato ad essere un giocatore da spettacolo ma niente piú.
    Off topic . Mi preme dirlo ma mclemore è il nuovo rayallen. Ha un tiro bellissimo. Forse meno tiratore di ray ma piu attaccante. Sicuro allstar

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